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Matthias Steinwandter e Alice Betto campioni italiani duathlon sprint

Matthias Steinwandter vince gli Italiani di duathlon sprint 2013

Matthias Steinwandter vince gli Italiani di duathlon sprint 2013

Domenica 24 marzo si sono disputati a Romano di Lombardia (BG) i Campionati Italiani di duathlon sprint, sulla canonica distanza di 5K di corsa, 20K di bici e 2.5K di corsa.

La pioggia e una temperatura non proprio primaverile hanno accompagnato le prove degli atleti che si sono svolte durante tutto l’arco della giornata, senza peraltro pregiudicare la qualità dell’evento organizzato dal Peperoncino Team.

Una macchina organizzativa ben oliata, che già aveva dimostrato il suo valore nella gara 2012 che aveva assegnato i titoli tricolori a squadre, che ha assicurato per i circa 900 partecipanti (di cui 118 donne) una gara sicura e tecnicamente valida.

La gara femminile ha preso il via poco dopo le 11 e ha visto subito all’attacco Sara Dossena, che però nei primi due giri a piedi non è riuscita a scappare via. La prima a uscire dalla T1 è stata Alice Betto, neotesserata del Triathlon Pavese team Raschiani, subito inseguita da Dossena.

Le inseguitrici poco più dietro hanno cercato di organizzarsi per riprendere le battistrada, ma nei 20K in sella Betto è stata autrice di una prova maiuscola, guadagnando un netto vantaggio sulle inseguitrici.

In T2 si è presentata con quasi 2′ di vantaggio e ha poi potuto tranquillamente controllare nello sprint finale di 2.5K. A completare il podio l’S2 della Minerva Roma Elena Maria Petrini e la Youth B del Pianeta Acqua Angelica Olmo, recente vincitrice dell’Oscar del Triathlon nella categoria Giovani.

Ai piedi del podio Charlotte Bonin (Fiamme Azzurre), quindi Giorgia Priarone, Daniela Chmet, Sara Dossena, Giulia Sforza, Federica Parodi e Veronica Signorini.

La nuova campionessa italiana di specialità, che l’anno scorso non è riuscita a centrare la qualifica olimpica per via di un infortunio, raggiante al traguardo ha dedicato la sua vittoria al suo nuovo allenatore Simone Biava.

La gara maschile ha preso il via una manciata di secondi prima delle 15, sempre con pioggia e temperatura rigida come leit motiv. Davvero nutrita la platea dei pretendi al trono di campione italiano, il che ha reso la gara davvero tirata e appassionante.

Le prime due frazioni hanno visto gli atleti di punta arrivare insieme alle transizioni, con tentativi di fuga poi sempre rintuzzati, con in particolare evidenza un pimpante Davide Uccellari.

La gara si è dunque decisa nella frazione finale che ha visto primeggiare il giovane azzurro, portacolori dell’Alta Pusteria, Matthias Steinwandter, anch’egli protagonista della vittoria agli Oscar del Triathlon.

A soli 5″ dal nuovo campione italiano si è piazzato un altro altoatesino, il portacolori dei Carabinieri Daniel Hofer, mentre la medaglia di bronzo è andata a un redivivo Alex Ascenzi (Fiamme Azzurre).

Quarta posizione per il campioncino francese del Peperoncino Team Thomas André, quindi Delian Stateff, Alessio Picco, Davide Uccellari, Giulio Molinari, Mattia Ceccarelli e Massimo De Ponti.

Purtroppo, per via di una mancata segnalazione in una curva a 600 metri dal traguardo, alcuni tra i protagonisti hanno perso terreno prezioso, in particolare Picco, Stateff e soprattutto Uccellari: quest’ultimo ha percorso circa 200 metri in più quando si trovava in 4^ posizione e a 5 secondi dal battistrada.

In mezzo a tanti atleti di vertice e giovani che vestono o hanno vestito o vestiranno a breve l’azzurro, sono da sottolineare anche le prove di due Age Group di ferro, Bruno Pasqualini (M1 del Torino Triathlon) e Maurizio Brassini (M2 del Trisports.it Team), rispettivamente al 17° e 19° posto.

Un piccolo errore in zona cambio (è ripartito a piedi con il casco ancora in testa ed è dovuto ritornare e riposizionarlo) ha negato a Dario Chitti, arrivato tra i primi in T2, la gioia di un piazzamento nella top ten: il giovane portacolori del CUS Parma ha chiuso al 16° posto.

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TUTTI I RISULTATI

Da sinistra: Leonardo Ballerini, Andrea Libanore, Alice Betto e Simone Biava (Foto Dario Nardone)

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