Il 16 e 17 maggio è andata in scena la quinta tappa delle World Triathlon Series; Gwen Jorgensen e Javier Gomez hanno vinto l’ITU World Triathlon Yokohama, in Giappone.
La gara femminile di sabato 16 maggio, disputatasi sotto una pioggia battente, ha visto trionfare ancora una volta la rientrante Gwen Jorgensen.
La statunitense si dimostra ancora una volta di un altro pianeta, riuscendo ad uscire nel primo gruppo nel nuoto, pedalando nelle prime posizioni e poi piazzando la solita incredibile frazione podistica, di quasi 1 minuto e mezzo più veloce del secondo miglior split di giornata.
Jorgensen vince così la sua nona tappa consecutiva di ITU World Triathlon, la 12^ in totale, e si riprende la leadership nel rank generale.
Sul podio salgono altre due australiane, Ashleig Gentle (primo podio WTS) fa segnare il secondo miglior 10K ed è seconda davanti alla connazionale Emma Moffatt che ritorna sul podio dopo l’ultima apparizione a Londra 2013.
Al rientro alle gare dopo l’intera annata 2014 out, Non Stanford, ovvero l’unica che in passato ha dimostrato di poter avvicinarsi e competere nella corsa con Jorgensen: la britannica si è piazzata settima.
Tre le italiane al via: Charlotte Bonin chiude al 35° posto, Gaia Peron (uscita davanti nel nuoto) al 46° , mentre Anna Maria Mazzetti è costretta al ritiro per una caduta in bici dovuta all’asfalto viscido.
Nella gara maschile, gli ultimi metri sono incredibili, con una volata stratosferica tra Javier Gomez e Alistair Brownlee, vinta dallo spagnolo che al termine della gara ha dichiarato di aver fatto probabilmente la sua miglior performance di sempre nell’ITU WTS.
Gomez rafforza ulteriormente anche la sua leadership nella classifica generale del Campionato del Mondo di specialità.
Mario Mola si deve accontentare del terzo posto, sorprendente la quinta piazza di Mark Buckingham, mentre si conferma ad altissimi livelli il messicano Crisanto Grajales nei top five.
Lontani gli azzurri: Andrea De Ponti e Luca Facchinetti, scesi col primo gruppo in T2, chiudono rispettivamente al 38° e 43° posto; Andrea Secchiero è sfortunato ed è costretto al ritiro per problemi meccanici dopo essere stato coinvolto in una caduta.