Sono stati circa 1.200 i triatleti, provenienti da 43 nazioni, ad allinearsi per prendere il via della 20^ edizione dello storico Laguna Phuket Triathlon; tra i partenti, anche un nutrito gruppo di nostri connazionali.
La gara da sempre si disputa su distanze atipiche, ovvero 1.8K di nuoto, 55K di bici e 12K di corsa a piedi.
In campo maschile, il successo è andato all’olimpico svizzero Ruedi Wild, il campione in carica, mentre tra le donne, ha trionfato l’australiana Melissa Hauschildt Rollison, capace di chiudere al sesto posto assoluto.
Il podio maschile è stato completato dal nostro Massimo Cigana, che si è piazzato al secondo posto e ha così visto sfumare la possibilità di centrare il prestigioso poker di vittorie.
Terzo è arrivato invece l’austriaco Simon Agoston, che ha recuperato due minuti su Cigana, ma non è riuscito a riagganciarlo.
Giù dal podio invece Alberto Casadei, sfortunato per essere incappato in una foratura quando stava conducendo la gara al 40° chilometro della frazione ciclistica (di seguito il racconto gara di Cigana e Casadei).
Solo sesto il campionissimo australiano Chris McCormack: Macca è stato preceduto anche dallo svedese Fredrik Croneborg.
La Hauschildt, che quest’anno è stata autrice di una stagione sensazionale aggiudicandosi i Mondiali ITU Long Distance e Ironman 70.3, oltre che le prove Ironman 70.3 Timberman, Boulder, Augusta e Mandurah, è riuscita ad avere la meglio sulla ceca Radka Vodickova nell’ultima frazione.
Ha completato il podio la britannica Lewis Tamsin che ha relegato al quarto posto l’esperta australiana Belinda Granger.
Sono stati 13 gli Age Group italiani che hanno completato la prova: il più veloce è stato David Galafassi, che ha chiuso anche al 6° posto di categoria; due minuti più tardi è arrivato Alessandro Clivio, 4° di categoria; quindi Matthia Schianchi ed Emiliano Brembilla, il campionissimo del nuoto all’esordio della triplice (qui l’articolo dedicato a lui e al suo progetto EB Pride).
Da sottolineare le prove anche delle due donne italiane, Francesca Rigo, quarta di categoria ed Elisabetta Fabro, arrivata dopo meno di due minuti; e di Francesco Fiori, che si è messo in evidenza tra gli M60-64 cogliendo la quinta posizione.
Entrambi i vincitori del Laguna Phuket Triathlon parteciperanno, insieme ai nostri PRO ed Age Group, anche al Challenge Laguna Phuket di domenica 1 dicembre, gara che si disputerà sulle canoniche distanze del triathlon 113, ovvero 1.9K di nuoto, 90K di bici e 21.1K di corsa.
RUEDI WILD
I didn’t think I had a good swim leg but I made up time on the bike and especially the run afterwards. It feels great to have won today. I want to come back next year of course!
MASSIMO CIGANA
Sfumato il poker a 3 km dalla fine. Dopo un nuoto deficitario, dove ho preso 5’30” dai primi, ho stampato una gran bella frazione bike, anche grazie al percorso bagnato che mi ha permesso di recuperare tutti. Sono sceso con 3′ di vantaggio, purtroppo ho corso tutti i 12 km finali con le gambe invase dai crampi e non sono riuscito a esprimermi al meglio, con una frazione molto sotto i miei standard. Comunque un ottimo 2° posto dietro ad un grande Ruedi Wild. Stasera gran festa, la migliore festa post race al mondo!
(fonte Facebook)
ALBERTO CASADEI
Dopo il secondo posto del 2011 e il terzo del 2012, oggi è stato il turno del quarto posto, con qualche rammarico. La partenza è avvenuta alle 6.30 in una giornata finalmente graziata dalla pioggia. E’ sempre bello essere al via di una gara come questa, con colpi d’occhio fantastici e grandissimi campioni al via! Tra questi Chris “Macca” McCormack, Ruedi Wild, Massimo Cigana e in particolare la “special guest” dell’occasione, Emiliano Brembilla all’esordio nel triathlon con il suo progetto EB_pride!
Dopo un nuoto in acque insolitamente agitate, sono arrivato in zona cambio in compagnia del solo danese Rasmus Petræus, con un buon margine sugli altri inseguitori. Subito ho avuto buone sensazioni sui pedali e dopo pochi km sono rimasto solo in testa alla gara. Così è stato sino al 40° km, quando ormai la testa volava alla terza frazione. Fino a quando, con un taglio netto, il tubolare posteriore mi ha abbandonato! Ho provato a riparare con la bomboletta ma senza alcun esito positivo. A quel punto, sopraffatto dalla voglia di non mollare e di provare a salvare il salvabile, ho deciso di continuare pedalando con il tubolare a terra. Nei restanti 15 km ho perso tre posizioni, scendendo dalla bici quarto e ormai lontano dalla lotta per il podio. Ho comunque provato ad agguantare un podio che sicuramente mi sarei meritato, ma non mi è stato possibile in alcun modo. E’ andata così, è dura veder sfumare un ottimo risultato per un problema “esterno”, soprattutto quando stai conducendo in solitaria una gara così affascinante… Purtroppo il 2013 non lo ricorderò come uno degli anni migliori della mia vita (come dice il “Maestro” GP De Faveri: non è il mio anno!). Proverò a rifarmi tra una settimana: stesso posto, gara un po’ più lunga… sperando che il finale di stagione sia leggermente più dolce!
Super complimenti a tutti i finisher miei compagni di viaggio del gruppo TriathlonTravel, a Massimo Cigana per il suo ennesimo podio qui al LPT e in particolare all’esordiente mio compagno di stanza Emiliano. Il ragazzo ha talento!
Infine, vorrei ringraziare il vincitore di oggi, Ruedi Wild, che quando mi ha superato in bici, avendo visto la mia gomma a terra, ha rallentato per darmi la sua bomboletta riparatrice (purtroppo il tubolare era ormai troppo danneggiato): campione non solo sul campo ma anche di sportività, questo è il Triathlon!
(fonte Facebook)
Ulteriori informazioni nelle TRINEWS.