Chris Nikic: "Ho 20 anni, sono nato con la sindrome di Down e non vedo l'ora di sentirmi gridare: You're an Ironman!"

La vita di Chris Nikic? Ricca, anzi ricchissima. Prima di tutto di triathlon, poi – grazie anche alla triplice – di progetti e obiettivi. Uno di questi, quello che più gli sta a cuore, è… tagliare il traguardo del suo primo Ironman, in Florida, il 7 novembre 2020…

Chris Nikic ha vent’anni ed entro fine anno vuole tagliare il traguardo del suo primo Ironman. Ha scelto, appunto, l’Ironman Florida, che si correrà il 7 novembre 2020 a Panama City. “È difficile non seguirlo in questa sua passione per il triathlon quando lo vedi ridere e divertirsi così tanto” – racconta suo padre Nik -. Porta il sole in una stanza.“

Taglierà quel traguardo e si sentirà gridare tre parole tanto semplici quanto emozionanti: “You’re an Ironman“. E lo farà con quell’1% in più che lo rende un ragazzo speciale, che lo ha convinto a buttarsi alle spalle la timidezza e la sensazione di non essere all’altezza, lo ha spinto su un palco e gli ha fatto aprire bocca davanti a centinaia di persone, alle quali ha spiegato il suo progetto di crescita: “Getting 1% Better Every Day“.

Chris è nato con la sindrome di Down e ha scelto il triathlon perché ama sfidarsi, e poi – puntualizza – perché non lo annoia. Ogni giorno dopo la scuola, va in palestra per tre ore: spinning, tapis roulant ma anche zumba e basket perché – sostiene – attraverso lo sport si diventa migliori“. Si allena cinque o sei volte a settimana e non salta un giorno anche perché – come ammette lui stesso sorridendo – ama mangiare. Il suo cibo preferito pre-gara è il “Waffle House”, perché adora le uova con il bacon.

L’avventura di Chris con il triathlon è iniziata quattro anni fa, aveva 16 anni. Dopo un anno soltanto però si è dovuto fermare a causa di più interventi alle orecchie. Lo stop di 24 mesi gli ha tolto forza fisica, tanto che quando è tornato a fare sport, nel 2019, era a malapena in grado di nuotare in una piscina, riusciva a malapena a correre a 100 metri e aveva difficoltà a stare in sella alla sua bici.

“È passato dall’essere a malapena in grado di fare qualsiasi cosa – aggiunge il padre – a correre un triathlon su distanza olimpica.”

Chris Nikic con il suo allenatore Daniel Grieb.

IL COACH: “GRAZIE ALLO SPORT VINCERA’ LE SFIDE DELLA VITA”

Daniel Grieb è stato il suo allenatore fin dall’inizio: “Per Chris l’allenamento è un momento di gioia, in tutti questi anni non si è mai lamentato. Non gli importa vincere, si dà degli obiettivi cercando attraverso se stesso di ispirare persone che come lui sono nati con la sindrome di Down. Grazie al triathlon sta inconsciamente imparando a vivere in modo indipendente: comincia a elaborare più velocemente, aspetto che aumenta anche la sua sicurezza. La vita imita lo sport e lo sport imita la vita, insegnare a Chris a superare le sfide che si prefiggerà in campo sportivo, lo aiuterà a sua volta a vincere quelle che incontrerà nella sua vita. Sta imparando non solo a diventare un atleta migliore, ma anche un uomo migliore”.

ROAD TO IRONMAN FLORIDA

Chris ha già portato a termine sei triathlon sprint e un olimpico, che ha corso il 5 gennaio. Ora la sua agenda di impegni riporta altre 5 tappe fondamentali in vista di novembre: un altro triathlon olimpico, l’Ironman 70.3 Panama (23 agosto), il diploma e il suo compleanno, in ottobre, quando farà i 21 anni.

GETTING 1% BETTER EVERY DAY

Chris si allena nello sport ma non solo. Si allena e si prepara per portare avanti il suo progetto “Getting 1% Better Every Day“, attraverso il quale spiega la sua abitudine a migliorarsi dell’1% ogni giorno per raggiungere i propri obiettivi. Lo porta nei palazzetti, nelle aziende, nelle scuole e ogni volta si ritrova a parlare in pubblico, cosa che non gli fa più paura.

E’ stato il triathlon a dargli lo spunto, a fornirgli esperienze e fatti da raccontare, dai quali imparare:

“Prendiamo tutto ciò che fa e lo scomponiamo in piccoli e semplici pezzetti – racconta Nick – e poi ci chiediamo: come possiamo fare a imparare questo metodo? Chris ha imparato a scomporre ogni cosa, ogni aspetto della sua vita, ottenendo un approccio semplicissimo. Siamo riusciti insieme a sviluppare un sistema che si applica a chiunque e a qualsiasi obiettivo”.