Sabato 20 luglio ha avuto luogo la prima edizione dell’XTERRA Abruzzo, il cross triathlon made in Hawaii che da ormai dieci anni è sbarcato in Italia e che per la prima volta è arrivato nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo.
Scanno, paese incastonato tra le montagne abruzzesi, ha accolto in maniera entusiastica la famiglia XTERRA, proponendo una prima edizione che rimarrà scolpita indelebilmente nei ricordi di tutti coloro, triatleti e spettatori, che hanno avuto la possibilità di viverla.
Emozionante, dura, spettacolare, blasonata questa prima, con dei paesaggi mozzafiato a fare da cornice a una gara davvero impegnativa, addirittura definita sia dai PRO che dagli Age Group finisher la più dura gara XTERRA dell’intero circuito mondiale.
E per quanto riguarda i PRO, la partecipazione è stata davvero di altissimo livello: per la prima volta in Italia è arrivato il campionissimo sudafricano Conrad “the Caveman” Stoltz, che ha dimostrato di essere il numero al mondo riuscendo a imporsi in maniera netta.
Ma andiamo con ordine, partendo dalla mattina di sabato 20 luglio, durante la quale i circa 500 partecipanti, comprese le 42 staffette, hanno sistemato le mountain bike e l’attrezzatura in zona cambio e hanno atteso il via accompagnati dalla musica dell’appassionato triatleta Giacomo “DeeJack” Petruccelli.
Quindi il briefing, sulle rive del lago di Scanno e alle 14, dopo la benedizione di Don Carmelo, la tromba dello start a dare il via alla prima delle due batterie (la seconda è partita dopo 10 minuti).
Davanti una decina di metri i PRO, quindi la prima parte deggli Age Group, tutti dentro il “cuore” (il lago dall’alto ha proprio questa forma) per nuotare i canonici 1.500 metri. Disegnati con un’uscita dall’acqua e un centinaio di metri da percorrere a piedi, con tanti spettatori pronti ad applaudire i protagonisti.
I primi a terminare la frazione natatoria sono stati Conrad Stoltz e il Maestro, il nostro Gianpietro De Faveri, a 43 primavere ancora capace di primeggiare con i big. Purtroppo in giornata no un altro grande interprete azzurro, Fabio Guidelli, che ha deciso di fermarsi proprio dopo la frazione natatoria.
Tra le donne, la più lesta a uscire dalle fresche acque scannesi è stata la canadese Chantell Widney, seguita poi dalla svizzera Renata “swiss miss” Bucher, con invece l’altra big, la ceca Helena Erbenova, più attardata.
Via via sfilano tutti gli atleti, tutti incitati a gran voce da un folto pubblico molto caldo e pronto a dare energia a tutti i partecipanti. Notevole il dispiegamento di forze anche per quel che concerne la sicurezza in acqua, con canoe, moto d’acqua, imbarcazioni e anche gli amici a quattro zampe del salvamento.
Si parte con la mountain bike, il percorso è stato disegnato da Big Nic, alias Nicolas Lebrun, campione del mondo XTERRA e specialista delle ruote grasse, adottato da Scanno come cittadino onorario.
31.5K con poche tracce d’asfalto, tanto fango e una marea di sentieri immersi nel verde; 1.152 i metri di dislivello da affrontare, con una pendenza media del 6.6% e una pendenza massima del 25.8%!
La pioggia del giorno prima ha reso tutto ancora più duro, a Passo Godi si vociferava addirittura di qualche fiocco di neve…! La prova è stata davvero da XTERRA Warriors e ha reso la sfida ancora più avvincente.
In T2 il primo guerriero ad arrivare è stato ancora lui, il 4 volte campione iridato XTERRA e tre volte (di fila) campione ITU Cross Triathlon: Conrad Stoltz! Il suo body e il suo viso completamente sporchi di fango, a testimonianza di quel che è stata la frazione sulle ruote grasse, con spettacolari passaggi anche nel centro di Scanno.
Il sudafricano è arrivato con circa tre minuti di vantaggio sul connazionale Nico Pfitzenmaier, un cittadino del mondo: tedesco di nascita, sudafricano di passaporto, portoghese d’adozione e, per via dei suoi trascorsi sardi nei primi XTERRA, ora anche italiano!
