Nel Mondiale di Duathlon 2015 di Adelaide, la giovane azzurra Giorgia Priarone si è classificata al secondo posto tra le Under23, ma non è pienamente soddisfatta della sua prova…
«Sono contenta dell’esperienza in Australia e vincere un argento ad un campionato mondiale è sempre un onore. Ma della mia gara non sono altrettanto soddisfatta.»
«So di valere di più rispetto a come è andata! Il primo diecimila l’ho gestito abbastanza bene, nonostante le sensazioni non fossero delle migliori. Sono riuscita a chiuderlo a 1’20” dalle primissime, Ueda, Levenez e Pallant, e a soli 7″ dalla fortissima ex campionessa del mondo Under23 Backhouse.»
«Io sono salita in bici sapendo che se avessi recuperato quei sette secondi insieme a lei saremmo rientrate! Nel frattempo, le altre U23 erano più di un minuto dietro… Purtroppo però, una volta in sella mi sono resa conto subito che c’era qualcosa che non andava: nessuna scusa o motivazione particolare, le gambe proprio non giravano.»
«Oltre a non essere riuscita ad agganciare e ad andare via con l’australiana Backhouse, dopo aver fatto 3 giri da sola mi sono rientrate le inseguitrici, le due australiane e la francese.»
«La coppia australiana (tra cui la mia diretta avversaria U23) ha continuato a fare scatti per cercare di staccarmi e così la frazione in bici è diventata ancora più dura.»
«Una volta scesa non sono riuscita a correre come so fare e sono così arrivata a una manciata di secondi dalla medaglia d’oro.»
«Non sempre le cose vanno come si spera, correre un duathlon classico a fine stagione dall’altra parte del mondo si è rivelato una dura prova. Ma so di avere dato veramente tutto quello che avevo e ora posso godermi qualche giorno di vacanza prima di riprendere la preparazione invernale.»