Ironman nel dna, sportivo e ironico amante della fatica, Alessandro Tomaiuolo è tornato a casa: è volato, letteralmente, nella “sua” Francoforte per prenotare un viaggetto ad ottobre per la “sua” Kona. Ed eccolo qui il suo, brillante, racconto dell’Ironman Germany dello scorso 5 luglio.

L’ultima volta sotto la grande M dal pallino rosso correva l’anno di grazia 2003: la Juve aveva perso la finale di Champions e venivamo dall’estate più infuocata del secolo.

La cabala è scienza esatta, le premesse non potevano essere migliori in vista del ritorno ai 226K.

All’epoca Kona era parso il traguardo della vita: avevo giocato a vestire i panni del giornalista, fatto colazione con Norman Stadler, tornato con la valigia zeppa di maglie, foto e dvd costati più della collezione di felpe di Salvini.

Ma nella vita tutto è relativo: qualche tempo fa, durante una campagna di pulizie primaverili, tutte le memorabilia di cui sopra erano andate disperse sotto i colpi del fuoco amico: quello era il segnale mi son detto, era il tempo di riprovarci.

Stesso schema: #roadtofrankfurt e caccia alla qualifica. La città tedesca non smentisce a distanza di anni il suo dna di metropoli germanica, capace di accogliere con entusiasmo più di tremila aspiranti Ironman tra i grattaceli dove si decide dei nostri mutui e le periferie di un degrado stridente.

Assistere allo spettacolo della macchina organizzativa fa venire alla mente i clacson di protesta ed i lanci di verdure durante le manifestazioni nostrane, strappando un amaro sorriso.

Tant’è, ci siamo sempre raccontati che a loro competono organizzazione e razionalità, a noi il sole e la fantasia. Tremila74 i partecipanti, più un rookie arrivato con wild card, tale Flegetonte: il solito anti-qualcosa, di probabile origine greca a giudicare dal nome, piazzatosi al centro dell’Europa a rivendicare l’attenzione per la sua personale battaglia contro il freddo rigore dei tempi moderni.

Risultato: mute rimaste in valigia, impennate delle vendite di costumoni e bombing di email allarmate da parte dell’organizzazione. Sarà stato per la durezza della lingua, ma tutti quegli “achtung” e “verboten” non hanno aiutato a rasserenare gli animi.

Vero, faceva caldo. Ma diciamolo, non per tutti allo stesso modo. Il ragazzo di Oslo mio vicino di rastrelliera veniva dai 16 gradi di massima. Lui sì che avrebbe dovuto riempire i social di post eroici. Invece si è limitato ad arrivarmi davanti saltando l’ultimo ristoro.

Bastardo.

All'attacco, nei 180K, a caccia della slot per l'Ironman Hawaii... Missione compiuta da Alessandro Tomaiuolo

All’attacco, nei 180K, a caccia della slot per l’Ironman Hawaii… Missione compiuta da Alessandro Tomaiuolo

Insomma, siamo seri. Uscite in bici sotto la neve, sessioni di running a stomaco vuoto, valutazioni ingegneristiche sul peso di una leva del freno e poi ci inibiamo di fronte al caldo a luglio?

Su dai, non scherziamo.

I ritmi più lenti erano preventivabili. Bere-spesso, meglio-i-liquidi-dei-solidi, rinfrescare-la-pelle sono consigli che per atleti che affrontano un Ironman dovrebbero suonare più o meno come un servizio estivo di Studio Aperto dedicato agli anziani.

E come da copione, domenica si è visto di tutto.

Il Giuanin Frodeno che, considerati i tempi, deve aver frainteso il circuito scambiandolo per un 70.3…

Madame Ryf che dalla Svizzera con furore ha frullato i 37kmC/h in bici e menato un sereno 4’25” a piedi…

Le rumorose tavolate di birra e wurstel lungo le lande germaniche, il tifo sulle sponde del Meno, il tappeto volante degli ultimi 100 metri tra l’entusiasmo delle tribune che San Siro quest’anno si sarebbe leccato i baffi.

Ancora, il cameratismo e le pacche sulle spalle dopo la battaglia, il peso lieve della medaglia ed inevitabile qualche lacrima mischiata al sudore ed ai rimpianti che affiorano insieme al ritorno della lucidità.

Poi la doccia rigenerante, la birra ghiacciata ed il pensiero che va dritto alla prossima.

Già, la prossima.

A Kona farà caldo umido e ci sarà parecchio vento. Quasi quasi mi porto avanti e comincio a lamentarmi fin da subito…

Alessandro Tomaiuolo in azione all'Ironman Germany... #roadtokona

Alessandro Tomaiuolo in azione all’Ironman Germany… #roadtokona