Sabato 25 ottobre Duathlon Kids, domenica 26 triathlon sprint e Challenge Forte Village Triathlon “middle distance”: una due giorni interamente dedicata alla multidisciplina semplicemente indimenticabile.
I motivi per cui questa incredibile due giorni di sport rimarrà un ricordo indelebile per i partecipanti, gli spettatori e anche lo staff sono molteplici: Forte Village è un luogo incantevole, affascinante, rilassante, in una parola… unico. Un resort sul mare in Sardegna dove la natura, l’alta cucina, lo sport ed il benessere si fondono.
Ho avuto la possibilità di poter essere parte del team organizzatore, sempre come speaker, già nella prima edizione del 2013, sempre a fine ottobre. E al termine la sensazione era quella di aver intrapreso il cammino di un percorso importante, immerso in un’atmosfera assolutamente particolare: avevamo respirato a pieni polmoni aria di triathlon, uno sport capace di stupire e conquistare chiunque.
Non era affatto scontato, ma così è stato, questa seconda edizione è stata ancora più stupefacente.
L’ingresso nella Challenge Family e triatleti provenienti da 38 nazioni, con più di 800 partecipanti alle diverse gare proposte; l’attenzione dei media, i grandi personaggi sportivi, gli sponsor importanti…
Questo è lo “standard” per un evento targato Forte Village. Ma noi siamo andati ben oltre! Perché il triathlon è cuore, è grinta, è condivisione.
Sabato c’è stato fermento sin dal mattino, con l’apertura dell’expo, la distribuzione dei pettorali, le presentazioni e poi gli scatenati “cuccioli” di triatleti in azione che hanno contagiato tutti con la loro irrefrenabile carica, compreso Alessandro Fabian che ha fatto da padrino.
Il briefing e il ricchissimo “carbo load” hanno concluso la giornata di vigilia. Tutti a nanna, la sveglia all’alba, con fortunatamente 60 preziosi minuti di riposo in più per l’arrivo dell’ora legale.
26 ottobre: cielo azzurro, mare cristallino, temperatura estiva! Dalle 6 la zona cambio comincia a popolarsi e poi un’ora dopo si svuota nuovamente, con i triatleti che si dirigono verso la zona di partenza sulla spiaggia.
C’è un gran pubblico, il “sound” è quello giusto, si accendono i motori e manca sempre meno al primo start: alle 8 prenderanno il via i PRO uomini, due minuti dopo le donne, quindi a seguire Age Group e Staffette; un’ora dopo, alle 9, il via invece al triathlon sprint.
Io, Silvia e Johnny (che TRIo!) chiamiamo i PRO e loro sfilano uno ad uno tra gli applausi, la passerella sulla spiaggia sino all’allineamento sul bagnasciuga; e lì ad attenderli c’è Mario Cipollini, pronto con la tromba per dare lo start di Challenge Forte Village 2014!
I canonici 1.900 metri della prima frazione si disputano su due giri, per permettere così al pubblico di potersi godere anche l’uscita “all’australiana”.
Davanti si mettono a tirare Karl Shaw. l’inglese del Peperoncino Team , e il finlandese Lieto Panu, ma insieme a loro ci sono anche i nostri Ivan Risti (DDS) e Andrea Pederzolli (CUS Trento), che saranno poi i primi ad uscire da T1.
Il campione britannico Ritchie Nicholls, il favorito numero 1, ha 30″ di distacco e insieme con lui ci sono anche il terzo azzurro, Danilo Brustolon (Fiamme Oro), l’olandese Sven Strijk e l’altro inglese Kevin Thornton.
Domenico Passuello è a due minuti dai primi, esce insieme al russo Aleksei Brylev e all’austriaco Daniel Herlbauer, mentre Massimo Cigana paga oltre 4’30” di distacco.
La frazione ciclistica di 90K rivoluziona le posizioni, com’era facilmente prevedibile: un percorso impegnativo, con diversi strappi e discese tecniche, e soprattutto con un panorama mozzafiato che ha colpito gli atleti anche se immersi nella foga agonistica.
Davanti si forma un drappello di uomini che a distanza no draft si “curano a vista”. Sino a quando non arriva lo scatenato Passuello… Infatti, è proprio il toscano della Forhans Team ad infiammare la gara e a spezzare gli equilibri: scatta e cerca di scrollarsi di dosso gli inseguitori, tra cui il pericolosissimo Nicholls.
