E’ stata un’edizione incredibile quella dell’Ironman Florida 2013, disputatasi sabato 2 novembre 2013, come di consueto a Panama Beach City, con al via 2891 triatleti di cui circa 900 al primo Ironman e ben 743 donne.
La frazione di nuoto, ha visto partire con qualche minuto di anticipo il nutrito gruppo di PRO: l’Oceano Atlantico non ha certo risparmiato il suo moto ondoso, che però non ha impedito ai più forti nuotatori di uscire con tempi inferiori ai 50′.
Filip Ospaly e Axel Zeebroek sono i più veloci a uscire dall’acqua, in poco più di 48′, a seguire Pedro Gomes e Andrew Starykowicz a 1’48” e quindi, dopo altri 6″, un nutrito gruppo di cui il primo è il nostro Daniel Fontana e in cui c’è anche Tim O’Donnell.
Ma è la bici a segnare di fatto in maniera significativa la gara: lo statunitense Starykowicz non delude le aspettative e comincia sin dai primi chilometri il suo show.
A Kona 3 settimane prima aveva solo sfiorato il record della frazione in sella, qui in Florida deve migliorare se stesso e il miglior crono mai fatto segnare in una gara iron distance, ovvero 4:04:39.
Chilometro dopo chilometro, Starykowicz aumenta in maniera consistente il suo vantaggio, chiudendo i suoi 180K nello strepitoso tempo di 4:02:17, nuovo primato!
Alle sue spalle, per un lungo periodo a inseguirlo c’è la coppia formata da Ospaly e Zeebroek, che poi vengono riassorbiti dal gruppo degli inseguitori, sempre con il nostro Fontana molto attivo e nelle posizioni di testa.
Si perdono O’Donnell e Zeebroek, rinviene molto forte dalle retrovie, dopo un nuoto deficitario, il poliedrico spagnolo Victor Del Corral, capace di primeggiare nei duathlon, nei cross triathlon e anche nei triathlon long dstance.
Ma all’uscita dalla seconda transizione, dietro la “moto” c’è proprio il nostro Fontana, che parte per la sua maratona con un distacco di 18’16” dal leader.
Il ritmo dell’azzurro è notevole, la sua proiezione finale dice 2 ore e 40 minuti; il distacco da Starykowicz diminuisce sensibilmente ad ogni passaggio, mentre il gap sui suoi inseguitori aumenta, tranne che per Del Corral.
Lo spagnolo riesce infatti a colmare i 23″ accusati in T2 da Fontana nel giro di 5K; i due continuano appaiati fino al 15° chilometro, da lì in avanti Del Corral si invola e stacca l’italiano.
Alla mezza maratona, il vantaggio di Starykowicz si è dimezzato, ma è ancora consistente: Del Corral passa a +9’40”, mentre Fontana è terzo e mantiene un distacco di altri 50″.
In quarta posizione sale Ospaly, che supera il portoghese Pedro Gomes e punta ora deciso al podio, anche se il suo gap è di quasi 3′.
Purtroppo il nostro Fontana non riesce più a tenere questo ritmo e inesorabile, al 31° chilometro, arriva il sorpasso da parte del campione ceco.
Negli ultimi chilometri, sale la tensione per l’incredibile rimonta di Del Corral, che al 37° chilometro è a 1’09” da Starykowicz; lo statunitense è stremato e prima del 40° arriva il sorpasso.
Gli ultimi 2 chilometri sono sempre in spinta per lo spagnolo che termina la sua maratona in 2 ore, 37 minuti e 29 secondi, fermando il cronometro a 7:53:12. Abbattuto di 6′ il precedente record dell’Ironman Florida detenuto dal campione svizzero Ronnie Schildknecht.
Starykowicz è secondo, nonostante rispetto alla sua gara vittoriosa del 2012 sia riuscito a migliorarsi di oltre 10′ (maratona chiusa in 2 e 58).
Al terzo posto arriva Ospaly, anche lui sotto il muro delle 8 ore e anche lui autore di una 42K da urlo, portata a termine in 2:41:17.
Quarta posizione per il nostro Daniel Fontana, che corre la sua miglior maratona (2:50:28) e termina la sua iron distance più veloce, facendo segnare il nuovo primato italiano di specialità: 8:05:48.
Il portacolori della DDS era arrivato in Florida per centrare la sua prima vittoria nel circuito, dopo la sfortunata prova all’Ironman Mont Tremblant, in cui fu costretto al ritiro per un guaio meccanico.
E’ stato autore di una prova da fuoriclasse, coraggiosa e determinata; conoscendolo, di certo proverà rammarico per non aver centrato il bottino pieno, ma sicuramente questo nuovo primato italiano è un punto fermo importante da cui ripartire per arrivare ancora più in alto nel 2014.
Nella gara femminile, dopo il solito nuoto in difesa, è cominciata la strepitosa cavalcata solitaria della campionessa in carica, Yvonne van Vlerken: nulla hanno potuto le avversarie davanti allo strapotere dell’olandese che ha pedalato i 180K in 4 ore, 35 minuti e 49 secondi e corso appena sopra le 3 ore, per un totale di 8:43:07
A piedi, Ashley Clifford ha provato l’impossibile rimonta, rosicchiando 5 minuti alla vincitrice e chiudendo in seconda posizione, davanti alla sempre presente magiara del Forhans Team, Erika Csomor; entrambe sotto il muro delle 9 ore.
Sono arrivati al traguardo altri 4 italiani age group: Giacomo Baldi il più veloce, seguito da Walter Milani, Matteo Torre e Andreas Fink.
Ulteriori informazioni nelle TRINEWS.
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