Domenica 31 agosto l’ironman azzurro Alessandro Degasperi ha preso parte alla gara austriaca che lo aveva visto gran protagonista, con la vittoria del 2012 e il terzo posto della passata stagione. Ecco il suo racconto.
«Sicuramente non è questa la foto che avrei voluto pubblicare per l’Ironman 70.3 di Zell am See… Stavo molto bene, avevo fatto un buon nuoto e le prime sensazioni in bici erano ottime.
«Purtroppo la mia gara è finita dopo appena un paio di chilometri in bici a causa della caduta sul ponticello in legno dell’atleta che avevo appena raggiunto e che avrei superato appena dopo quel punto.»
«La traiettoria era obbligata, non si doveva neanche provare a curvare o piegare su quel ponticello, che andava solo attraversato stando dritti.»
«Però, come si può vedere da questa triste immagine, le cose non sono andate così, e quindi, essendomi trovato l’atleta disteso in mezzo alla strada, a più di 40 km/h, per cercare di non investirlo mi sono trovato fuori strada cadendo malamente.»
«Lì per lì, a parte qualche escoriazione, non sembrava nulla di grave, però lo stato della bici non mi ha consentito di proseguire la gara. Nel corso delle ore successive, però, a parte il dolore causato dalle botte che cominciava a farsi sentire, la spalla destra, quella della mano che ha avuto il primo contatto col suolo nella caduta, ha cominciato a farmi sempre più male fino ad impedirmi quasi ogni movimento.»
«Così, dopo un mese di agosto passato a casa ad allenarmi il meglio possibile, in compagnia del gruppo #UniTeamTrento, di #IvanRisti, #DanielFontana e molti altri amici, tra uscite in bici sotto l’acqua, tanta fatica in piscina e molto sacrificio, tutto rischia di essere buttato alle ortiche.»
«Ora, invece di poter girare pagina (le gare che non vanno ci possono stare, ce ne sono state tante e ce ne saranno ancora) e riprendere con gli allenamenti per programmare nuove gare, mi tocca ricominciare a girare per ospedali e ambulatori, che sembra essere l’unica costante di questa sfortunata stagione.»
«Martedì Risonanza Magnetica e mercoledì visita ortopedica. Il risultato è che oltre ad esserci parecchio versamento e zone edematose all’interno dell’articolazione, c’è anche una lesione del tendine del sovraspinoso nella parte inserzionale.»
«Adesso non mi resta che stare fermo altri dieci giorni per capire, una volta riassorbita la botta, quale sarà la situazione e come evolverà.»
«Spero di poter ritornare in pista il prima possibile, in quanto il mio prossimo obiettivo è, o meglio, sarebbe, Ironman Mallorca, e mancano meno di 4 settimane!»
«Per il momento ringrazio soprattutto il mio amico dott. #NicolaBronzini e la mia fisioterapista #FedericaGismondi, che, visto tutti gli infortuni di quest’anno forse mi hanno seguito di più del mio coach #AlbertoBucci…»
«Per fortuna di base sono ottimista, e la speranza è sempre l’ultima a morire!»
Forza Alessandro!