Vengono rintuzzati i primi tentativi, sino al decisivo cambio violento di ritmo in salita: Passuello cambia rapporto e parte a un ritmo indiavolato, il solo Nicholls prova a mettersi dietro, ma anche lui è costretto a lasciare andarlo via.
Passuello fila veloce e in solitaria e arriva con oltre 3′ di vantaggio in T2, tra il tripudio degli astanti. Per lui ora 21K con un vantaggio importante, ma non totalmente rassicurante da gestire, dato che Nicholls è capace di correre una mezza vicino all’ora e dieci.
Anche in questo caso i giri da portare a termine sono due, si battaglierà sino all’ultimo metro. Intanto anche Massimo Cigana, con il secondo tempo in bici, 30″ più lento rispetto al crono del leader della gara, risale posizioni su posizioni e lotta per la conquista del podio.
Al passaggio dopo i primi 10K, il vantaggio dell’italiano al comando è sceso a 2′, Nicholls ci crede e continua a spingere. Ma Domenico Passuello stringe i denti e negli ultimi chilometri molTRIplica le energie: è lui a trionfare in 3:56:24 nella bolgia più completa!
Dopo 49″ arriva Nicholls, ma il podio si tinge ancora di azzurro grazie alla convincente prova di Massimo Cigana che chiude terzo, anche lui sotto le 4 ore, costringendo Shaw al quarto posto.
Brustolon è quinto davanti a Strijk che precede a sua volta Risti, Thornton, Herlbauer e il quinto azzurro, Pederzolli.
Nella gara femminile, sono Veronica Signorini e Margie Santimaria ad entusiasmare il pubblico, uscendo dall’acqua davanti, insieme all’irlandese Susanna Murphy, con la svizzera Nicole Hofer qualche secondo più dietro.
La campionessa nordirlandese Eimear Mullan, già vincitrice come Passuello del Challenge Rimini a inizio maggio, ha quattro minuti di ritardo ed esce con un trio di azzurre: la campionessa italiana Martina Dogana, la campionessa in carica Sara Tavecchio e Sara Dossena. Erika Csomor, la fuoriclasse magiara del Forhans Team, è ancora più dietro, attardata di 1 altro minuto.
E’ proprio la rossocrociata Hofer in bici a mettersi davanti e a dettare il ritmo, staccando le altre e arrivando in T2 in prima posizione. La miglior prestazione in sella la fa segnare però la britannica Susie Hignett, mentre Mullan è “solo” terza nei 90K bike e per risalire dovrà volare a piedi.
La prima azzurra in transizione è Santimaria, seguita da Dogana e quindi da Dossena che parte per i suoi amati 21K di corsa volando come si trovasse in uno sprint da centometrista.
Mullan vuole la vittoria e spinge forte, rosicchiando preziosi secondi sulle atlete che la precedono, sino ad arrivare alla conquista della leadership che non lascerà più sino alla finish line, sommersa da fumo, applausi e coriandoli.
La fatica si fa sentire e purtroppo si registrano anche due ritiri importanti per i colori azzurri, con Martina Dogana e Sara Tavecchio costrette a fermarsi per problemi fisici.
Il podio si completa con l’arrivo dell’austriaca Michi Herlbauer che giunge seconda a 3 minuti e mezzo da Mullan, precedendo di 40 secondi Hignett.
Strepitosa a piedi Dossena: il suo tempo è abbondantemente il migliore di giornata, due minuti più basso di quello fatto segnare dalla vincitrice, e permette all’azzurra, ottava sette giorni prima nell’Europeo di specialità a Mallorca, di centrare una comunque prestigiosa quarta piazza.
La sua crescita come atleta internazionale passa sicuramente da un miglioramento in particolare della sua frazione ciclistica, ma il talento di Sara nella corsa è cristallino e fa sognare sia lei, sia noi tifosi azzurri e sportivi, un futuro fatto di risultati sempre più importanti.
La classifica delle prime dieci si completa con Hofer che crolla a piedi ed è quinta, seguita da Csomor, Duffy, Santimaria, Murphy e Noguera.
La prova era valida anche come Campionato Sardo di specialità e ha visto trionfare due atleti che si sono curiosamente classificati entrambi al 19° posto assoluto: Maria Elena Mura del Triathlon Team Sassari e Giuseppe Piroddi del Triathlon Point Team.
