Non è più la sfida dell’impossibile, bensì è record del mondo. Quello che all’inizio sembrava impossibile alla fine si è dimostrato possibile, e non per un solo uomo. Trenta iron distance (3.8K di nuoto, 180K di bici, 42.2K di corsa) di fila, uno al giorno per 30 giorni.
Sono ben otto infatti, i partecipanti al Tripledecaironman Italy 2013, ospitato dal Parco La Quiete di Lonato del Garda, che sono riusciti a concludere la loro avventura. Fra loro c’è anche un italiano, Angelo Sorrentino, che a detta di tutti gli altri sette è stato il più coraggioso, il più forte a livello di volontà perché nonostante già al quarto giorno lamentasse problemi fisici importanti non ha mai pensato di fermarsi e di mollare.
Gli otto uomini al traguardo sono Jozsef Rokob, ungherese come Ferenc Szonyi: occupano i primi due posti di una classifica che ha tenuto conto del tempo impiegato ogni giorno per affrontare un iron distance.
Il trentacinquenne Rokob ci è riuscito in 356 ore, 33 minuti e 17 secondi, battendo il suo avversario numero uno, nonché connazionale, che aveva tenuto la testa della classifica per i primi quindici giorni; Szonyi ha ottenuto un crono complessivo di 358 ore, 35 minuti e 58 secondi.
Alle loro spalle il piccolo ma fortissimo svedese Greger Sundin, che si è tolto la soddisfazione di vincere anche l’ultima giornata di gara, lunedì 7 ottobre.
Quarta posizione per l’inglese Steven Harvey e quinta per il maiorchino, Josè Manuel Lopez. Sesto l’americano Wayne Kurtz seguito dal più giovane del gruppo, Jaime Azuaje, 27 anni, alla sua prima esperienza del genere, ma capace di tenere duro grazie ad un fisico possente ed allenato.
Chiude la classifica l’italiano Angelo Sorrentino con un conteggio globale di 500 ore, ma è lui senza ombra di dubbio il vincitore morale di questa sfida.
Angelo, 42 anni, di Carpi, ha dimostrato come la mente abbia il totale controllo del corpo sfidando più volte la soglia del dolore e riuscendo in una impresa che nessuno potrà mai dimenticare.
Nel 2010 solo otto atleti avevano concluso il Double Deca in Mexico, ed alcuni sono gli stessi di questa avventura tutta italiana. All’epoca aveva vinto Ferenc “Race Machine” Szonyi, ma non aveva partecipato Rokob, 14 anni più giovane.
A complimentarsi con i vincitori è arrivato di persona il Console ungherese in Italia Istvan Manno che ha anche affiancato, sabato scorso, gli atleti nella maratona.
Solo sei invece, dei 17 partenti, sono riusciti a chiudere il Decaironman Italy 2013, competizione che contava 10 iron distance consecutivi, in seno al Tripledeca.
I partecipanti, piegati anche dal brutto tempo, e dal freddo degli ultimi giorni, hanno faticato a tenere il passo degli atleti del Triplo e solo sei sono riusciti ad arrivare al traguardo.
Il migliore è stato Beat Knechtle, svizzero, che è riuscito a chiudere in un tempo complessivo di 129 ore, 33 minuti e 16 secondi. Alle sue spalle il croato Roberto Setnik, quindi il grandioso Tony Fisher, inglese di 62 anni, il francese Francis Toujouse, lo spagnolo Raimon Martinez e il norvegese Thomas Brager Olsen.
Altri atleti hanno ottenuto dei record all’interno dell’evento italiano: Thea Henriksen ha conquistato per la prima volta 11 iron distance consecutivi, battendo il primato femminile già esistente.
Daniel Meier è stato il primo svizzero a chiudere 21 iron distance consecutivi, Kamil Suran ha affrontato e vinto i 20 consecutivi, mentre Tony Reed ne ha conclusi venti, anche non consecutivi.
VIDEO
httpv://www.youtube.com/watch?v=KXzBg42mcf4
Fonte: comunicato stampa Tripledecaironman Italy 2013