In questo 2020 così travagliato, lui è il numero 1 dei triatleti azzurri:
Gianluca Pozzatti
ha lottato senza risparmiarsi in grandi eventi internazionali, riuscendo a mettersi dietro grandi avversari e dimostrando di poter dire la sua.
Il “Pozz” è il protagonista della puntata numero 102 di Passione Triathlon, in diretta dalle 18 con Dario Daddo Nardone.
(intervista registrata il 26 novembre 2020 alle 18)
SINOSSI
Lo sport ha fatto da sempre parte della sua vita, è nel DNA della sua famiglia e il nostro Pozz ha iniziato da bambino con il pattinaggio su ghiaccio, lo short track, molto divertente!
Poi i primi duathlon e triathlon, sempre da bambino, sino alla fine delle superiori, quando per lui la triplice comincia a diventare qualcosa di sempre più importante.
Arrivano risultati, arrivano conferme, arriva la nazionale e arriva anche la vita da “nomade”, per allenarsi e per gareggiare: «La Nuova Zelanda è quella che più mi è piaciuta, la Cina la più “strana, ma ho fatto recentemente il conto ed è bellissimo che grazie al triathlon sono stato in più di 30 stati diversi!».
E poi arriva questo 2020 così strano, la prima top ten in Australia a inizio marzo, il lockdown, la ripresa a settembre e di nuovo lo stop dopo aver contratto il virus, ma sempre con la visualizzazione dell’obiettivo: i Campionati Italiani di Sprint.
Un formato diverso, no draft, che lo premia con la seconda maglia tricolore consecutiva dopo quella esaltante del 2019.
E poi le Coppa Mondo di Arzachena e Valencia dove Gianluca, detto Gingi o il Pozz, al traguardo è sempre il primo italiano.
Un punto di partenza importante per pianificare l’attacco al sogno 2021 a Cinque Cerchi…
Evviva il Pozz!!!
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