Hyppo Kampos Triathlon 2013

Hyppo Kampos Triathlon 2013

Ancora una volta Alessandro D’Ambrosio! Sui collaudati percorsi attorno al residence Hyppo Kampos, domenica 7 luglio l’atleta simbolo della Canottieri Napoli conquista per la terza volta il triathlon sprint di Castel Volturno, quest’anno per la prima volta Memorial Diego Peduto.

La sfida annunciata della vigilia era tra il quartetto Canottieri D’Ambrosio, Carmine Rozza, Luca Borsacchi e Gennaro Lamberti e Michele Insalata (Nadir on the Road), al primo confronto stagionale in un triathlon con gli ex compagni di squadra napoletani, una sfida difficile per quest’ultimo inferiore ai quattro nel nuoto e sfavorito da un percorso ciclistico filante e poco selettivo.

Pronti via, come da copione, è Luca Borsacchi a prendere la testa nella congeniale frazione natatoria ed allungare anche sui suoi compagni di squadra. Alle sue spalle un po’ sgranati escono nell’ordine Lamberti, Rozza e D’Ambrosio, ancora più staccato un folto gruppo inseguitore.

Ad arricchire il copione di gara annunciato ci pensa un violento temporale estivo che si scatena mentre gli atleti escono dall’acqua.

Borsacchi è vittima di due cadute nel giro di un chilometro e termina la sua gara in ambulanza, è solo il primo dei tanti atleti scivolati e vittime di inconvenienti durante la frazione ciclistica su un asfalto particolarmente viscido.

Davanti si forma un terzetto Canottieri, alle loro spalle dopo un primo tentativo di inseguimento solitario, Insalata si rialza alla ricerca di collaborazione e si forma un gruppo di una decina di unità comprendente tutti gli atleti più accreditati. La lotta per le posizioni che contano è ristretta a questi atleti.

Al termine della frazione ciclistica, giungono insieme in T2 D’Ambrosio e Rozza mentre Lamberti, meno a suo agio con le strade bagnate, viene riassorbito dal gruppo inseguitore con 1’30” di ritardo.

Dopo il primo giro di corsa, D’Ambrosio prende saldamente la testa della gara e vola verso la vittoria, Rozza è autore di un’ottima frazione podistica e si tiene al sicuro dal furioso tentativo di rimonta di Insalata, che regola agevolmente il gruppo e giunge terzo precedendo Lamberti, Marco Selicato (Los Tigres) e Marco Infante (CUS Bari).

Molto qualificata la partecipazione alla gara femminile, con due nomi su tutti: Giorgia Priarone del TD Rimini e Maria Elena Petrini della Minerva Roma, favorita della vigilia e reduce da un ottimo esordio nelle World Triathlon Series a Madrid e un’ottima prova ai campionati europei di Alanya in Turchia.

In acqua, Petrini prende la testa seguita a dieci secondi da Priarone e dalla napoletana Calvino (Ermes Campania); ad una ventina di secondi Galluzzo (Junior Brindisi), Tarantini (CUS Bari), Onorati (Olimpia Triathlon Camerino) e Ascoli (Minerva Roma).

La frazione ciclistica rimescola un po’ le carte e si rivela decisiva per l’esito finale della competizione. Petrini è vittima di una foratura, conclude ugualmente la prova con il miglior parziale run, ma è tagliata fuori dai giochi per la vittoria.

In testa si avvantaggia la coppia Priarone-Ascoli, al loro inseguimento solitaria la Galluzzo che paga una T1 troppo lenta e giunge in zona cambio con circa un minuto di ritardo dalla coppia di testa e precede di una ventina di secondi la romana Buggini (Triathlon Ostia), autrice di un ottimo parziale sulle due ruote.

La frazione di corsa non vede sorprese e Priarone, nettamente superiore alle avversarie più ravvicinate, si impone con ampio margine su Manuela Ascoli e sulla rimontante Francesca Galluzzo, che precede Irene Buggini e Valentina Sanfelice di Bagnoli (Canottieri Napoli).

La manifestazione organizzata da Neil Mac Leod, responsabile federale del settore paratriathlon, valeva inoltre come prova di osservazione per la selezione della squadra nazionale italiana paratriathlon.

Erano quindi schierati al via, insieme agli atleti normodotati, anche tre paratriatleti. Primo al traguardo Gianni Sasso (TRI2), recente bronzo ai campionati europei di Alanya (Turchia), campione poliedrico, capitano della nazionale italiana di calcio per amputati nonché detentore del record mondiale sulla maratone con le stampelle (4:28).

Dietro di lui Luigi Zanetti (TRI4), proveniente dal Paracycling e Juri Fiori (TRI3), pallanuotista, nel loro importante esordio sulla multi disciplina.

Fonte: articolo di Marco Selicato, per TEMPOGARA

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