Rom Akerson (Costa Rica) e Lesley Paterson (GBR) si sono laureati campioni del mondo XTERRA, a Kapalua, Maui, domenica 28 ottobre 2018. Un’edizione caratterizzata dal sole ma anche dal fango.
Al Mondiale XTERRA 2018, alla fine, hanno festeggiato, Lesley Paterson e Rom Akerson. La britannica ha così conquistato il suo terzo titolo dopo quelli del 2011 e 2012, mentre il costaricano è salito per la prima volta sul gradino più alto del podio della manifestazione.
Una vittoria che per Paterson vale doppio visto che è arrivata dopo un periodo sfortunato, in cui la britannica ha dovuto sconfiggere la malattia di Lyme, che inizia con un eritema cutaneo e comporta febbre, mal di testa, rigidità del collo e dolori a tutte le articolazioni.
700 gli atleti che, provenienti da 44 Paesi, domenica 28 ottobre 2018, si sono schierati al via della 23^ edizione dell’XTERRA World Championship, disputato a Kapalua, Isola Maui (Hawaii), sulle distanze di 1.5K di nuoto, 32K di mountain biking e 10.5K di trail run. I due giri a nuoto sono stati resi difficoltosi dalle onde molto alte. Il tracciato sulle gomme grasse, che ha attraversato le montagne nella zona occidentale dell’isola, e quello a piedi, che ha portato gli atleti su sentieri forestali e lungo la spiaggia, hanno messo a dura prova le gambe dei concorrenti a causa del fango, senza contare i molti tratti resi scivolosi dalla abbondante pioggia scesa nei giorni precedenti la gara.
CLASSIFICHE
XTERRA WORLD CHAMPIONSHIP 2018
AKERSON SU TUTTI
Nella gara maschile, protagonisti della frazione di nuoto sono stati Roger Serrano e Sam Osborne. Lo spagnolo ha fatto da battistrada per tutto il primo giro, quando è stato superato dal neozelandese, che è uscito per primo dall’acqua dopo 20:48.
Dietro di loro, hanno guadagnato la zona cambio il messicano Mauricio Mendez, il francese Maxim Chane, il ceco Lukas Kocar, l’altro messicano Francisco “Paco” Serrano e il sudafricano Brad Weiss e, a quasi un minuto, lo spagnolo Ruben Ruzafa e il costaricano Rom Akerson.
«Ho nuotato bene tutto l’anno e oggi ho mancato l’appuntamento. Ironia della sorte, la gara l’ho persa in acqua, frazione in cui l’avevo vinta nel 2017. Quest’anno sono arrivato in T1 con un ritardo di 50 secondi, perdere un minuto è davvero troppo.»
– Bradley Weiss, campione del mondo XTERRA 2017
Al terzo dei 32K in mountain bike i primi 8 uomini si sono trovati in un fazzoletto di 30 secondi: Mendez, Osborne, Chane, Serrano, Kocar, Weiss, Ruzafa e Akerson. Al 10°K, Ruzafa ha preso il comando portandosi velocemente a 1:10 dai diretti inseguitori, Osborne e Weiss, con Akerson, a 1:30, in quarta posizione.
Il neozelandese e il sudafricano, al 25°K circa della frazione sui pedali, si sono fermati a pulire il fango dagli ingranaggi della mountain bike e Akerson, approfittando di questo stop, li ha superati.
Al rientro in T2 Ruzafa ha mantenuto la leadership, con 1 minuto di vantaggio su Akerson, 2:30 su Osborne, e oltre 3 su Weiss. Josiah Middaugh stava pagando al battistrada quasi quattro minuti e Mendez quasi sei minuti.
“Mi sentivo bene all’inizio della frazione sui pedali, ma verso la fine ho iniziato a sentire la stanchezza e non avevo abbastanza energie per tentare la fuga sull’ultima salita.”
– Ruben Ruzafa
Il campione spagnolo non è riuscito a contenere la rimonta di Akerson, autore di un’ultima frazione fantastica: il costaricano lo ha superato al 3°K, ha mantenuto il comando fino al traguardo, andando a conquistare il suo primo titolo mondiale XTERRA in 2:52:41:
«Quando ho superato Ruzafa, stavo andando molto forte e stavo pensando di rallentare evitandomi cosi il rischio di saltare. Poi, però, ho pensato che non sarebbe stato giusto. Quando sono passato in testa, ho capito che ce l’avrei fatta. Mi veniva da piangere. Sono felice, non ci credo ancora!».
Secondo è giunto il campione in carica Bradley Weiss, con un crono di 2:53:16; terzo Sam Osborne, in 2:54:37.
Giù dal podio, Ruzafa (2:55:34), quarto al traguardo. Completano la top ten Josiah Middaugh (USA), Mauricio Mendez (MEX), Karsten Madsen (CAN), Maxim Chane (FRA), Francois Carloni (FRA), Karel Dusek (CZE) e Roger Serrano (ESP).
VINCE PATERSON
La gara femminile si è aperta nel segno della messicana Michelle Flipo, che ha nuotato a pari degli uomini, facendo registrare il miglior tempo in acqua, 21:43, e mettendo circa 3 minuti tra lei e la tre volte iridata XTERRA Melanie McQuaid. La statunitense Suzie Snyder e l’ungherese Brigitta Poor sono uscite a soli 6 secondi da McQuaid; a 20 secondi hanno guadagnato T1 l’austriaca Carina Wasle, la britannica Lesley Paterson, l’australiana Penny Slater, l’americana Allison Baca e la neozelandese Lizzie Orchard.
Flipo ha mantenuto il suo vantaggio fino al 10K in mountain bike, quando Paterson l’ha raggiunta e superata, mostrando fin da subito di avere una marcia in più. Al 12°K la britannica ha distanziato Poor, seconda, di quasi 2 minuti, e Flipo di 2:30. Snyder era salita al quarto posto, tallonata da Orchard e Wasle.
Problemi meccanici hanno rallentato sia Poor, che ha comunque mantenuto la terza posizione fino alla T2, sia Wasle, che taglierà poi al sesto posto.
Paterson, all’inizio della frazione di trail run, ha portato il suo vantaggio a oltre 6 minuti su Flipo. Poor era circa 90 secondi dietro Flipo, seguita da Snyder a 90 secondi.
Paterson ha dominato la gara fino al traguardo, andando a prendersi per la terza volta il titolo mondiale XTERRA con il tempo di 03:29:07, ben oltre 10 minuti su Flipo, seconda in 03:39:55.
«Ho lavorato molto durante l’estate e ho svolto allenamenti specifici sulla forza. La malattia di Lyme mi ha indebolito, ma non frustrato. Sono molto felice della mia gara di oggi, ho nuotato bene e in bici, una volta al comando, ho cercato di mantenere il mio ritmo.”
– Lesley Paterson
La neozelandese Lizzie Orchard (03:40:53) ha conquistato la medaglia di bronzo. Quarta è giunta la statunitense Suzie Snyder (03:44:28), quinta l’ungherese Brigitta Poor (03:45:26).
«È stata una giornata pessima. A nuoto il mio unico pensiero è stato limitare i danni, non mi piacciono le onde. Ho spinto forte sulla mtb, ma la seconda parte della frazione in sella è stata davvero brutta. Mi si bloccavano le ruote per il fango, sono caduta tre volte. Come se non bastasse, il manubrio della bici si è stortato e ho dovuto guidare tutto il tempo in questo modo.»
– Brigitta Poor
Completano la top 10 Carina Wasle (AUT), Julie Baker (USA), Angela Niklaus (SUI), Penny Slater (AUS) e Allison Baca (USA).
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