La svizzera Nicola Spirig, 36 anni e non sentirli, giovedì 9 agosto 2018, ha conquistato il suo sesto titolo europeo nella triplice disciplina, costringendo ad argento e bronzo la britannica Jessi Learmonth, campionessa uscente, e la francese Cassandre Beaugrand.

Tre le azzurre in gara. Ilaria Zane è giunta 12^, Giorgia Priarone 25^. Giornata da dimenticare per Angelica Olmo, costretta al ritiro per una caduta in bicicletta.

Nicola Spirig ha azzittito tutti. Non ha fatto come altri sportivi, non si è portata l’indice vicino alla bocca chiamando al silenzio i detrattori. Anzi, la svizzera, giovedì 9 agosto, al traguardo dell’ETU Triathlon European Championships, nella rassegna di Glasgow 2018, in Gran Bretagna, è arrivata con un sorriso grande così.

Il sorriso di chi ha compiuto l’ennesima impresa, di chi ha vissuto la vigilia divisa tra il favore dei pronostici e una carta d’identità “pesante” (almeno in teoria).

Spirig, prima del via di questo Europeo, aveva dalla sua, tra gli altri, un oro e un argento olimpico, a Londra 2012 e a Rio 2015, cinque titoli continentali e… 36 anni. Tanti, in generale per un atleta Elite, nuovamente “giusti” per una fuoriclasse come lei. Che nei giorni precedenti la competizione, ha dichiarato apertamente il suo principale obiettivo da qui a due anni, un posto sul pontone di Tokyo 2020, e che nel giorno della gara, in #themoment – è questo uno degli hashtag scelti dagli organizzatori – ha masticato asfalto e… avversarie lungo i 1.5K di nuoto, 40K di ciclismo e 10K di corsa (distanza olimpica).

Alla fine della prima frazione in acqua, in T1, in realtà, Spirig ha accusato un ritardo di 50 secondi sul duo di testa composto dalla britannica Jess Learmonth e dalla francese Cassandre Beaugrand, seguite, a 24 secondi, dalle spagnole Sara Perez Sala e Anna Godoy Contreras.

Spirig, alla guida del gruppo delle dirette inseguitrici, nei primi chilometri della frazione ciclistica, ha cercato subito di allungare e di iniziare la rincorsa sulle battistrada; dietro di lei, le altre atlete cercando di rispondere all’elvetica si sono ritrovate coinvolte in una caduta. Tra queste anche la spagnola Perez Sala, la norvegese Lotte Miller, la francese Leonie Periault e l’azzurra Angelica Olmo sono state costrette poi al ritiro. Le prime visite mediche hanno escluso fratture per Olmo, ma soltanto nelle prossime ore si avrà un quadro medico clinico più preciso.


L'azzurra Angelica Olmo, dopo essere uscita in un'ottima posizione dall'acqua, è rimasta coinvolta in una caduta nei primi chilometri della frazione ciclistica ed è stata costretta al ritiro (Foto ©FiTri / Tiziano Ballabio)

L’azzurra Angelica Olmo, dopo essere uscita in un’ottima posizione dall’acqua, è rimasta coinvolta in una caduta nei primi chilometri della frazione ciclistica ed è stata costretta al ritiro (Foto ©FiTri / Tiziano Ballabio)


GUARDA IL VIDEO DELLA CADUTA DI ANGELICA OLMO


La fuoriclasse elvetica, a quel punto, ha proseguito da sola fino a quando, al quinto dei sei giri previsti nella frazione sui pedali, ha raggiunto e superato le due leader. A seguirla è stata soltanto Learmonth, campionessa uscente, che con lei ha iniziato l’ultima prova a piedi. Intanto, Beaugrand è scivolata a 1 minuto e 57 secondi indietro.

Proprio subito dopo la seconda transizione, Spirig ha preso il controllo della corsa guadagnando secondi su Learmonth e dimostrando che a 36 anni, dopo 20 anni di carriera, due medaglie olimpiche, cinque ori europei e due bambini, ha ancora diversi assi nella manica. Dietro di loro, Beaugrand è sembrata troppo stanca per cercare di inseguirle e ha quindi concentrato i suoi sforzi nel tenere il terzo posto.