Al via anche tante staffette (38 al traguardo), i più veloci tra gli uomini i Red Bulls, che hanno chiuso con 1 minuto e mezzo di distacco rispetto al tempo di Passuello, mentre tra le donne hanno vinto le Tripink.
Da segnalare anche la partecipazione del “The Village Team“, formato dal “nuotatore” Alessandro Fabian, dal campione di paraciclismo Fabrizio Macchi e dal campione italiano di paratriathlon Giovanni Achenza.
Prima degli arrivi del triathlon “middle distance”, la festa della finish line era cominciata con gli arrivi dei triatleti dello sprint: ad aprirla, come nel 2013 quando vinse a pari merito con il suo compagno di squadra Manuel Canuto, il portacolori delle Fiamme Oro Alberto Casadei.
Netto il successo del mestrino, al Forte per rifinire la preparazione in vista del suo terzo Ironman stagionale, il prossimo fine settimana in Florida.
Al secondo posto Fabio Tramonte del Triathlon Team Sassari che ha preceduto di 16″ la promessa del triathlon sardo, lo Youth B del Villacidro Triathlon Emanuele Aru; a seguire, Enrico Schiavino davanti al campionissimo del triathlon italiano Danilo Palmucci, seguito da Carlo Ennas, Matteo Collu, Fabio Frau, Nicola Capra e Simone Cossu.
La gara femminile ha visto il dominio incontrastato di Renata Fuchs, forte Junior magiara del Peperoncino Team, che è uscita davanti dall’acqua e non ha più mollato la presa sino al traguardo.
Alle sue spalle, Alice Capone del Triathlon Team Sassari che ha poi accolto al traguardo, a chiudere il podio, la compagna di squadra Valentina Luiu. Francesca Sedda, Simona Puddu, Bonnie Underwood, Valentina Sgaravato, Gilemma Nugnes, Sara Platini e Michela Dongu hanno completato la top ten femminile.
Il live streaming sul sito ufficiale della gara ha permesso anche a chi non era presente di godersi la festa che è andata avanti fino alle 16: abbiamo accolto uno dopo l’altro tutti gli atleti al traguardo urlando il loro nome e applaudendoli per la personale, unica e vibrante avventura sportiva portata a termine.
La grinta della piccola Maria Sole sabato, che in partenza perde la scarpina e scoppia a piangere, ma non si ferma, riprende e recupera correndo a più non posso; la commozione della campionessa italiana di ultramaratona Fra Marin che taglia il traguardo del suo primo triathlon medio e scoppia in un pianto liberatorio abbracciando suo fratello Alberto, anche lui finisher; l’esplosione di gioia della statunitense Jenna e della norvegese Astrid che arrivano al traguardo e sono festeggiate più di Domenico ed Eimear, con una marea di t-shirt rosse dello scatenato staff che le accoglie lungo il rettilineo finale con una calorosa ola.
Qualche gocciolina cade dal cielo, anche lui rammaricato perché la gara è finita. Ma l’evento è ancora ben lungi dall’essere terminato.
Sotto l’enorme e accogliente tensostruttura sono stati disposti dei tavoli rotondi, davanti al palco e al mega schermo: pranzo di noz… ehm… pasta party (faraonico!) e poi la cerimonia delle premiazioni.
Ci sono grandi sorrisi, c’è voglia di stare insieme, ridere e scherzare e recuperare le energie parlando di una lunga giornata che la fatica ti fa sentire così vera e così bella.
Riviviamo con un video le immagini della partenza della gara, l’acqua cristallina e il mulinare di braccia dei triatleti rivisti grazie alle riprese aeree del drone lasciano tutti a bocca aperta.
Poi è tempo di risalutare i grandi protagonisti della giornata sportiva, assoluti e di categoria: ci sono le autorità e poi arriva sul palco tutto lo staff del Forte Village.
Tutti con le loro t-shirt rosse, tutti sorridenti e disponibili, tutti uniti per regalarci questa fantastica giornata di triathlon, grazie!
Li ringrazio consegnandogli la statuetta del Gala del Triathlon, l’omino FCZ a braccia alzate, il simbolo di qualità, eccellenza del triathlon: Forte Village Triathlon!
Nel 2015, mi raccomando, non potete mancare perché…
FINISHER DO IT BETTER!
Dario ‘daddo’ Nardone
FOTOGALLERY (by Trimax Hebdo)
CLASSIFICA CHALLENGE FORTE VILLAGE 26-10-2014
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