Il francese Pierre Le Corre, a Glasgow (Gran Bretagna), venerdì 10 agosto 2018, vince il suo primo titolo europeo di triathlon. Secondo arriva lo spagnolo Fernando Alarza, dopo una straordinaria rimonta a piedi; terzo, il belga Marten Van Riel.
Delusione azzurra: Davide Uccellari è 20°, Delian Stateff 44°.
C’è la Francia sul tetto d’Europa del triathlon. A Glasgow 2018, nella rassegna dei campionati continentali, è Pierre Le Corre che mette d’accordo tutti tagliando per primo il traguardo dopo aver percorso 1.5K di nuoto, 40K di ciclismo e 10K di corsa in 1:47:17.
Il transalpino è salito per la prima volta sul gradino più alto del podio di un Campionato Europeo, con Fernando Alarza che si è aggiudicato l’argento dopo un sorprendente finale di gara in rimonta, e il belga Marten Van Riel che ha concluso al terzo posto.
Il più veloce in acqua è stato Richard Varga, come da pronostico. Gli unici che sono riusciti a contenere lo slovacco sono stati il norvegese Jorgen Gundersen e il tedesco Linus Stimmel. Il campione europeo di triathlon sprint in carica è stato il primo anche a uscire dalla T1 e a iniziare i 40K di ciclismo. La sua pedalata solitaria è stata subito interrotta dall’arrivo di altri otto atleti, tra i quali anche il britannico Alistair Brownlee, il tedesco Jonas Schomburg, Le Corre e Van Riel.
Il gruppo ha così provato a collaborare, arrivando ad avere, a metà del tracciato in sella, un minuto di vantaggio sugli inseguitori, guidati da Alarza. Lo spagnolo, che ha nella corsa la sua frazione migliore, volendo garantirsi le chance di un posto sul podio fino alla fine, ha fatto di tutto per limitare il gap dai battistrada.
Intanto, i nove atleti leader hanno continuato a procedere compatti tanto da entrare tutti insieme in T2. È stato soltanto nel primo dei tre giri della prova a piedi che Le Corre, Van Riel e Brownlee si sono staccati rapidamente, Varga invece è stato costretto a ritirarsi per crampi.
Mentre i tre cercavano di non perdere terreno uno rispetto all’altro, dietro iniziava lo show-rimonta di Alarza. Nel primo giro ha attaccato e superato il secondo gruppo di inseguitori, e al quarto chilometro, era già al quarto posto.
È stato allora che sia Le Corre sia Van Riel hanno aumentato il ritmo, troppo alto per Brownlee, che ha perso via via terreno e che ben presto è entrato nel “mirino” di Alarza. Dopo un paio di chilometri lo spagnolo gli era già davanti, ma né soddisfatto né provato ha spostato l’obiettivo su Van Riel. Il belga, nel frattempo, aveva perso il contatto con il francese.
Le Corre è riuscito a mantenere il comando della corsa fino a tagliare il traguardo per aggiudicarsi il suo primo titolo europeo, a 11 secondi soltanto dal sorprendente Alarza, che si è lasciato indietro anche il belga strappandogli la medaglia d’argento con lo split-time più veloce della giornata: 30:44, più di un minuto più veloce della seconda. Van Riel è giunto terzo (1:47:40), esausto, mentre Alistair Brownlee (1:48:12) ha terminato al quarto posto. Un altro belga, Jelle Geens (1:48:47), ha chiuso la top 5.
«Mi sento davvero bene. Oggi è stato difficile con Ali Brownlee. Lo temevo perché è un avversario sempre difficile da battere. Alistair non è nella sua forma migliore in questo momento, ho potuto vederlo. Alarza? L’ho visto guadagnare terreno pericolosamente e mi sono detto: “Devo aprire un varco tra me e lui’, il mio obiettivo era evitare a tutti i costi uno sprint finale. Sono abbastanza bravo a scattare, ma ero troppo stanco.»
– Pierre Le Corre
«Non sapevo esattamente cosa aspettarmi oggi, ma mi è piaciuta questa gara. Sono stato picchiato nei primi 100 metri del nuoto ed è stato davvero difficile. La performance in sé è irrilevante, sono solo felice di essere qui a gareggiare di nuovo. Ora devo concentrarmi sul mio prossimo obiettivo, il Campionato del Mondo Ironman 70.3 in Sudafrica all’inizio di settembre.»
– Alistair Brownlee
UN AZZURRO SBIADITO
Qualche rammarico e molta delusione circondano le prestazioni dei due azzurri impegnati nell’Europeo 2018 a Glasgow: Davide Uccellari è giunto 20°, Delian Stateff 44°.
(dal sito fitri.it)
«Nel nuoto, nei primi 300 metri non ero messo malissimo, poi ho perso qualche posizione e sono rimasto in un gruppo in cui ci sono stati molti contatti e davanti hanno preso un buon vantaggio. In questa situazione, la gara per i piazzamenti migliori è diventata molto complicata. In bici non siamo riusciti a collaborare al meglio, c’è stata anche una caduta che ha ulteriormente rallentato il ritmo. Sono molto contento della corsa finale, era tanto che non riuscivo a chiudere così bene un 10.000, peccato per il nuoto, c’è da lavorare tanto per rimanere agganciati alla gara. Da questa performance prendo le cose positive anche se un po’ di rammarico c’è perché volevo sicuramente ottenere di più.»
– Davide Uccellari
«Ho avuto problemi al diaframma che hanno condizionato la mia gara. In acqua sono stato sulla scia dei primi nel primo giro, poi ci siamo allungati e dopo la T1 ho dovuto subito fare un “fuorigiri” per entrare nel gruppo. In bici siamo andati piuttosto forte, a piedi mi sentivo anche a corto di energie, ma ho voluto arrivare comunque per tagliare il traguardo: un campionato europeo va onorato.»
– Delian Stateff
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