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Free Mind Team 11° dopo 122 ore di gara in Patagonia

Free Mind Team in Patagonia: da sinistra, Marco Ponteri, Marta Poretti, Beppe Scotti e Andrea Villa

Free Mind Team in Patagonia: da sinistra, Marco Ponteri, Marta Poretti, Beppe Scotti e Andrea Villa

Dopo 122 ore di gara e 9 ore di sonno in 5 giorni, il team italiano Free Mind, composto da Beppe Scotti, Andrea Villa, Marco Ponteri e Marta Poretti, ha concluso la gara Tierra Viva Expedition Race

L’adventure race si è svolta nella Patagonia andina dal 24 al 31 marzo e ha toccato la zona dei sette laghi dello Stato del Nequien, attraversato da numerosi parchi naturali.

Free Mind Team, equipaggiato con i prodotti Rewoolution (100% lana Merino) e la tecnologia Velo+, ha ottenuto l’undicesimo posto, posizionandosi esattamente a metà classifica, in una adventure race no stop che ha visto la partecipazione di più di 4 squadre pro, 10 internazionali e numerose argentine.

I difficili percorsi, composti da strade sterrate e sentieri fuori pista, oltre alle estreme condizioni di gara, irrigidite da freddo, nebbia e vento, hanno messo a dura prova il Team, in particolare nell’ultima notte.

Il punto di partenza di ogni sezione è stato posizionato nel Central Camp di Villa Traful, nei pressi della palestra utilizzata come campo base per gli atleti durante i giorni della manifestazione sportiva.

Tierra Viva Expedition Race ha visto protagoniste quattro specialità: il kayak, la bicicletta, il trekking e l’orientamento.

Beppe Scotti, Andrea Villa, Marco Ponteri e Marta Poretti hanno percorso, in 5 giorni di gara, 120 km a piedi sulle creste delle selvagge montagne dell’area andina, tutte caratterizzate da un notevole dislivello, 270 km in bicicletta su strade sterrate e off road e 65 km in kayak sui bellissimi laghi patagonici.

A rendere Tierra Viva Expedition Race ancora più estrema, è stata la necessità di condurre la gara in totale autosufficienza da parte da ogni team, sia dal punto di vista alimentare, sia dal punto di vista dell’orientamento, per il quale gli atleti avevano a disposizione solamente una bussola e le mappe dell’area interessata dalla manifestazione sportiva.

ARTICOLO SU GAZZETTA DELLO SPORT (Edizione Milano)

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Fonte: comunicato stampa Free Mind Team

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