Ieri ho disputato l’ennesimo campionato italiano della mia carriera e sono riuscita a rivincere il titolo, dopo cinque anni di astinenza!
Come nelle ultime due stagioni la distanza era quella del Medio e la sede Barberino diMugello alle porte di Firenze.
Devo dire che è stata una gara a cui tenevo molto e ho lavorato tanto per migliorare dove ultimamente avevo dei problemi, in bici soprattutto! In questi ultimi mesi ho gareggiato tanto perchè facevo fatica a trovare le forze per allenarmi, mentre avendo degli obiettivi mi è risultato tutto più semplice, anche se ad ogni gara le energie da impiegare sono state davvero tante! Penso che questa gara sia il frutto di tanta esperienza e della mia testa dura, anche se ovviamente senza le persone che mi circondano ogni giorno e senza l’appoggio dei miei sponsor e del Forhans Team che da quest’anno mi ha dato tanta fiducia, tutto questo sarebbe molto più difficile. Una fetta di questo titolo va anche a coloro che mi hanno spinto a tirare fuori le unghie e a metterci ancora più grinta, ora so che non devo dimostrare niente a nessuno, anche se avrò sicuramente ancora stimoli perchè la voglia di gareggiare e far bene non mi è mai mancata.
Venendo alla gara di ieri credo di aver avuto una giornata praticamente perfetta, d’altra parte quando ad inizio anno è uscito il calendario e ho visto che il campionato italiano sarebbe stato il 22 giugno mi sono illuminata ripensando che per me questa data dal punto di vista sportivo è unica: nel 2008 infatti vinsi a Nizza, non poteva essere un caso!!
Ieri ho nuotato bene, grazie anche al fatto che la muta era facoltativa e ho potuto usarla. Sono uscita a meno di 2′ da Margie Santimaria che normalmente è molto più veloce di me, poi in bici ho provato ad impostare un ritmo elevato, tenendo come riferimento la mia compagna di squadra Erika Csomor. Ero consapevole che stavo forzando, ma abbiamo chiuso il gap dalle mie dirette rivali al titolo italiano Santimaria e Gaiardelli circa a metà del secondo dei quattro giri, mentre davanti si scatenava la Zelinka che era imprendibile. A quel punto ho potuto controllare ritenendo più sensato conservare qualche energia per la corsa, la mia frazione preferita. Ho continuato ad idratarmi e a mangiare perchè sapevo che l’ultima frazione sarebbe stata caldissima e non dovevo arrivarci vuota. Una volta in T2 sono stata la più veloce, forte del fatto che avevo già indossato i calzini. Di nuovo ho volutamente forzato il ritmo nel primo dei quatto giri in cui era suddivisa la mezza maratona e credo che sia stata la tattica giusta perchè ho creato subitoun buon gap. Ho cercato poi di correre regolare, senza strappare, ma soprattutto non ho mai pensato al caldo anzi ringraziavo il cielo che ci fosse un po’di vento a rinfrescarci…il cervello in queste situazioni aiuta!
La mezza maratona è stata dura, ma che gioia immensa tagliare quel traguardo con le bandierine tricolori ad aspettarmi e, a distanza di poche ore, ascoltare l’Inno e salire sul podio due volte, viato che con le mie compagne abbiamo conquistato l’argento a squadre…queste sono gioie impagabili che lo sport mi regala e che voglio continuare a condividere con tutte le persone che mi vogliono bene: GRAZIE!