Il campionissimo Jan Frodeno, per il secondo anno consecutivo, non sarà al via dell’Ironman 70.3 World Championship. Due gli obiettivi, da qui a luglio: assicurarsi la partecipazione all’Ironman Hawaii World Championship 2020 e il Challenge Roth.
Taupo, sede del Mondiale di Ironman 70.3 2020, perde quindi uno degli atleti migliori in circolazione, se non il migliore: “Fine novembre per me è troppo tardi (la gara iridata si disputerà nella città della Nuova Zelanda il 29-30 novembre prossimi, ndr)” ha dichiarato Frodo.
Lo scorso anno, aveva maturato la medesima decisione, non difendendo il titolo a Nizza (Francia), ma lì la motivazione era un tantino diversa: il desiderio di riprendersi Kona e il titolo mondiale Ironman sfuggitogli per due anni (nel 2017 a causa di problemi fisici durante la frazione di corsa; nel 2018 si dovette fermare quindici giorni prima la competizione per infortunio) lo hanno portato a centellinare le presenze agonistiche soprattutto con l’avvicinarsi dell’evento.
Detto, fatto. E così nel 2019, quando tagliò per primo il traguardo dell’Ironman Hawaii il suo urlo fu un mix di liberazione, gioia e rabbia.
In questa stagione Kona rimane la sua priorità, ma per poter tornare sull’isola e correre il Mondiale dovrà almeno finire una gara del circuito Ironman. Potremmo quindi vederlo o all’Ironman Texas del prossimo 25 aprile o all’Ironman St. George (Utah) del 2 maggio. Frodeno non ha ancora deciso, sicuramente però se slot sarà lo sarà negli Stati Uniti.
Il desiderio di archiviare il prima possibile la “pratica qualificazione Hawaii” risponde a un… nome preciso: Challenge Roth. Il tre volte campione del mondo Ironman ha deciso infatti di tornare a correre dove il 17 luglio 2016 fece registrare uno strepitoso 7:35:39, ancora oggi record mondiale di triathlon full distance.
L’appuntamento con Roth e Frodeno è per il prossimo 5 luglio.