Dopo i tre successi nel circuito Challenge e il settimo posto al “mondiale” Challenge Dubai, Domenico Passuello si racconta e punta i prossimi obiettivi targati Ironman.
«Si, sono davvero molto contento, finalmente sto riuscendo a esprimere il mio valore. Della prestazione nelle Filippine sono molto contento: in realtà quella era la gara a cui puntavo perché molto impegnativa e quindi adatta alle mie caratteristiche. Ho vinto nettamente, ma è un po quello che mi sta succedendo nelle gare dove i furbetti del drafting non hanno spazio per via dei tracciati troppo impegnativi e di arbitri attenti. E’ la terza vittoria in una gara del circuito Challenge Family, direi che non è un qualcosa di comune…»
E’ la terza vittoria in una gara del circuito Challenge Family, direi che non è un qualcosa di comune…
«Dubai mi si è aggiunta dopo al programma, ma ero molto tentato dalla regola dei 20 metri di distanza della zona drafting. La stessa cosa era successa anche al Challenge Bahrain e i commenti erano stati positivi, così, benché il percorso fosse tecnicamente molto semplice, ho deciso di partecipare.»
«La starting list certo impressionava chiunque, vista la presenza di tutte le star del triathlon mondiale, ma ho deciso comunque di fare la mia gara, consapevole delle mie possibilità che ogni anno migliorano con tanto lavoro e determinazione.»
«Senza troppo nascondermi, e forse anche un po ambiziosamente, avevo detto a chi mi stava vicino nei giorni precedenti che il mio obiettivo, se le regole avessero funzionato, sarebbe stato quello di entrare nei primi dieci. Ero consapevole dei miei miglioramenti nel nuoto, naturalmente sereno per quanto riguardava la frazione ciclistica e molto felice della mia condizione nella corsa, forte di un test in una mezza maratona a secco di alcuni giorni prima terminato in 1 ora e 9 minuti.»
«La gara è stata molto impegnativa a causa di un forte vento, il mare era mosso e la bici, benché completamente piatta, si è rivelata molto dura e lenta a causa dell’intensità del vento. Anche la corsa non è stata da meno perché il vento si è fatto sentire pure lì.»
Il settimo posto finale al Challenge Dubai mi ha soddisfatto pienamente
«Personalmente ho avuto un’ottima giornata atletica, i parziali sono stati ottimi, anche se nel triathlon non contano nulla, e il settimo posto finale mi ha soddisfatto pienamente visto che si trattava praticamente di un mondiale. Risultati che, torno a ripetere, sapevo già da anni di poter ottenere, ma che purtroppo erano stati ostacolati da numerosi infortuni che non mi avevano dato la continuità giusta negli allenamenti e non mi avevano permesso di lavorare ed esprimermi come volevo nelle gare.»
«Adesso prenderò un po’ di fiato e tornerò a gareggiare ad aprile, molto probabilmente in un due gare del circuito Ironman: l’Ironman 70.3 Putrajaya e l’Ironman Taiwan. Poi l’Ironman France sarà un obbiettivo importante a fine giugno, mentre per tutto il resto deciderò senza fretta. Ironman Hawaii? Anche per la rassegna iridata c’è tempo per decidere, vedremo più avanti.»
Ironman Hawaii? Anche per la rassegna iridata c’è tempo per decidere, vedremo più avanti.