La britannica Jess Learmonth e l'eveltica Nicola Spirig, rispettivamente seconda e prima all'ETU Triathlon European Championships a Glasgow 2018 (Foto ©FiTri / Tiziano Ballabio)

La britannica Jess Learmonth e l’eveltica Nicola Spirig, rispettivamente seconda e prima all’ETU Triathlon European Championships a Glasgow 2018 (Foto ©FiTri / Tiziano Ballabio)


La svizzera, una volta sul tappeto azzurro della finish line, ha sfoggiato il suo sorriso migliore ed è andata a prendersi, dopo 1:59:13, il suo sesto titolo europeo della carriera, dopo quelli ottenuti nel 2009, 2010, 2012, 2014 e 2015. Learmonth ha fermato il cronometro a 1:59:46, che le è valso l’argento. Medaglia di bronzo per Beaugrand (2:00:57), seguita dalla tedesca Laura Lindemann (2:01:42).


«È incredibile, sono veramente felice. Ho avuto un enorme sostegno da parte di mio marito, dell’intera famiglia e dell’intero team. Ci sono stati alcuni momenti chiave: sono uscita dall’acqua con un ritardo di 40 secondi sulle prime, ma non è stato un problema per me. Ho capito che potevo farcela. Sapevo che sarei stata più forte nella seconda parte della frazione ciclistica rispetto alle mie avversarie. Quando ho raggiunto Jess e Cassandre, ho attaccato subito. Non avrei mai pensato che lo avrei fatto ancora alla mia età. Ho fatto sempre un passo alla volta. Ho sempre desiderato fermarmi a 30 anni, ora però quel traguardo l’ho passato da sei anni e… ancora mi diverto e ancora vinco.»
Nicola Spirig


La belga Claire Michel e la ceca Vendula Frintova si sono classificate al 5 ° e 6 ° posto. A chiudere la top 10 sono state l’austriaca Julia Hauser, l’estone Kaidi Kivioja, la ceca Petra Kurikova e la portoghese Melanie Santos.


CLASSIFICHE COMPLETE


LE AZZURRE AL TRAGUARDO 

Le altre due azzurre in gara Ilaria Zane e Giorgia Priarone si sono classificate 12^ e 25^ con i tempi di 2:03:52 e di 2:07:05.

(dal sito fitri.it)

L'azzurra Ilaria Zane è giunta 12^ all'ETU Triathlon European Championships a Glasgow 2018 (Foto ©FiTri / Tiziano Ballabio)

L’azzurra Ilaria Zane è giunta 12^ all’ETU Triathlon European Championships a Glasgow 2018 (Foto ©FiTri / Tiziano Ballabio)


«In acqua non ho avuto buone sensazioni, anche la dinamica della prima fase dopo la partenza è stata insolita. In bici stavo bene, ma una volta formato il gruppone, non siamo riuscite a collaborare. Io cercavo di star davanti e sono anche riuscita a evitare la caduta in cui è stata coinvolta Angelica. A piedi, nella prima fase, sentivo le gambe un po’ imballate, il percorso era piuttosto muscolare: forse devo ancora assimilare il grande lavoro fatto in altura e ammetto che mi è mancata un po’ di lucidità fuori dalla T1. Non dico che avrei tenuto la Spirig, ma qualcosa in più si poteva fare: l’obiettivo era di entrare le prime 10, ho cercato di spingere fino alla fine, ma non l’ho centrato.»
– Ilaria Zane


Giorgia Priarone, una delle tre azzurre in gara, si è classificata 25^ all'ETU Triathlon European Championships a Glasgow 2018 (Foto ©FiTri / Tiziano Ballabio)

Giorgia Priarone, una delle tre azzurre in gara, si è classificata 25^ all’ETU Triathlon European Championships a Glasgow 2018 (Foto ©FiTri / Tiziano Ballabio)


«Sono davvero dispiaciuta, è la prima volta che riesco a essere in una posizione così interessante in un olimpico di alto livello, ho disputato una buona frazione nuoto per i miei standard. Stavamo rientrando sul gruppone principale, ma io ho forato e sono stata costretta a fare 3K con la ruota posteriore bucata prima di raggiungere la wheel station. La gara era compromessa, ma non sono una che si ritira: ho tagliato il traguardo per onorare la gara ma con tanto amaro in bocca perché sapevo di poter far bene.»
– Giorgia Priarone


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