Entusiasmo alle stelle e grande spettacolo per la seconda edizione di Challenge Venice di domenica 11 giugno 2017, triathlon full distance che si è svolto tra la laguna e l’entroterra veneto, e che ha visto fronteggiarsi ben 700 atleti in rappresentanza di 46 nazioni.
A spuntarla è stato il tedesco Lukas Kramer, che ha preceduto il beniamino di casa Alberto Casadei e il connazionale Jan Raphael.
Tra le donne, vittoria della superfavorita belga Sofie Goos su Simona Krivankova e Sonja Skevin, con l’azzurra Martina Dogana quarta.
Doveva essere spettacolo e spettacolo è stato. La seconda edizione di Challenge Venice, gara di triathlon 226, è andata in scena domenica 11 giugno 2017 con protagonisti assoluti gli atleti e la città di Venezia.
Sono stati ben 700, infatti, i triatleti provenienti da 46 nazioni annunciati al via dalle acque del canale di San Secondo per la prima frazione di nuoto di 3.8 chilometri, con la spettacolare partenza dalla laguna.
I primi a toccare terra al termine della frazione natatoria sono stati Davide Giardini e Alberto Casadei, rispettivamente in 53’35” e 53’37” seguiti, a poco più di un minuto, dal tedesco Per Bittner in 54’45”, mentre Lukas Kramer transitava in nona posizione con il tempo di 1.01’33”.
Dopo il passaggio dalla zona cambio allestito nel Parco San Giuliano, i concorrenti hanno pedalato per 180 chilometri nelle terre pianeggianti, e per questo estremamente veloci, dell’entroterra veneto, attraversando i comuni di Monastier di Treviso, Meolo, Roncade, San Biagio di Callalta, Marcon, Quarto d’Altino, che, come la passata edizione, hanno visto le proprie strade riempirsi di appassionati.
A terminare per primo questa frazione è stato Giardini inseguito, a 40 secondi, da Casadei e a 3’45” da Bittner. Nel frattempo, Kramer iniziava la sua rimonta sino alla settima piazza, a 8’17” dalla vetta.
Tutto si è risolto nella la maratona conclusiva, sulla tradizionale distanza di 42,195 chilometri, all’interno del Parco San Giuliano, resa ancora più emozionante dagli appassionati e dai gruppi di tifosi dei professionisti locali, Alberto Casadei e Martina Dogana, che hanno accolto con applausi scroscianti gli atleti alla fine della loro lunga fatica.
Ed è stata proprio in questa frazione che Kramer ha completato la sua splendida rimonta (grazie a una maratona pazzesca chiusa in 2 ore e 44 minuti!) con il tempo finale di 8:23:38, con Casadei ottimo secondo e l’altro teutonico, Jan Raphael, a completare il podio.
«Una gara davvero dura, soprattutto per via del caldo. Al quarantesimo chilometro ho pensato che non ce l’avrei mai fatta a raggiungere l’arrivo, ma alla fine è arrivata questa prestigiosa vittoria!».
– Lukas Kramer«Arrivare secondo al Challenge Venice mi riempie di gioia! Gioia per il tifo e l’affetto ricevuto, gioia per aver corso ed essere stato supportato da tutte le persone che mi vogliono bene (la mia fidanzata Anna e mia mamma in primis, ma la lista è lunga). Gioia per aver portato a casa un gran bel risultato in una giornata climaticamente difficile con caldo e vento ad accompagnarci sin dal mattino. Certo, arrivare secondo un po’ “mi rode”, soprattutto dopo aver condotto la gara per oltre 7 ore (nuoto e bici in compagnia di Davide Giardini) ed essere stato superato al km 30 della maratona… Ma è la legge dello sport e non posso che fare i miei più sinceri complimenti a Lukas Kramer. Questo secondo posto è comunque il mio miglior risultato in una gara full distance dopo un quarto ed un terzo! L’appuntamento con la vittoria è solo rimandato…»
– Alberto Casadei
Meno combattuta la gara femminile, che ha visto dominare la forte triatleta belga Sofie Goos, con il tempo di 9:17:17. In seconda posizione si è piazzata la ceca Simona Krivankova, a quasi venti minuti.
Terza posizione, invece, per la croata Sonja Skevin, uscita prima dall’acqua, che ha impiegato 9:49:21 per concludere la sua fatica; quarta l’ironwoman azzurra Martina Dogana che, nonostante le condizioni fisiche non fossero delle migliori, è riuscita a portare a termine la sua prova, 25″ sotto le 10 ore.
«E’ stato un giorno stupendo per me, soprattutto dopo l’infortunio che mi ha tenuta ai box per tanti mesi. Non sapevo cosa aspettarmi da questo mio primo triathlon full distance, ma grazie alla frazione di bici mi sono costruita un vantaggio importante. Ho comunque continuanto a mantenere la concentrazione e ho continuato a spingere fino alla fine. Devo ammettere che prendere parte a questa bellissima gara è stato davvero entusiasmante!».
– Sofie Goos
Diversi sono stati i podi conquistati dai nostri #ITAFinisher: tra le donne, Silvia Moglioni ha conquistato l’oro, risultatndo la prima Age Group al traguardo, mentre Karin Halliwell, al suo primo triathlon full distance e nel giorno del suo compleanno, si è regalata la medaglia d’argento.
Tra gli uomini, splendida prestazione per Massimo Giacopuzzi, 14° assoluto e primi Senior 4; gli altri ori di categoria sono arrivati grazie a Stefano Luciani, Amedeo Bonfanti, Urbano Ferrazzi, Girolamo Fabbri e Armando Scolari che a 73 anni ha portato a casa il suo 44° triathlon 226!
Sul secondo gradino del podio, Antonio Bussolati, Giacomo Maritati, Lido Feri e Luciano Magi; infine, bronzo per Nicola Tellaroli, Enrico Bardini e Luciano Manfredi.
CLASSIFICA CHALLENGE VENICE 2017
LA LOTTO RELAY
Questa seconda edizione di Challenge Venice non ha visto solo le gesta dei professionisti, ma è stata anche l’occasione per sostenere un’iniziativa benefica dedicata ai bambini diversamente abili.
I proventi della Lotto Relay, gara a staffetta che si è svolta sullo stesso tracciato della prova individuale e che ha visto partire oltre 20 squadre composte da 4 fino a 7 frazionisti, sono stati destinati all’associazione “Bambini Terribili for a Smile“, fondata dal dottor Pier Luigi Righetti, medico psicoterapeuta che da anni lavora al fianco dei bambini disabili.
Quest’anno il dottor Righetti ha deciso di prender parte alla gara e di portare con sé lungo il percorso un gruppo di bambini con disabilità fisiche o mentali, dapprima su un canottino per la frazione di nuoto, pedalando su un tandem per la frazione di bici e salendo su una carrozzina per la maratona conclusiva.
Le tre squadre, in grado di raccogliere la maggior quantità di fondi, sono state premiate con uno speciale riconoscimento.