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I Mondiali di triathlon di Amburgo con tanta Francia

La Francia campione del mondo per la terza volta di fila nella Mixed Relay 2020 di Amburgo: da sinistra a destra, Leonie Periault, Leo Bergere, Cassandre Beaugrande, Dorian Coninx (Foto: © World Triathlon Media / Petko Beier)

Sabato 5 e domenica 6 settembre ad Amburgo si sono svolti i Campionati del Mondo di triathlon individuale, su distanza sprint e a squadre, con la formula della Mixed Relay.

La Francia si è confermata ai vertici con Vincent Luis, che ha bissato il successo del 2019, e con la squadra che ha centrato invece il terzo titolo iridato consecutivo (nella foto,da sinistra a destra, Leonie Periault, Leo Bergere, Cassandre Beaugrande, Dorian Coninx © World Triathlon Media / Petko Beier)!
Il titolo femminile individuale è invece andato alla scatenata britannica Georgia Taylor-Brown.

La nazionale italiana ha vissuto un fine settimana complicato, con piazzamenti finali molto lontani dalle posizioni che contano: nella prove individuali, Verena Steinhauser ha chiuso 24^, Alessandro Fabian 40°, Davide Uccellari 45°. La squadra invece, con Beatrice Mallozzi, Delian Stateff, Steinhauser e Fabian, ha terminato al 10° posto su 16 compagini classificate.

Il team azzurro che ha partecipato ai Mondiali Mixed Relay 2020 di Amburgo: da sinistra a destra, Verena Steinhauser, Delian Stateff, Beatrice Mallozzi, Alessandro Fabian
Il team azzurro che ha partecipato ai Mondiali Mixed Relay 2020 di Amburgo: da sinistra a destra, Verena Steinhauser, Delian Stateff, Beatrice Mallozzi, Alessandro Fabian

SABATO 5 SETTEMBRE 2020, AMBURGO
MONDIALE TRIATHLON INDIVIDUALE

Assenti diversi tra i big dei paesi extra europei per l’impossibilità di viaggiare e arrivare ad Amburgo, la gara ha visto, dopo i 750 metri di nuoto iniziali, un gruppo di 8 fuggitivi scappare via in bici.

Molto attivo nel gruppo dei leader il due volte olimpionico Alistair Brownlee, con anche i tre francesi, Vincent Luis, Leo Bergere e Dorian Coninx, sempre pronti a mettersi davanti a “menare” per cercare in tutti i modi di mantenere il vantaggio sugli inseguitori.

La fuga va a buon termine, anche se il vantaggio degli 8 sul gruppone è solo di poco superiore ai 10 secondi e quindi dagli inseguitori possono arrivare ancora sorprese.

Che però non riguarderanno il podio… Infatti dopo poche centinaia di metri, davanti scappano via in tre: Luis, Bergere e il giovane portoghese Vlasco Vilaca, la sorpresa di giornata.

Che in realtà tanto sorpresa non è, dato che all’SLT Arena Games di Rotterdam di due settimane prima, aveva dimostrato di essere in gran forma, andando a piazzarsi al 2° posto assoluto dietro Nieschlag e davanti ad Javier Gomez.

A proposito del campionissimo spagnolo, Gomez è stato uno dei più convinti sostenitori del fatto che la scelta dell’ITU di proporre un Mondiale secco su distanza sprint, in un momento in cui non tutti possono muoversi liberamente, fosse palesemente errata.

Tornando alla cronaca, il trio di testa “franco-portoghese” rimane compatto sino a circa 1 chilometro dall’arrivo: a quel punto Luis fa valere la sua potenza e la sua supremazia con una progressione inarrestabile che lo porta a scavare ben presto un solco incolmabile per Vilaca e Bergere.

La vittoria di Vincent Luis al 2020 Hamburg Wasser World Triathlon: per il francese è il secondo titolo iridato consecutivo

Luis si gode alla grande la sua doppietta iridata, dietro invece è il giovane Vilaca, classe 99, a rovinare in piccola parte la festa transalpina, conquistando il 2° posto, meritatissimo, e relegando Bergere al gradino basso del podio.

Molto vivaci le prestazioni podistiche del belga Jelle Geens e del britannico Alex Yee (primo split nella corsa) che chiudono rispettivamente al 4° e 5° posto. Top ten poi completata da Richard Coninx, Richard Murray, Morgan Pearson, Alistair Brownlee e Max Studer. 

Dei nostri azzurri, molto lontani, abbiamo già detto, mentre fa strano vedere anche diversi big incappare in una giornata storta: appena fuori dalla top ten Kristian Blummenfelt (13°), molto più lontani Fernando Alarza (27°), Jonathan Brownlee (31°), Pierre Le Corre (32°), Jonas Schomburg (35°) e, lontanissimo, Mario Mola (46°).

Commento Dario Daddo Nardone gara maschile

CLASSIFICHE COMPLETE

2020 Hamburg Wasser World Triathlon – Elite Mens Highlights

Per quanto riguarda la gara femminile, strepitosa davvero la prova di Georgia Taylor Brown, sempre tra le migliori nelle prime due frazioni e poi inavvicinabile nei 5K finali a piedi.

Flora Duffy come al solito grande protagonista sulle due ruote: prima rientra con il gruppo delle inseguitrici sulle prime, poi con le sue rasoiate assottiglia il gruppo delle leader di cui fa parte anche una Jessica Learmonth che sembra davvero in palla.

Così non è visto che appena scendono dalla bici, Learmonth a piedi si spegne velocemente e chiuderà solo settima.

