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La nuova sfida di Alex Zanardi: all’Ironman Italy proverà a centrare il double. Tra scienza e cuore.

A Cervia (RA) Alex Zanardi sabato 21 settembre 2019 correrà l’Ironman Italy; domenica 22 settembre l’Ironman 70.3 Italy. Al suo fianco, l’Equipe Enervit.

Una sfida-progetto che è nata giusto un anno fa, sul traguardo di Cervia…

Da una battuta può nascere una nuova e grande sfida. Così è stato per Alex Zanardi. Dobbiamo tornare al 22 settembre 2018, quando sul traguardo dell’Ironman Italy frantumò ogni record precedente, fermando il cronometro a 8:26:06 e piazzandosi quinto assoluto.

Proprio sulla finish line si lasciò scappare che pur avendo corso, e anche veloce, 3.8K di nuoto, 180K di ciclismo e 42.2K di corsa non si sentiva particolarmente stanco e avrebbe potuto replicare il giorno successivo.

Il punto è che lo disse ad Alberto Sorbini, presidente di Enervit. Detto, fatto. E Zanardi non è uno che scappa di fronte alla sfide. Lo sappiamo bene.

Così Alex si metterà nuovamente in gioco, mettendoci tutta la passione e il cuore che in questi anni lo hanno accompagnato verso tutti i suoi traguardi. Proverà a correre sabato 21 settembre l’Ironman Italy e domenica 22 settembre l’Ironman 70.3 Italy, dove le distanze si dimezzano ma rimangono sempre importanti: 1.9K di nuoto, 90K di ciclismo e 21.1K di corsa.

Ci proverà, appunto, perché è bello provarci. E, ovviamente, lo farà con l’apporto della sua squadra, l’Equipe Enervit.

Passione, cuore ma anche scienza, quindi. Come succede dal 2014, quando iniziò la collaborazione tra l’azienda italiana leader nel campo dell’integrazione sportiva e Zanardi. Quell’anno insieme arrivarono sulla finish line dell’IRONMAN World Championship, Kona Hawai’i.


Alex Zanardi durante l’Ironman Italy 2018.

I TEST SULLA “MACCHINA UMANA” ZANARDI

Durante i due giorni di competizione Zanardi sarà monitorato e sottoposto a una serie di test da parte dell’Equipe Enervit.

Saranno analizzati i diversi aspetti della competizione dal punto di vista fisico: come la “macchina umana” si organizzi e adatti per affrontare lo stress dello sforzo, l’andamento dell’idratazione, il miglioramento delle capacità di recupero. Tutti dati utili per supportare in futuro ogni atleta che si metta alla prova in una disciplina di endurance.

Non solo, le informazioni raccolte sul campo in questo duplice appuntamento, saranno di fondamentale importanza in vista della partecipazione di Zanardi alla competizione olimpica a Tokyo il prossimo anno.

Oggi grazie alla continua evoluzione della scienza della nutrizione sportiva, è possibile controllare e analizzare i diversi fattori che influiscono sulla performance dell’atleta. Gli studi scientifici e l’esperienza sul campo aiutano anche a fornire input utili alla messa a punto di nuovi prodotti, per soddisfare le esigenze degli atleti, in gara e in allenamento.


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