Una settimana dopo aver conquistato il titolo di cross triathlon a Zittau, la tedesca Kathrin Mueller ha centrato un prestigioso successo nel mitico Inferno Triathlon sabato 23 agosto.
La neocampionessa del mondo di cross triathlon Kathrin Mueller ha vinto l’Inferno Triathlon, la “diabolica” gara multidisciplinare che si compone di quattro discipline: nuoto, bici, mountain bike e corsa, da Morren fino in cima allo Schiltorn, a 2.970 metri slm, la montagna più alta delle prealpi svizzere.
Nulla da fare per le svizzere Nina Brenn e Barbara Schwarz, giunte sul piazzale antistante il Piz Gloria (l’incredibile ristorante panoramico rotante dove sono state girate delle scene del film “James Bond Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà”) al 2° e 3° posto come nella passata edizione, rispettivamente a più di 6′ e a quasi 20′ di distacco
In campo maschile, doppietta rossocrociata con Samuel Hürzeler, secondo nel 2013, che si impone con un netto vantaggio sul connazionale Dirk Pauling; terzo un altro tedesco che si è messo in evidenza nel cross triathlon, Felix Schumann, il campione in carica.
Prestazione notevole dell’azzurro Roland Osele, un aficionades dell’event: l’altoatesino portacolori del Meran Triathlon ha fatto segnare il suo miglior tempo (10 minuti sotto le 9 ore) e ha centrato il miglior piazzamento, chiudendo al sesto posto assoluto.
Altri tre sono stati gli italiani che si sono laureati finisher: Giuseppe Potalivo, portacolori della Reaction Triathlon, ha impiegato 12 ore, 24 minuti e 26 secondi per arrivare in cima allo Schiltorn.
Meno di mezz’ora dopo hanno centrato il bis i due triatleti del Piacenza Triathlon Vivo: hanno riconquistato la vetta il capitano Stefano Bettini e il suo compagno d’avventura Massimo Salvaderi.