Domenica 29 luglio si sono corsi a Vitoria-Gasteiz, nei Paesi Baschi (Spagna) i Campionati Mondiali ITU di triathlon lungo, sulle canoniche distanze “Nizza” (nella città francese, prima dell’Ironman, si è corso per anni su questa distanza), ovvero 4K di nuoto, 120K di bici e 30K di corsa.
La partecipazione era davvero di alto livello e la gara è stata spettacolare, anche per la grandissima partecipazione del pubblico e l’attenzione dei media.
In campo maschile, si è imposto l’australiano Chris McCormack, ITU World Champion nel ’97 su distanza olimpica, due volte iridato all’Ironman Hawaii e ora capace di vincere l’oro anche su distanza lunga.
Uscito dall’acqua non tra i primi, è arrivato in sesta posizione in T2, ma ha poi decisamente cambiato marcia a piedi, ha preso la testa della gara nel terzo dei 4 giri in programma e non l’ha più lasciata, facendo segnare nettamente il miglior parziale nei 30K finali.
Queste le dichiarazioni di Macca al traguardo: “It was incredible…there was so many people on run course today and it really made the run fast,” McCormack said. “It’s a fantastic victory for me, I’ve won lots of races in my life but this one is very special.”
A poco meno di due minuti è arrivato il beniamino locale Eneko Llanos, mentre a completare il podio è arrivato il lussemburghese Dirk Bockel, recente vincitore dell’Ironman Regensburg.
Purtroppo una foratura ha fermato il nostro Alberto Casadei, uscito tra i primi del nuoto e determinato a fare bene a fronte di una grande condizione di forma.
Questo il commento a caldo di Alberto “Silver” Casadei:
“Così NO! Era il mio primo triathlon lungo, avrei accettato qualsiasi risultato da questo Campionato Mondiale. Dopo aver ricevuto la chiamata e la piena fiducia da parte del CT Andrea Gabba, avevo fatto una grande preparazione grazie a Stefano Rossi e mi sentivo molto bene, pronto “al colpaccio”. Tutto era filato liscio sino alla partenza, 4 km di nuoto fatti nel gruppetto di testa che aveva distanziato notevolmente tutti i favoriti. Una volta in bici, appena infilate le scarpe, mi sono accorto che la ruota posteriore era un po’ sgonfia; sono sceso e gli ho sparato dentro subito il fast (il cambio ruote era solo al 50° km); la ruota è andata in pressione e quando ho visto Llanos (poi secondo) passare ho provato a ripartire; ho fatto 2 km con lui e poi la ruota di nuovo è scesa sul cerchione… A quel punto non c’era più nulla da fare… Sono tornato, molto abbattuto, indietro! E’ stato duro guardare la gara sapendo che avrei potuto esser lì in mezzo. Avrei voluto vedere come sono rispetto a questi campionissimi delle grandi distanze. Ora come ora sono molto triste… Grazie comunque a tutti per il tifo e l’incoraggiamento che mi avete dato prima di questa gara e che sempre mi date! p.s. un’altra cosa che mi rattrista molto è non aver potuto correre questa gara a Vitoria-Gasteiz che è incredibile: diretta tv e webtv, migliaia e migliaia di persone durante la corsa, tifo assordante per tutti, gradinata lungo il rettilineo finale con animazione per il pubblico e gli atleti… Peccato non ci fossero italiani al via se non il mitico Alfio Bulgarelli, ottimo compagno di viaggio!”
In campo femminile, Caroline Steffen ha vinto il suo secondo titolo di specialità (il primo nel 2010) grazie in particolare a una frazione bike che non ha lasciato scampo alle avversarie: la rossocrociata è uscita a oltre 2′ dalla britannica Jodie Swallow, è scappata via nei 120K sui pedali e ha tenuto bene la testa nei 30K finali.
In seconda piazza, grazie a un ottimo split podistico, si è piazzata la danese Camilla Pedersen, che ha sopravanzato Swallov, medaglia di bronzo. “Solo” quarto posto per la spagnola Virginia Berasategui, anche lei di casa: troppo il gap accumulato nelle prime due frazioni, nonostante il miglior tempo di giornata è risultata vana la sua rimonta a piedi.
Queste le parole della vincitrice al termine della corsa: “Of course I’m very happy, it’s another title, my second one, I’m really glad I had a good race today. I never saw as many people on a race course before. It was unbelievable on the bike and on the run.”
L’unico azzurro che è arrivato al traguardo è stato Alfio Bulgarelli (nella foto con Macca), che negli ultimi anni si sta togliendo molte soddisfazioni. Il forte triatleta romagnolo si è piazzato al sesto posto della sua categoria, nonostante problemi fisici nei 30K finali.