Noah Aldrich è un ragazzino statunitense di 14 anni. Lucas è il fratello di Noah, di anni ne ha 12 ed è nato con la lissencefalia, una malformazione del cervello che gli impedisce di camminare, parlare e nutrirsi da solo.
Noah ama lo sport e in particolar modo il triathlon. C’è una cosa che però desidera fare sopra ogni cosa: partecipare alle gare insieme a Lucas, per condividere con lui quei momenti di gioia, fatica e soddisfazione. Uniti in tutto, come solo due fratelli riescono a essere.
Così, da quando aveva 6 anni, ogni volta che Noah legge di una gara di triathlon la prima cosa che fa è informarsi se può partecipare con Lucas. Altrimenti passa alla successiva. Perché senza di lui anche lo sport che ama perde di ogni significato.
Noah ha anche aperto una pagina Facebook, l’ha chiamata Noah and Lucas Aldrich – Triathlon Brothers, ci ha piazzato una foto profilo in cui campeggia la parola-mantra “Thoughness”, tenacia: lì racconta e documenta le loro avventure. Lo si vede che nuota in piscina o in un lago tirandosi dietro Lucas steso su un canotto, pedala con lui seduto su un sedile posteriore al suo e corre spingendolo su un passeggino adattato apposta per lui.
Ma soprattutto insieme hanno coronato un sogno: correre sulla Big Island, a Kona, proprio nella settimana dell‘Ironman Hawaii World Championship. E’ successo lo scorso anno, quando hanno partecipato all’Ironkids e quando hanno sfilato durante la Parata delle Nazioni sulla mitica Alii Drive. Una tappa (e non la meta) di un viaggio emozionante iniziato cinque anni fa.
“Noah è un ragazzo davvero speciale. Pensate che ha iniziato ad allenarsi circa due mesi prima del suo primo triathlon e non sapeva affatto nuotare. Usava un giubbotto di salvataggio – racconta il padre Brian Aldrich -. Certo un po’ di paura l’ho avuta la prima volta che hanno affrontato insieme la frazione in acque libere sapendo che non era un nuotatore esperto… Poi, però…”
Poi però li guardi e ti accorgi che per gli inseparabili Noah e Lucas il bello deve ancora venire.