Da pochi giorni, l’ironwoman azzurra Martina Dogana è rientrata dalla Thailandia dove ha preso parte a due gare internazionali, di seguito il suo racconto.
Eccomi rietrata dalla lunga trasferta a Phuket in compagnia del gruppo TriathlonTravel!
Due erano le gare in programma a distanza di una settimana una dall’altra: lo storico Laguna Phuket Triathlon – The Race of Legends e il Foremost Ironman 70,3 Thailand-Phuket.
Il Laguna Phuket Triathlon è andato abbastanza bene, considerando che siamo arrivati in Thailandia nella tarda serata di giovedì e ho sofferto molto il cambio di fuso orario e soprattutto le condizioni climatiche caratterizzate da caldo e tanta umidità.
Ho condotto una gara regolare. Purtroppo fin dalle prime bracciate ho perso contatto con le nuotatrici più forti e sono rimasta sola, mi sa che ero proprio addormentata!
Non ho nuotato male, anche se non avevo riferimenti. La particolarità di questa gara è che il nuoto si svolge su un doppio percorso: prima si nuota nel Mare delle Andamane, poi si esce e si attraversa la spiaggia per poi tuffarsi nella laguna da cui prende il nome questo evento, per un totale di 1.800 metri.
L’acqua è caldissima, ma ero preparata! Alla fine della laguna è situata la zona cambio e si parte per la seconda frazione di 50 km.
In bici non sono andata male, meglio delle ultime gare in cui le gambe non rispondevano come volevo, si vede che il duro lavoro delle ultime settimane ha finalmente dato i suoi frutti!
La prima parte del percorso era piatta, mentre verso la fine c’erano due salite corte, ma molto ripide e le ho affrontate meglio del previsto.
Una volta in T2 sono partita per i 12km della corsa e ho subito accusato il gran caldo. Non sono riuscita a correre come volevo, le gambe erano pesanti, il caldo asfissiante: il mio corpo non si era ancora adattato, ho stretto i denti fino all’arrivo approfittando di ogni singolo ristoro per bere e bagnarmi in modo da abbassare la temperatura.
Alla fine ho tagliato il traguardo in sesta posizione, non pienamente soddisfatta, ma felice perchè mi sono portata a casa l’elefantino, il premio previsto per le prime sei classificate! alla terza partecipazione a questa manifestazione (dopo il 2007 e il 2010) finalmente sono riuscita ad andare a premio!
CLASSIFICA LAGUNA PHUKET TRIATHLON 2016
Dopo qualche giorno di riposo indispensabile per recuperare e continuare l’adattamento climatico, ecco arrivare a Phuket il carrozzone dell’Ironman con la sua M pallinata e molti più atleti rispetto alla settimana precedente.
Le mie sensazioni erano davvero molto buone: gli ultimi allenamenti mi hanno dato delle ottime indicazioni ed ero molto carica in vista dell’ultimo appuntamento di questa lunghissima stagione.
Purtroppo però il pomeriggio prima della gara mi è arrivata la triste notizia della scomparsa di mia nonna.
Ero molto legata a nonna Gina, una donna forte e tenace che mi ha insegnato tanto, soprattutto a non mollare mai e ad affrontare la vita sempre con il sorriso.
Dopo le prime ore di sconforto, ho comunque deciso di partire per la gara per provare a farle l’ultimo regalo e dedicarle un buon risultato.
Alla partenza ho provato un misto di emozioni, ho provato a eliminare i pensieri tristi e a trasformarli in energia per la gara, ma ci sono riuscita per poco.
Dopo un buon nuoto e la prima parte di bici non ce l’ho più fatta, la tristezza ha avuto il sopravvennto. Ho comunque provato a continuare, ma dopo i primi chilometri di corsa mi sono fermata, avevo bisogno dell’abbraccio di mia mamma e degli amici a bordo strada.
Quando gareggio, di solito riesco ad estraniarmi e restare concentrata su quello che sto facendo, ma questa volta è andata in maniera diversa, la testa ha lasciato posto ai sentimenti.
Non ho rimpianti, la stagione è stata lunga e intensa, ho ottenuto tanti risultati nella prima parte, ho superato problemi fisici abbastanza importanti e sono riuscita comunque a tornare competitiva per il finale.
Ora ho bisogno di staccare e godermi i miei affetti prima di programmare il 2017.
Con la consapevolezza di avere un Angelo in più a tifarmi da lassù…
Martina