Emanuele Vetere è un triatleta tenace, grintoso e di talento, capace di raggiungere come Age Group risultati importanti nel triathlon long distance.
Domenica 20 maggio 2018 a Calella si è corso l’Ironman 70.3 Barcelona che ha visto ben 145 #ITAfinisher, tra cui, nella categoria M55-59, Salvatore Vetere… suo padre!
Di seguito il racconto di Emanuele e della toccante avventura sportiva e di vita condivisa con papà Salvatore e il resto della sua famiglia.
“Di figlio in padre”, anche se la consuetudine direbbe “di padre in figlio”… Ma noi abbiamo deciso di stravolgere persino i proverbi!
Si, perché il triathlon è anche questo, uno stravolgimento di regole, un abbattimento di canoni e tu vecchio mio, ne sei l’esempio.
Tutto è iniziato con la condivisione di una passione da spettatore, seguivi tuo figlio alle gare e con ammirazione dicevi sempre:
«Io non so come fate a fare tutti quei chilometri, voi siete matti».
Gara dopo gara, allenamento dopo allenamento ti ho dimostrato quanto i limiti delle persone non fossero nel corpo, ma nella mente.
Hai trovato il coraggio, hai seguito la determinazione ed a 56 anni, senza aver mai praticato questo sport, né aver gareggiato su distanze minori, ci hai provato raggiungendo gli obiettivi: divertirsi e sorridere!
Step by step ti sei posto la corretta soluzione psicologica per superare ogni disciplina con il sorriso: nella frazione swim hai pensato per 50 minuti a tuo figlio che prima della partenza ti disse “non uscire da quell’acqua senza aver fatto almeno 1.900 metri” e l’hai conclusa in meno tempo del previsto.
Nella frazione bike hai ascoltato tua moglie che, da tifosa numero uno, ti gridava: “Dai Salva muoviti!“, ossessionata dal tuo perenne essere in ritardo.
Infine, nella frazione run è bastata la consapevolezza a spingere le gambe, ti è bastato essere consapevole che tua moglie e i tuoi figli fossero lì, correndo in lungo e in largo per tifare e per assicurarsi tu mantenessi il sorriso.
Ti chiedevi perché il rumore fosse così alto, ma le persone fossero così poche… Era il grido della tua famiglia e della tua squadra Tritaly, che a centinaia di chilometri rafforzava il tifo con il suo solito “dolce frastuono social”.
Hai preso consapevolezza della piccola, ma grande impresa che stavi compiendo e così, bhè, così hai vinto…
Hai vinto perché sei riuscito a sorridere in ogni istante beffandoti della fatica, perché hai condiviso e soprattutto regalato emozioni, dunque, non ci resta che dirti:
«Grazie!».
Questa è l’anima dello sport, quello sano, quello privo di pregiudizio, dello sport alla portata di chiunque riesca ad armarsi di gioia, sorrisi e determinazione.
“Obiettivi alti, aspettative basse e sforzo continuo” questa è la formula vincente!