Valerio Curridori ha iniziato il 2019 correndo il 1° TriNorthAfrica – The Sahara Edition, disputato a Taghit, in Algeria, il 5-6 gennaio. Il campione sardo, come sempre, ha studiato ogni dettaglio preparandosi ad affrontare qualunque cosa… Tranne il nuoto! Ecco cosa è successo nella sua avventura tra le dune.
Valerio Curridori ha deciso di brindare all’anno nuovo facendo quello che più gli piace nella vita: nuotare, pedalare e correre. Il campione sardo, il 5-6 gennaio 2019, si è schierato al via della 1^ edizione del TriNorthAfrica – The Sahara Edition, una gara disputata a Taghit, in Algeria, sulle distanze “full” (3.8 – 180 – 42.2K), “half” (1.9 – 90 – 21.1K) e “olympic” (1.5 – 40 – 10K).
Curridori ha corso il “medio” chiudendolo al 4° posto, con il tempo di 5:56:20 e i parziali di 24:24 nel nuoto, 3:28:26 nel ciclismo e 2:02:04 nella corsa). Sul podio sono saliti i tre cechi Jan Kubecka, 1° in 5:08:48, Zdenek Oharek, 2° in 5:28:32, e Dusan Horak, 3° in 5:53:24.
«Please Read Carefully. The race take place in a remote place! This is an extreme race! The organization… A Taghit, al 1° Triathlon del Sahara io c’ero! E sono sopravvissuto! Ero preparato fisicamente e mentalmente ad affrontare disagi e pericoli di ogni sorta: bestie feroci, scorpioni e serpenti velenosi; fame e sete; il caldo implacabile nelle sabbie infuocate e la corsa terribile nelle dune… Una sfida attesa e pianificata in ogni particolare, tranne in uno: il nuoto! Era fuori da ogni logica e da ogni aspettativa che l’acqua non superasse gli 8-9°… Nell’oasi di Taghit?! In pieno deserto?! Nel Sahara?! Ma non scherziamo! E come se non bastasse, alle nove del mattino, con temperatura esterna sotto lo zero. Manco fossimo in Siberia! Non c’era nessuna via d’uscita: nessuna. Sopravvissuto! Grazie all’aiuto dei presenti, sono salito in bici più morto che vivo, assiderato, insensibile e tremante come una foglia. Al posto delle gambe avevo due pezzi di legno: mai più una corsa del genere. Al traguardo, comunque, 4°assoluto. This is an extreme race! Ho capito la lezione: sono stato superficiale e la colpa è mia. L’anno prossimo, casomai… perché no, decidessi di rifarlo, mi troverà preparato. Ora posso dire di aver corso e vinto (nella mia categoria) in tutti i continenti e di aver scritto un’altra bella pagina della vita.»
– Valerio Curridori
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