Si è corsa nel fine settimana la tappa giapponese del Dextro Energy Triathlon ITU World Championship Series.
Il triathlon olimpico disputatosi a Yokohama ha salutato i successi del portoghese Joao Silva e della neozelandese Andrea Hewitt.
Silva ha conquistato la sua prima vittoria in WCS, precedendo i due russi Alexander Brukhankov e Dmitry Polyansky; fuori dal podio per 10″ il canadese olimpionico di Sydney 2000 Simon Whitfield.
Da segnalare la prova di Alberto Alessandroni: l’azzurro all’esordio nel circuito ha chiuso al 20° posto, dopo aver nuotato e pedalato col gruppo dei più forti.
Voleva essere protagonista, ma così non è stato: il due volte iridato Ironman Chris McCormack ha chiuso al 34° posto.
La kiwi Hewitt, al secondo successo consecutivo dopo quello di Pechino, ha preceduto l’australiana iridata 2010 Emma Moffatt e l’altra neozelandese Kate McIlrov. Sesta la neocampionessa del mondo in carica Helen Jenkins.
La campionessa portoghese Vanessa Fernandes, al rientro in WCS dopo un lungo stop, si è piazzata 26^; lontani dai suoi standard le frazioni natatorie e podistiche.
CLASSIFICA
(completa qui)
Uomini
1 Joao Silva POR 01:49:21 00:18:42 00:00:34 00:59:26 00:00:20 00:30:19
2 Alexander Bryukhankov RUS 01:49:35 00:18:38 00:00:33 00:59:36 00:00:23 00:30:27
3 Dmitry Polyansky RUS 01:50:04 00:18:34 00:00:33 00:59:35 00:00:20 00:31:02
4 Simon Whitfield CAN 01:50:14 00:18:55 00:00:37 00:59:07 00:00:20 00:31:15
5 Matt Chrabot USA 01:50:15 00:18:53 00:00:36 00:59:12 00:00:21 00:31:15
6 Ruedi Wild SUI 01:50:17 00:19:10 00:00:35 00:58:56 00:00:20 00:31:17
7 Adam Bowden GBR 01:50:18 00:18:54 00:00:37 00:59:14 00:00:24 00:31:10
8 Tim Don GBR 01:50:25 00:18:48 00:00:33 00:59:22 00:00:20 00:31:23
9 Brent McMahon CAN 01:50:28 00:18:59 00:00:33 00:59:09 00:00:21 00:31:27
10 Yuichi Hosoda JPN 01:50:40 00:19:01 00:00:34 00:59:05 00:00:20 00:31:42
20 Alberto Alessandroni 01:51:44 00:18:56 00:00:37 00:59:07 00:00:21 00:32:42
Donne
1 Andrea Hewitt NZL 01:59:17 00:20:04 00:00:38 01:03:43 00:00:23 00:34:30
2 Emma Moffatt AUS 01:59:30 00:20:02 00:00:38 01:03:46 00:00:21 00:34:44
3 Kate McIlroy NZL 01:59:44 00:20:11 00:00:39 01:03:36 00:00:23 00:34:57
4 Aileen Morrison IRL 01:59:48 00:19:40 00:00:41 01:04:07 00:00:24 00:34:58
5 Emma Jackson AUS 01:59:57 00:20:14 00:00:38 01:03:45 00:00:25 00:34:58
6 Helen Jenkins GBR 01:59:58 00:19:27 00:00:36 01:04:28 00:00:24 00:35:04
7 Lisa Norden SWE 02:00:00 00:20:24 00:00:38 01:03:26 00:00:26 00:35:07
8 Ai Ueda JPN 02:00:05 00:21:05 00:00:37 01:02:49 00:00:25 00:35:11
9 Kiyomi Niwata JPN 02:00:22 00:20:22 00:00:36 01:03:34 00:00:25 00:35:28
10 Juri Ide JPN 02:00:29 00:20:16 00:00:38 01:03:39 00:00:25 00:35:33
Bravissimo Alessandroni. Ma bisogna comunque migliorare molto nella corsa a piedi se si pensa di potere competere alle prossime olimpiadi di Londra per un piazzamento nei primi 10, come fece un certo Fontana, se non erro:-) Quindi dal prossimo inverno gare di cross a livello nazionale, poi in primavera almeno 2-3 mezze maratone corse al di sotto dell’ 1h10’min poi ritmi veloci in pista cercando di correre un 5000m sotto i 15’min. Tutto qui. Semplice,vero ? Ma bisogna anche sapere cosa si allena e come si allena una capacità e una potenza….aerobica-anaerobica e anche saper andare oltre. Roba da stregoni:-)
Beh , direi che a Londra il minimo è migliorare il piazzamento di Fontana a Pechino (33°), nettamente alla portata di Fabian e, speriamo, Alessandroni. Per quanto riguarda la “ricetta” per correre forte, credo che tutti la abbiano, quello che non tutti hanno è il campione o il talento, tantissimi ottimi atleti, pochissimi fenomeni.
Mah, non penso proprio che la “ricetta” per correre forte ce l’abbiano tutti:-) Per correre forte serve ovviamente il talento ma anche la determinazione, la concentrazione e il metodo. Tutto è possibile col metodo giusto con la persona giusta. Ma se il gol o obiettivo per Londra è migliorare la prestazione di Pechino allora è meglio lasciar perdere il discorso. Se non hai ambizioni importanti non hai nessuna possibilità di crescere.
IO intendo per “ricetta” le metodologie di allenamento ,poi ,come ho detto (e come dici tu), la differenza la fa il fatto di essere un fenomeno o un buon atleta….