Riceviamo e con piacere pubblichiamo una lettera del triatleta azzurro Massimo De Ponti in merito alla sua partecipazioni agli Italiani di triathlon sprint di Riccione: in quell’occasione, sabato 1 ottobre, il Carabiniere fu prima squalificato e poi riammesso in classifica. Di seguito il suo racconto.
«Ciao Dario, vorrei inziare chiedendo scusa a tutti quelli che si sono ritenuti offesi a causa della mia riammissione in classifica durante i Campionati Italiani di triathlon sprint a Riccione dello scorso primo ottobre.»
«Con tutta sincerità, ero davvero convinto di aver perso quella “dannata” cuffia durante le ultime fasi della frazione a nuoto, dove ero entrato in contatto con diversi atleti proprio poco prima di uscire dall’acqua (come ho dichiarato ai giudici all’arrivo). Quel giorno indossavo due cuffie, una mi è rimasta in mano dopo essermele tolte, mentre l’altra è caduta senza che me ne sia accorto se non dopo aver visto il video dell’uscita dall’acqua.»
«Pur rispettando il regolamento, ritengo che una squalifica sarebbe comunque stata eccessiva nei miei confronti per un errore del genere, dal quale non ho tratto vantaggio né ho danneggiato altri concorrenti, per questo credo di essermi meritato il terzo posto finale.»
«Nonostante ciò, forse per sentirmi a posto con la coscienza o per una questione di karma (valutate voi), ho ritenuto giusto devolvere in beneficenza il premio in denaro di quel giorno alla “Bistari Bistari Onlus”, un’associazione fondata da Marco Zaffaroni (presidente del Friesian Team, la società in cui sono cresciuto) e da altre persone di Cesate, il mio paese, che opera nel Dolpo, una regione molto povera del Nepal, a tre giorni di cammino da Katmandu.»
«Fino ad ora è riuscita nell’impresa di costruire un piccolo presidio ospedaliero, il Kalika Healt Hospital, che è attualmente l’unica struttura sanitaria fissa e con personale specializzato nella regione, alla quale affluiscono pazienti distanti fino a cinque giorni di viaggio a piedi. È una piccola struttura, ma si sta lavorando per dotarla di una macchina per effettuare radiografie.»
«Bistari Bistari è inoltre impegnata nella costruzione di una scuola nelle vicinanze di Katmandu, zona che è stata molto danneggiata a seguito del noto terremoto dell’aprile 2015. I lavori sono ancora in corso, ma si prevede di realizzare una struttura che ospiti 400 alunni più insegnanti.»
«Per chiunque volesse contribuire con una donazione o volesse tenersi aggiornato sull’operato della onlus, può trovare tutti i contatti sul sito bistaribistari-onlus.it, oppure sulla pagina Facebook Bistari Bistari ONLUS.»
«Spero con questo di essere riuscito a trasformare un mio errore in qualcosa di buono. Grazie a tutti!»
Massimo De Ponti