Un grande uomo, oltre che un grande atleta, capace di volare sulle discese del tracciato scannese, disegnato e curato in maniera perfetta da un gruppo di appassionati amanti della mtb e del luogo dove sono nati e cresciuti, la società MTB Scanno.
Il giovane neozelandese Oliver Shaw, la nuova generazione di guerrieri XTERRA, ha cominciato la frazione run in terza posizione, poco dietro è passato anche Lebrun, deciso a recuperare sul tracciato “di casa”.
In campo femminile, Bucher è stata la più veloce ad uscire da T2 e a cominciare i 10.4K di trail run (dislivello di 450 metri) con un vantaggio piuttosto importante sulla diretta avversaria, la ceca Herbenova.
Dopo 2:43:34 dallo start, con un tempo che la dice lunga sulla durezza effetiva della gara, il trionfo per Conrad Stoltz! E, come era possibile prevedere, è arrivata la gran rimonta da parte di Nicolas Lebrun, secondo davanti a Nico Pfitzenmaier.
Il nostro GP De Faveri si è fermato dopo la frazione in mtb, il primo italiano al traguardo è stato dunque il portacolori dell’Arezzo Triathlon Simone Calamai, che è giunto alle spalle di Oliver Shaw, del francese del Triathlon Cremona Stradivari Francois Carloni, dell’inglese Asa Shaw e del belga Jim Thijs.
A completare la top ten, il nono posto del campione mondiale Age Group, lo svizzero Jan Pyott e infine il secondo italino, Alessandro Bonalumi.
Helena Erbenova è riuscita nell’impresa di prendere la testa della gara nella terza frazione e ancora una volta è stata lei ad alzare le braccia al cielo in segno di trionfo, in una stagione in cui solo in Spagna ha dovuto cedere il passo alla svizzera Bucher, seconda e sorridente al traguardo anche in questa occasione.
A più di 10′ dalle prime due extraterrestri è giunta la canadese Widney, quindi due triatlete del Triathlon Cremona Stradivari: qualche problemino meccanico non ha fermato né la francese Marion Lorblanchet, né la nostra Sara Tavecchio, ancora una volta prima italiana sulla finish line.
A completare la top ten, l’austriaca Martina Donner, l’olandese Nienke Oostra, la seconda azzurra Genziana Cenni, la tedesca Melanie Etherton e la statunitense Kathy Coutinho, arrivata al traguardo con le sue due bimbe.
Gli arrivi si sono susseguiti uno dopo l’altro, con tanta emozione e festeggiamenti in particolare per quello del giovane atleta locale, all’esordio nella triplice, Costanzo Pizzacalla: lo scannese, che ha chiuso con un crono di tutto rispetto, quarto di categoria, è arrivato con la bandiera italiana e appena tagliato il traguardo è stato letteralmente portato in trionfo dai suoi amici.
C’è chi è arrivato con i propri bambini, chi ha urlato di gioia, chi ha pianto e chi ha tirato dritto per tuffarsi subito nelle acque del lago da cui tutto era partito.
E tanti sono arrivati invece insieme, in trionfo tre alla volta sotto l’arco d’arrivo. Parliamo degli staffettisti, tra cui abbiamo visto in azione anche grandi campioni, a partire dal team vincitore, l’Eugenio&Luca Team: notevole la rimonta a piedi nella frazione finale dello specialista Mohammed Lamiri che ha conquistato la leadership, dopo le prove di Daniele Di Carlo nel nuoto (primo ad uscire dall’acqua) e di Fabio Colarossi, quarto nella mtb.
Alle loro spalle si è piazzato il Taymory Team (azienda sponsor della gara, che ha preparato il merchandising dell’evento, andato a ruba!), con il nuotatore Sacha Palermo (terzo), il biker australiano Morgan Pilley (che ha sbaragliato gli avversari con un 1:42:25, infliggendo 5 minuti al secondo) e il graditissimo ritorno alle gare di Giuseppe Ferraro, campione che ha vestito più volte la casacca azzurra, che ha vinto titoli italiani e internazionali, tra cui il Campionato del Mondo Militare, e che ci auguriamo di poter ammirare presto di nuovo in azione.
