Al via dell’Ironman 70.3 World Championship, a Lake Las Vegas, Henderson, in Nevada (USA) domenica 9 settembre si sono presentati più di 2100 triatleti, con un incremento di 400 unità rispetto alla passata edizione.

I titoli iridati sono stati conquistati dal tedesco Sebastian Kienle e dalla britannica Leanda Cave, capace anche di far segnare il nuovo record della gara (4:28:05).

Per quanto riguarda la gara maschile, a tirare il gruppo in acqua ci hanno pensato Josh Amberger, Andy Potts e Clayton Fettell.

Quest’ultimo è stato il più veloce a cominciare a pedalare, su un percorso tracciato attraverso il “Lake Mead National Recreation Area” molto vario ed estremamente caldo.

Il gruppo dei PRO è rimasto compatto fino al giro di boa, quando Kienle (quest’anno secondo all’Ironman Germany) ha sferrato l’attacco decisivo: nettamente miglior split di giornata e poi una corsa attenta che l’ha portato a trionfare nonostante dietro abbiano spinto nel tentativo di rimonta.

Alle sue spalle sono arrivati il campione in carica Craig Alexander (l’australiano ha centrato anche la mezza maratona più veloce), terzo il neozelandese Bevan Docherty, che si conferma al top della specialità dopo un filotto di vittorie centrato in tutti gli Ironman 70.3 a cui fino ad ora aveva preso parte.

Ai piedi dl podio, staccato di 10″, lo statunitense Timothy O’Donnell, seguito ad altri 19″ dal connazionale Potts.

A completare la top ten, Bart Aernouts, Amberger, il due volte iridato di specialità Michael Raelert (attardato in bici, rimonta a piedi), Faris Al-Sultan e Richie Cunnigham.

Il nostro Alessandro Degasperi, l’anno scorso piazzatosi al 10° posto assoluto, si è classificato 14°; uscito nel gruppo di Alexander e Docherty, a ridosso dei tre leader, Degasperi è arrivato dopo tre minuti rispetto al gruppo degli inseguitori di Kienle, perdendo poi ulteriori posizioni a piedi.

Tra le donne, la britannica Jodie Swallow è uscita per prima dall’acqua con la statunitense Kelly Williamson e l’altra britannica Cave a 1′.

Swallow si è involata solitaria, con Williamson a guidare il gruppo delle inseguitrici. Ma prima in T2, al termine di una lotta durata 90K è stata Leanda Cave, seguita da Heather Jackson (USA) e dalla campionessa in carica Melissa Hauschildt (l’australianan Rollison).

A piedi, il gran caldo ha reso tutto più difficile. Cave è riuscita a restare sotto l’ora e trenta e si è aggiudicata la vittoria con 1’19” di vantaggio; argento per la scatenata Williamson che con 1:23:19 fa segnare il miglior split di giornata.

A chiudere il podio Jackson (miglior split bike), mentre resta a bocca asciutta Hauschildt. Nelle prime dieci anche Joanna Lawn, Heather Wurtele, Magali Tisseyre, Julia Gajer, Margaret Shapiro e Jeanne Collonge.

Sono stati 14 i nostri Age Group che hanno portato a termine la prova. Il più veloce al traguardo è stato Simone Mantolini, in 4:35:18; peccato per Giuseppe Baldelli che ha chiuso al 4° posto dopo che gli è stata inflitta una penalità di 4′ per un sorpasso a destra, senza quei minuti si sarebbe laureato campione del mondo della sua specialità.

L’unica medaglia è arrivata da Raimondo Vecchi Fossa che si è piazzato al terzo posto M60-64. Al traguardo anche due donne, Elena Maria Adelaide De Preto e Nadia Monaldini.

The culmination of more than 60 races in the global IRONMAN 70.3 Series, the IRONMAN World Championship 70.3 featured a swim held in Lake Las Vegas and a bike course that took athletes through the Lake Mead National Recreation Area and back toward the city of Henderson. The run consisted of three laps through some of Henderson’s beautiful residential areas with a finish line celebration at Henderson Pavilion. Professional athletes competed for a total prize purse of $200,000 — $100,000 more than last year – with the male and female winners earning $35,000 each.

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