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Alistair Brownlee: Tokyo 2020 nel mirino. E non solo come atleta

Il britannico Alistair Brownlee vince l'oro nel triathlon dei Giochi Olimpici di Rio 2016 (Foto ITU/Triathlon.org)

Il due volte campione olimpico Alistair Brownlee in un’intervista alla BBC rimarca il suo obiettivo 2020: la quarta Olimpiade. Che potrebbe vederlo in doppia veste: da atleta e da rappresentante atleti.

“Sir” Alistair Brownlee è uno che non guarda indietro. Fissa lo sguardo sempre avanti, verso il nuovo traguardo. Dopo aver quindi archiviato sia la deludente prestazione all’Ironman Hawaii World Championship (21° al traguardo) sia l’eccellente prova all’Ironman Western Australia, che l’ha visto stabilire il nuovo record del percorso (7:45:20) e conquistare la slot per Kona 2020, il campione britannico, in un’intervista alla BBC, non nasconde che il suo unico grande obiettivo di quest’anno è essere al via della sua quarta olimpiade, per provare a vincere la terza medaglia d’oro dopo quelle di Londra 2012 e Rio 2016.

“Un anno fa non avrei mai pensato di poter parlare di Tokyo. Dopo il grave infortunio, l’unica cosa della quale mi importava era tornare a correre, gareggiare e divertirmi. Sono tornato ad allenarmi e a gareggiare, e così l’idea di partecipare a un’altra Olimpiade mi ha più che sfiorato. Voglio esserci e vedere cosa sono ancora in grado di fare” ha detto Brownlee a Tom Fordyce della BBC.

Il ragazzo d’oro, quindi, dopo essere diventato un ironman, torna alle sue distanze, a quelle che l’hanno visto dettare legge per anni. In 70 competizioni ITU ha vinto 37 volte e in altre 12 è salito sul podio. Certo, ora si trova ad affrontare atleti più giovani di lui, ma la passione e l’ambizione sono ancora intatte:

“Sono felice, voglio esibirmi sul palco più importante ed essere competitivo. Sono ancora quel bambino dodicenne che sognava di andare alle Olimpiadi. Quindi, sarei davvero matto a perdere l’occasione di vedere dove posso ancora arrivare.”

“In un modo davvero strano, mi trovo in una posizione migliore rispetto a prima delle ultime tre Olimpiadi. Nel 2008 non pensavo di andare. Nel 2012, in questo periodo, mi ritrovavo con il tallone d’Achille strappato. E nel 2016 avevo subito un’operazione alla caviglia; avevo problemi al ginocchio. Gareggerò nelle prove WTS, vedrò se sono ancora competitivo… E se arriverà Tokyo 2020.”


Alistair Brownlee, oro a Londra 2012.

BROWNLEE NELLA COMMISSIONE ATLETI DEL CIO

Alistair è stato nominato tra i candidati alla Commissione Atleti del Comitato Olimpico Internazionale (CIO):

“È un enorme onore per me. I Giochi mi hanno regalato due dei migliori giorni della mia vita e oltre dieci anni di gare nello sport che amo. Mi sento un “prodotto” del Movimento Olimpico e mi piacerebbe avere l’opportunità di ripagare tutto ciò che ho ricevuto aiutando e rappresentando altri atleti”.

“Ho basato la mia carriera atletica su duro lavoro e integrità, qualità che farei valere se ricoprissi quel ruolo al CIO. Inoltre, i miei principi guida sarebbero: continuare il lavoro del Movimento Olimpico per garantire la parità di opportunità a tutti gli atleti, indipendentemente dal genere, dall’età, dalla nazionalità e da qualsiasi altro fattore discriminante, mantenendo inoltre i più alti livelli di correttezza, includendo in particolare la lotta al doping.”

Tutti gli atleti che gareggeranno a Tokyo 2020 potranno votare per i loro rappresentanti presso spazi dedicati all’interno del Villaggio Olimpico dal 14 luglio (il giorno dell’apertura) al 4 agosto.


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