Il Challenge Roth è il “mito” europeo di ogni triatleta e domenica 1 luglio 2018 sono stati in tanti a coronare il sogno di tagliare quel traguardo. A cominciare dai due vincitori, i tedeschi Daniela Sammler e Sebastian Kienle.
Quante storie sono passate sotto il traguardo della 35^ edizione del Challenge Roth, corso nella cittadina tedesca domenica 1 luglio 2018. Storie che riguardano anche i Pro, quelli che sono abituati a vincere, i veri “uomini di ferro”, quelli che insomma dovrebbero averci fatto l’abitudine a gare ed… emozioni.
Roth però non è una gara qualunque, e se la vinci per la prima volta, le gambe un po’ ti tremano, anche se in carriera sei già salito sul gradino più alto del podio dell’Ironman Hawaii, perché hai nuovamente fatto la storia.
Chiedere per credere… a Sebastian Kienle, il nuovo re di Roth, che nel curriculum sfoggia un titolo mondiale su distanza ironman nel 2014 e due ori nei Campionati del Mondo Ironman 70.3, per buttare lì i primi risultati che vengono in mente. Eppure per sentirsi un campione completo, per firmare il “Grande Slam” del triathlon, gli mancava ancora la classica ciliegina sulla torta, il Challenge Roth.
La consacrazione è arrivata proprio domenica 1 luglio, quando davanti al suo pubblico Kienle ha sbaragliato la concorrenza e al terzo tentativo ha messo finalmente il suo sigillo su questa “garissima”. E lo ha fatto dando tutto, percorrendo i 3.8K di nuoto, i 180K di ciclismo e i 42.2K di corsa sotto le otto ore, a 7:46:23 per l’esattezza. Un tempo (il terzo migliore nelle 35^ edizioni) che lo avvicina al re indiscusso di Roth, il connazionale Jan Frodeno, che nel 2016 ha fatto segnare un incredibile 7:35:39, e all’altro connazionale Andreas Raelert, 7:41:33 nel 2011.
Kienle ha costruito la sua vittoria fin dalla prima frazione, il suo tallone d’Achille. Questa volta, infatti, nel nuoto è riuscito a stare con i migliori. In bicicletta si è difeso e non ha certo mostrato il fianco ad atleti del calibro dell’australiano Cameron Wurf, una “moto” sui… pedali. Nella corsa, poi, ha… fatto Kienle!
«È stato incredibilmente difficile, ma è stato anche incredibilmente bello. Spero che chiunque possa provare, almeno una volta nella vita, qualcosa di simile a quello che ho provato io oggi.»
– Sebastian Kienle
Quella di Kienle non è l’unica storia “Pro” da raccontare, perché dietro di lui si è classificato il ventinovenne di Norimberga Andreas Dreitz, alla sua seconda esperienza sulla full distance. Che, a dir la verità, deve proprio piacergli visto che all’esordio ha vinto il 1° Ironman Italy Emilia-Romagna, corso a Cervia sabato 22 settembre 2017, e a Roth ha pensato bene di salire sul secondo gradino del podio in 7:53:06.
Kienle e Dreitz non sono però gli unici ad aver terminato sotto le 8 ore. A far loro ottima compagnia infatti ci sono l’americano Jesse Thomas (3°, 7:54:38), il britannico Joe Skipper, (4°, 7:56:57), l’australiano Cameron Wurf (5°, 7:58:17) e il sudafricano James Cunnama (6°, 7:59:15).
La gara femminile è stata elettrizzante con il duello tra la tedesca Daniela Sammler e la britannica Lucy Charles che è durato fino al… traguardo.
Charles è partita subito fortissimo tanto da avere, nei 3.8K di nuoto, il miglior tempo in assoluto (anche degli uomini!). Con il suo 46’48” ha letteralmente demolito tutti i record precedenti. In sella ha poi cercato di mantenere a una distanza di sicurezza Sammler, che però chilometro dopo chilometro le ha rosicchiato minuti preziosi. In T1 il gap tra le due era di 7 minuti, dimezzato in T2.
Nella maratona la tedesca ha aumentato il ritmo così da affiancare e superare la britannica a 7 chilometri dal traguardo. Cosa fatta? Non proprio, perché Sammler negli ultimi cinque chilometri ha accusato dei crampi che l’hanno costretta a rallentare, sentendo il fiato sul collo di Charles e con lo spauracchio della finlandese Kaisa Sali, che continuava ad avvicinarsi pericolosamente.
La gara è stata decisa, così, solo negli ultimi chilometri. Daniela Sammler ha mantenuto la leadership su Lucy Charles, tagliando per prima il traguardo con 9 secondi di vantaggio sulla diretta rivale. Un finale che gli spettatori si sono goduti interamente dagli spalti dello stadio. Sammler ha chiuso in 8:43:32, Charles in 8:43:51. Kaisa Sali ha completato il podio in 8:46:49. Hanno fermato il cronometro sotto le 9 ore anche la britannica Laura Siddall (4^, 8:48:42) e l’olandese Yvonne Van Vlerken (5^, 8:54:40).
DIAMO I NUMERI
Al Challenge Roth 2018 si sono schierati al via 3.400 atleti individuali e 650 staffette. Se poi si tengono in considerazione tutte le competizioni svolte nel week end (Womens Run, Nightrun, Junior-Challenge, Challenge for All e Childrens run), sono stati oltre 10.000 i protagonisti di questa “classica” di inizio luglio.
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