Sara Dossena, triatleta azzurra del Raschiani Triathlon Pavese, si è cimentata sabato 15 ottobre 2016 con un triathlon 113 che ha già regalato grandi emozioni ai nostri colori, il 3° Challenge Paguera Mallorca.
Nel 2014, nell’isola delle Baleari fu Giulio Molinari a trionfare conquistando il suo primo titolo europeo, proprio quando invece Sara fece la sua prima nel circuito internazionale sulla distanza.
«Quella del 2014 fu una gara per me davvero dura, ma mi fu utile per cominciare a farmi capire quello su cui avrei dovuto lavorare per crescere su questa distanza. Mi sono presentata al via quest’anno con la voglia di fare bene dopo il quarto posto degli Europei di Walchsee (con il miglior split a piedi, ndr).»
«Sono riuscita a fare degli allenamenti specifici per la distanza e sono arrivata a Maiorca più sicura: fisicamente mi sento a posto, anche se devo sempre fare molta attenzione a non esagerare a piedi, non mi scordo che ho recuperato da poco dal pesante infortunio. Diciamo che comunque la corsa è sempre la frazione che mi “preoccupa” di meno.»
«Il nuoto sabato è stato invece davvero molto duro per me: fino al giorno prima il campo gara era di fatto impraticabile per il gran vento che fortunatamente è calato, anche se il moto ondoso è rimasto comunque importante. Entrare e uscire dall’acqua è stata un’impresa, anche se è chiaro che la difficoltà c’era per tutte. La corrente, le onde e la difficoltà conseguente di mantenere la giusta traiettoria mi ha davvero complicato le cose, il mio nuoto è stato davvero poco brillante, in mare faccio ancora tanta fatica.»
«Lo “scombussolamento” del nuoto l’ho poi pagato anche in bici, anzi ancora prima in T1: ho fatto una transizione davvero complicata, non riuscivo a chiudere il casco, ho dimenticato gli occhiali, ho faticato per indossare la maglia.»
«Il percorso in bici era formato da due giri da 45K: la prima parte era molto tecnica, difficile da interpretare, con anche dislivello; per tutto il primo giro sono rimasta praticamente da sola senza vedere nessuno, il che mi ha reso tutto ancora più complicato. Poi al secondo giro sono stata raggiunta da altre tre atlete, le ho tenute come punto di riferimento e sono riuscita a riprendermi.»
«A piedi sono partita il più forte possibile, volevo assolutamente recuperare posizioni. Ho visto che il distacco si stava riducendo sensibilmente dalle prime e ho capito che il podio era alla mia portata. Il percorso era davvero tosto, anche se addolcito rispetto al 2014: continui falsopiani in salita e discesa, con anche uno strappo duro di circa 600 metri. Di certo non il mio tracciato preferito perché il ritmo risulta sempre spezzato, ma sono riuscita comunque a fare la differenza in maniera importante rispetto alle avversarie che mi precedevano.»
«Arrivata al secondo posto, un pensiero ulteriore per la vittoria l’ho fatto, ma mi sono resa conto che non sarei riuscita a colmare il gap, la prima era troppo distante (in T2 il suo vantaggio sfiorava i 10 minuti, ndr) e così ho rallentato, mantenuto la posizione dando tregua alle mie gambe e godendomi il calore del pubblico.»
«Si, sono contenta e non appagata: la stagione multidisciplinare mi vedrà impegnata ancora domenica nel duathlon di “casa” a Pavia, quindi in un altro triathlon 113, il Challenge Forte Village, dove ci tengo a fare bene. E poi c’è un appuntamento di fine anno altrettanto importante: voglio riuscire a correre gli Europei di cross che si disputeranno a dicembre in Sardegna!»
CLASSIFICA CHALLENGE PAGUERA MALLORCA 2016