Correre è il gesto più naturale che compiamo nell’infanzia dopo aver imparato a camminare. Alcuni di noi lo sviluppano a tal punto da diventare essenza vitale. Dai cortili delle scuole passiamo alle palestre, ai campi di calcio, a quelli di atletica.
Altri però trascorrono l’adolescenza nella completa sedentarietà dei banchi e la proseguono magari per molti anni sui divani e davanti ai PC per poi riscoprire l’attività in una “non competitiva” a 30 o 40 anni.
Ognuno di noi costruisce individualmente un modo di correre personale e solo pochi si ritrovano con una corretta postura e biomeccanica adatta a correre nel mezzofondo/fondo con un’ergonomia razionale e redditizia.
Spesso poi, correre a lungo come in una maratona con una postura scorretta porta a incappare in seri infortuni facilmente evitabili con alcuni accorgimenti che solo un esperto può suggerire.
Chi ha avuto la fortuna di frequentare una pista di atletica e si è allenato in gioventù con una società podistica dimostra immediatamente un modo di correre corretto ed esteticamente piacevole anche a prima vista.
Invece la maggior parte dei podisti della domenica, ma anche dei triatleti che hanno scoperto il piacere della corsa in età adulta, è passata direttamente dalla scrivania o, se va bene dal calcetto, al parco.
A loro è dedicato lo stage di “Tecnica della Corsa” che Piergiorgio Orla, tecnico FITri, e Sebastiano Spina, tecnico FIDAL, hanno organizzato per 4 sabati di dicembre a Torino, Parco del Valentino presso la Passerella Turin Marathon – Km 0.
Postura, movimenti corretti attraverso una numerosa serie di esercizi e dimostrazione di atleti di livello assoluto del Cus Torino saranno proposti ai partecipanti in poco più di un’ora a cominciare dal 1° dicembre.
Lo scopo è di renderli consci dell’importanza, soprattutto nel periodo invernale, di dedicare alcuni minuti prima dell’allenamento di resistenza agli esercizi di tecnica.
Il ricavato delle quote di iscrizione (minima € 10,00, ma saranno apprezzate offerte maggiori) verrà interamente devoluto all’UGI, Unione Genitori Italiani contro il Tumore dei Bambini dell’ospedale Regina Margherita.
Il tetto massimo di iscritti per la prima sessione è di 30 partecipanti, ma ne sono già eventualmente previste altre due sessioni in gennaio e febbraio.
Nel volantino tutti i riferimenti per la partecipazione.