Ieri ho partecipato alla seconda edizione dell’Half Challenge di Rimini…che fatica 🙂
Penso sia stata la gara in Italia con il livello più alto di sempre, sia in campo maschile che femminile, per la presenza di Pro da tutto il mondo, campioni di varie nazioni, campioni europei e mondiali che ci hanno reso la vita difficile!
i percorsi erano impegnativi e, per non farci mancare nulla, ci ha pensato anche il vento a rendere la giornata più dura, specialmente nella seconda frazione.
Ma partiamo dall’inizio, dall’affollata zona cambio sul lungo mare di Rimini da cui si procedeva verso la spiaggia per la partenza. Alle 11 il via per la prima batteria, la mia, in un mare tranquillo e non troppo freddo. Ho subito trovato un gruppetto che andava al mio ritmo, ma non ho ancora capito se ho nuotato bene o meno, so solo che facevo un po’di fatica a respirare e ho cercato di non mollare i piedi di chi mi precedeva! Il tempo della prima frazione è stato più o meno il solito e il distacco dalle battistrada anche minore, quindi penso di poter essere soddisfatta. In bici sono rimasta subito sola perchè non sono riuscita a tenere il ritmo di Tine Deckers ed Erika Csomor con le quali avevo nuotato. C’era un forte vento contrario ed è stata dura lottare e rimanere concentrata, lo stimolo più forte era quello di arrivare al giro di boa e sperare che il vento non girasse così da averlo a favore per tutto il ritorno, e così è stato. Davanti le prime sono andate davvero fortissimo, io ho accusato un ritardo importante, ma sono soddisfatta di come ho pedalato perchè so di dover ancora lavorare sulla forza dopo aver perso quasi un mese di allenamento quest’inverno. Negli ultimi 5km mi ha preso Yvonne Van Vlerken, la fortissima olandese, e ho cercato di non farmi staccare, restando ovviamente a distanza regolamentare fino in zona cambio.
Partita a correre ho avvertito un fastidio al soleo sinistro, mi era già successo a Trapani. Non riuscivo a spingere con il piede, ma sapevo che dovevo scaldare il muscolo, quindi ho cercato di restare tranquilla e correre il meglio possibile nel primo dei tre giri previsti, nonostante il dolore. Dopo il primo giro sono riuscita a cambiare marcia perchè non mi faceva più male e ho sorpassato Yvonne. Devo ringraziare tutti gli spettatori e tanti degli altri concorrenti che mi hanno fatto un gran tifo, nonostante non fossi nelle posizioni di testa.
Alla fine sono soddisfatta della mia gara, ancora una volta ho portato a termine una competizione difficile rimanendo concentrata e so dove devo lavorare per tornare al vertice!