Davanti Taylor-Brown inizia la sua cavalcata solitaria che la porterà al suo primo titolo, tiene bene la seconda piazza Flora Duffy, dando l’impressione a un certo punto addirittura di poter tentare di rientrare per la medaglia d’oro.

La britannica Georgia Taylor-Brown vince il triathlon sprint di Amburgo e si laurea campionessa del mondo 2020

Da dietro rinviene forte la tedesca Laura Lindemann che si prende con grande determinazione la terza piazza nel Mondiale di casa.

Solo quarto e quinto posto per le due statunitensi Taylor Spivey e Katie Zaferes, la campionessa iridata in carica che non è mai riuscita a essere brillante e protagonista.

Nelle dieci anche la giovane austriaca Therese Feuersinger, molto attiva a dare belle trenate per collaborare nella fuga in bici, che precede due grandi scontente della prova individuale: Cassandre Beaugrand e Leonie Periault.

Anche per le donne, la lista delle triatlete che sono incappate in una “giornata no” è piuttosto nutrita: Summer Rappaport, Ai Ueda, Vicky Holland, Yuliya Yelistratova, Lisa Perterer

Commento Dario Daddo Nardone gara femminile

CLASSIFICHE COMPLETE

2020 Hamburg Wasser World Triathlon – Elite Women Highlights

GARA A SQUADRE

DOMENICA 6 SETTEMBRE 2020, AMBURGO
MONDIALE TRIATHLON STAFFETTA MISTA

La Mixed Relay si rivela una gara sempre appassionante, con continui ribaltamenti in testa che rendono il formato apprezzato e vincente non solo per gli appassionati.

La Francia riesce a lavorare di concerto con i suoi 4 interpreti, centrando un altro grandissimo risultato: terzo titolo iridato di specialità!

Il percorso prevede 300 m di nuoto, 6.3K di bici (2 giri) e 1.7 km di corsa (sempre su 2 giri).

I “4 Moschettieri”, Periault, Bergere, Beaugrand e Coninx, demoliscono frazione dopo frazione la resistenza degli avversari che alla fine si devono arrendere.

Il crono finale dei transalpini è 1:18:25, dopo 8″ arrivano gli Stati Uniti, trascinati in ultima frazione da uno scatenato Morgan Pearson che ci prova fino in fondo per cercare di insidiare il team francese.

La Gran Bretagna chiude staccata di 34″ secondi dai vincitori, fuori dal podio la Norvegia (molto vivace nelle fasi iniziali), a seguire Belgio, Danimarca, Svizzera, Germania, Austria e, in 10^ posizione, l’Italia.

Dorian Coninx taglia il traguardo della ITU Mixed Relay World Championship Hamburg 2020 e porta alla Francia il terzo Mondiale a squadre consecutivo

Per quanto riguarda i colori azzurri, nessuno dei nostri 4 portacolori riesce a essere particolarmente brillante.

In particolare, Beatrice Mallozzi fa molta fatica a terminare la sua prova con le più veloci e a dare quindi un buon cambio.

Peraltro, la nostra giovane azzurra, campionessa del mondo junior nel 2019, era al suo primo Mondiale assoluto e questa esperienza le sarà sicuramente utile per continuare la sua crescita.

Il gap con le prime nazioni rimane per l’Italia sempre incolmabile per tutta la durata della staffetta mista, nonostante la generosa prova di Steinhauser, sicuramente la migliore della due giorni iridata.

CLASSIFICHE COMPLETE

Mixed Relay World Championships Highlights

ANALISI JOEL FILLIOL

«In staffetta l’abbiamo finita nella top ten, non troppo lontano come piazzamento complessivo dalla nostra migliore performance ai Mondiali. Considerando la dinamica di questa stagione, abbiamo optato per una formazione nuova, inserendo anche la campionessa mondiale junior Beatrice Mallozzi, che malgrado non si sia espressa al top delle sue possibilità, deve essere decisamente motivata per aver portato a casa questa esperienza al Mondiale e felice di aver gareggiato in una competizione di livello così alto. Anche se Stateff, Steinhauser e Fabian non hanno piazzato la loro migliore prestazione possibile, hanno comunque lanciato segnali positivi, tenendo a galla la formazione italiana, in particolare Verena Steinhauser, autrice di una buona frazione che ha permesso agli azzurri di risalire nella lotta per la top-ten. Per quanto riguarda il bilancio complessivo del fine settimana di Amburgo – aggiunge Filliol – ammetto che non abbiamo espresso la migliore performance complessiva di squadra. La gara femminile è stata molto tirata e veloce, la Steinhauser non ha disputato una brutta gara e sono convinto che la sua posizione finale non rispecchi la prestazione espressa. Fabian e Uccellari hanno avuto qualche difficoltà in più e scesi dalla bici si sono spenti. Gli aspetti positivi sono relativi all’avere colto l’opportunità di gareggiare, ricominciando una stagione complicata: il prossimo fine settimana ci sarà una nuova opportunità, ci sarà la Coppa del Mondo a Karlovy Vary che avrà un livello molto alto, dobbiamo mantenere la giusta motivazione e sfruttare questa nuova opportunità. Potremo metterci alla prova sulle distanze Sprint, Mixed Relay e Olimpica in due weekend: un ottimo test per capire a che punto siamo e riprendere a lavorare in vista del nuovo anno olimpico.»

(fonte: FITri.it)


Joel Filliol, Olympic Performance Director, agli Europei di Triathlon 2020 a Glasgow
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