La gara femminile dell’Ironman Hawaii World Championship 2019 sambrava già scritta da mesi: avrebbe vinto, per la quarta volta, l’E.T. Daniela Ryf… E invece la svizzera al traguardo arrivò soltanto 13^.

Una gara da dimenticare? Sicuramente non per lei…

Detta legge da anni. Vince spesso a mani basse. E altrettanto spesso scala la classifica generale (maschile e femminile insieme) delle gare più importanti, godendosi la vista da una notevole altezza. Per questo Daniela Ryf si è guadagnata il nickname di E.T., l’extraterrestre del triathlon.

Cinque titoli iridati di Ironman 70.3, quattro di Ironman, con il quinto che sembrava scontato e che sarebbe dovuto arrivare sabato 12 ottobre 2019. Sarebbe… Perché anche lei si è rivelata semplicemente umana. E in quanto umana è capitata in una di quelle giornate in cui devi essere sceso dal letto con il piede sbagliato, perché non te ne va dritta una.

Il nuoto le è andato così così e in bici e a piedi non è riuscita a recuperare il gap sulle avversarie a causa di un attacco intestinale. Risultato? Nella classifica dell’Ironman Hawaii World Championship 2019 la campionessa svizzera è scivolata fino alla 13^ posizione.


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IRONMAN HAWAII WORLD CHAMPIONSHIP 2019


Attacco intestinale… E poche altre parole. Ryf sembrava avere chiuso così la debacle. Fino a metà dicembre, quando in occasione della premiazione agli Swiss Sport Awards, sui suoi canali social è tornata su Kona:

“Gli Swiss Sport Awards sono sempre un buon momento per riflettere sulla stagione ed essere nella top 6 delle atlete svizzere dopo una “stagione non perfetta” è davvero speciale! Oltre a farmi capire che il 2019 è stato davvero un buon anno. Ho vinto 7 gare su 8, incluso un Campionato del Mondo (Ironman 70.3, ndr). Kona carica ogni atleta di aspettative, è lì che davvero ci misuriamo. Ma Kona 2019 non mi è mai sembrato un fallimento: ho dato il massimo e ho finito la gara il meglio che potevo in quel giorno e in quelle condizioni. Non ho rimpianti.”

Allargando poi il discorso all’intera stagione passata, l’atleta di Bret Sutton ha dichiarato:

“Il 2019 mi ha regalato momenti straordinari come atleta. Ho portato a termine gare mozzafiato come l’Alpe d’Huez Triathlon (competizione che ha vinto chiudendo in sesta posizione assoluta, ndr) e il Trans Vorarlberg Triathlon, gara del circuito Spirit Triathlon Series, a febbraio sono stata in nomination per il titolo di donna sportiva dell’anno ai Laureus World Sports Awards, ho fondato un nuovo team, il Daniela Ryf Birds…”

La pluriridata si è poi soffermata sulle “lezioni” avute dal 2019 e sul 2020:

Dal 2019 ho imparato molto, come non avere alcun rimpianto, dare sempre il massimo, lasciarsi andare e andare avanti se qualcosa non funziona nel modo desiderato concentrandosi solo sulle cose che si possono influenzare. Con la testa sono entrata nel 2020 già da un po’ non vedo l’ora di ricominciare.”