Sul gradino basso del podio delle staffette è salita la Flipper Eiffel Ascoli, con Fabrizio Ciavatta, settimo nel nuoto, Luigi Luzi, secondo nella mtb, e Nazzareno Cipollini, quinto nel trail run.
Tra le altre squadre, anche il Dream Team Piscina di Francavilla che nella frazione run ha schierato il forte triatleta di Pescara Jonathan Ciavattella, portacolori dell’Esercito e quest’anno capace di centrare a Barcellona il quarto posto negli Europei di mezzo iron.
Grande abbracci, pacche sulle spalle, high five e sorrisi, nonostante la fatica, sui visi dei partecipanti che si sono potuti ristorare nella Powerbar Recovery Area, azienda che ha curato anche i ristori durante la competizione.
Grande sportività, grinta e voglia di conquistare il traguardo, un’atmosfera davvero unica che nemmeno la pioggia sul finire della gara ha intaccato.
E anzi, proprio sull’arrivo degli ultimi triatleti c’è stata una delle scene più significanti di questo XTERRA Abruzzo: com’è consuetudine nelle gare del circuito, gli ultimi arrivati sono accolti al traguardo dai primi; e così è stato, Conrad Stoltz, Nicolas Lebrun, Nico Pfitzenmaier sulla finish line hanno abbracciato e messo la medaglia da finisher al collo degli ultimi guerrieri.
Il sudafricano, con a fianco sua moglie Liz, si è commosso fino alla lacrime all’arrivo di Marianna Paciocco che grazie allo sport ha ritrovato la forza di combattere e cercare la sua felicità: Marianna è arrivata stremata e quando ha visto Conrad avvicinarsi per abbracciarla e darle la sua medaglia si è sciolta in un pianto liberatorio.
Questo è XTERRA Abruzzo, questo e tanto altro, fino alla premiazione serale, sul palco a forma di X, con dietro la grande parete con le firme degli atleti; con il barbecue e la festa che è continuata fino a tarda notte, con l’XTERRA Family, la Flipper Eiffel Ascoli e l’Inuit Triathlon Abruzzo, le due squadre più numerose e festaiole.
Davvero impossibile citare tutte le persone dello staff organizzativo, tutti i volontari presenti in segreteria, in zona cambio, alla partenza e all’arrivo e lungo i percorsi, ma è doveroso in particolare fare tre nomi: a cominciare dal Lupo, Wolf Hardt, tedesco solo di passaporto, innamorato dell’Italia e dell’Abruzzo, geniale race director che ha dato corpo al progetto e animato la gara anche con il microfono; continuando con Mario De Vincentiis, il Presidente, da 10 anni colonna portante dell’MTB Scanno, biker e organizzatore (la società abruzzesse organizza ogni anno a giugno la Marathon degli Stazzi, gara di mtb di interesse nazionale), sempre sorridente, disponibile, pronto a darsi da fare e smuovere… montagne! E infine, un grande grazie all’Assessorato al Turismo della Regione Abruzzo, Sponsor istituzionale della manifestazione, nella persona di Mauro Di Dalmazio, giovane politico che da subito ha creduto e appoggiato l’idea di un’XTERRA nel Parco Nazionale d’Abruzzo.
Per riuscire a coronare il sogno di portare a Scanno questa manifestazione c’è voluto inoltre il supporto fondamentale del Comune di Scanno, delle Forze dell’Ordine e del Corpo della Forestale, in particolare grazie al contributo di Antonio Carfagnini, il “camoscino d’Abruzzo”, grande atleta e responsabile del percorso trail run.
La prova XTERRA Abruzzo è stata anche la prima prova facente parte del progetto TreeAthlon, che si pone l’obiettivo di dare visibilità a tutti quegli eventi in cui i valori dello sport e il rispetto e l’amore per la natura sono in perfetta armonia. Il progetto TreeAthlon è promosso dal portale FCZ.it e dalla rivista digitale FANTATRIATHLON di Dario ‘daddo’ Nardone, che ha anche avuto l’onore di fare da speaker all’XTERRA Abruzzo.
Arrivederci a Scanno per l’edizione 2014!
FOTOGALLERY (foto di Giuseppe Cantelmi)