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A Seclì Sara Dossena e Danilo Brustolon ancora campioni di duathlon

Danilo Brustolon a Seclì vince il suo terzo titolo italiano di duathlon classico

Danilo Brustolon a Seclì vince il suo terzo titolo italiano di duathlon classico

Si è corso domenica 15 settembre il Campionato Italiano di duathlon classico a Seclì, in provincia di Lecce. Si sono confermati campioni i detentori del titolo Sara Dossena e Danilo Brustolon.

I primi 10 km di corsa, si sono svolti ad un ritmo regolare che su un percorso cittadino nel centro di Seclì di 2,5 km da ripetere 4 volte.

Nella gara maschile, il ritmo impresso dai battistrada Fabio Villari ( TD Rimini) e Brustolon (G.S. Fiamme Oro Triathlon) era tale che ad ogni tornata il gruppo era sempre meno folto.

Al termine della prima frazione, si presentavano in zona cambio nell’ordine Villari, Brustolon e Daniel Antonioli (G.S. Esercito) e ad una ventina di secondi un altro terzetto di inseguitori nell’ordine i giovani Lorenzo Ciuti e Riccardo De Palma (Minerva Triathlon) ed il beniamino di casa Michele Insalata (Nadir), fortemente sostenuto dal pubblico presente.

Iniziava così la frazione ciclistica con i battistrada che non forzavano e venivano raggiunti dagli immediati inseguitori dopo circa 5 km.

I 6 procedevano di comune accordo sul percorso vallonato che lambiva le terre assolate del Salento e passava nel centro dei paesi di Seclì, Aradeo e Neviano, dove la gente numerosa era scesa in strada per poter assistere alla prova del campionato Italiano.

Da dietro, gli inseguitori Bruno Pasqualini (Torino Triathlon) e Maurizio Morello (Valle Gesso Sport) cercavano di forzare sui pedali per colmare il gap di circa un minuto, ma il distacco restava invariato, mentre Alberto Della Pasqua (T.D Rimini) restava sulle ruote per favorire la fuga del suo compagno Villari nel gruppo dei battistrada.

Nell’ultima tornata, sullo strappo che conduce a Neviano, Brustolon cercava un allungo, più per vedere la reazione degli altri pretendenti al titolo che per tentare una vera fuga dal drappello, ma nessuno cedeva le ruote ed il gruppo si fiondava ad alta velocità verso la zona cambio per calzare le scarpe da running e affrontare gli ultimi 5 km che avrebbero decretato il Campione Italiano.

Brustolon era il più veloce ad uscire dalla T2, ma Villari prontamente lo passava ad un ritmo che subito faceva selezione e intendere che il titolo sarebbe stato un testa a testa tra i due podisti più in forma.

A metà frazione però Brustolon trovava un residuo di energie per effettuare il cambio di ritmo decisivo, Villari provava a resistere ma doveva cedere il passo al cuneese della Polizia di Stato che con un distacco ragguardevole andava a gustarsi gli ultimi metri di gara e poteva alzare le braccia per aver conseguito il suo terzo titolo italiano consecutivo nel Duathlon Classico.

Il portacolori del Rimini giungeva con 14 secondi di distacco e il campione di winter triathlon Antonioli a completare il podio a 30″.

Quindi i giovani Ciuti e De Palma, il torinese Pasqualini autore di una bella rimonta, l’atleta locale Insalata che a causa di un’ultima frazione corsa con i crampi non riusciva a ripetere il sorprendente podio dello scorso anno a Norcia, Della Pasqua, il cuneese Morello, in continua ascesa di risultati, ed il napoletano Rozza.

Nella gara femminile ad imporsi era la forte podista con un trascorso nella nazionale di atletica leggera Sara Dossena (Triathlon Cremona Stradivari) e anche per lei è stata una conferma, dopo il successo del 2012.

E’ scappata via sin dai primi 10K, accumulando un vantaggio di quasi 3′ su Monica Cibin (Forhans Team) che in bici le ha recuperato 1 minuto; nell’ultima frazione, ancora miglior split per Dossena che arrivava trionfante a tagliare il traguardo.

A completare il podio, con un distacco di circa due minuti Cibin, mentre terza, a più di 10′, la locale Patrizia Tropiano (Nadir) regolava Consuelo Ferragina (Canottieri Napoli).

BRUSTOLON DANILO
Sapevo di stare bene di corsa e a differenza degli scorsi anni partivo con il pettorale numero 1: sentivo di avere gli occhi addosso degli altri atleti, ma sono rimasto comunque tranquillo e fiducioso. La gara si è svolta a un ritmo veloce su tutte le frazioni e ha impedito che ci fossero degli attacchi. Nella prima frazione ho dovuto stringere un po’ i denti per non cedere troppi metri a Fabio Villari, mentre in bicicletta mi sono limitato a controllare; nell’ultima frazione invece sono riuscito a fare la differenza con le gambe e con la testa e a riprendermi il titolo! Grande è stata anche la soddisfazione nel vincere la gara perché era dedicata in memoria a un giovane collega della Polizia di Stato, Adriano Epifani, medaglia d’oro al merito civile.

Fonte: comunicato stampa Fiamme Oro

Ulteriori approfondimenti nelle TRINEWS.

VIDEO
httpv://www.youtube.com/watch?v=I24CAUKtQwo

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