Negli ultimi giorni, dal Giappone e da tutto il Mondo sono rimbalzate notizie allarmanti a riguardo del possibile annullamento delle Olimpiadi di Tokyo, già slittate di 1 anno.
Addirittura The Times ha pubblicato ieri un articolo in cui spiegava che il governo del Giappone avesse già deciso in tal senso e stesse già lavorando per spostare i Giochi di Tokyo al 2032, cioé dopo le edizioni già assegnate di Paris 2024 e Los Angelese 2028.
Per cercare di mettere un freno a queste voci e dare nuova energia all’evento a Cinque Cerchi è intervenuto in prima persona Thomas Bach, Presidente del Comitato Olimpico Internazionale, in un’intervista all’agenzia stampa giapponese Kyodo News.
«Non abbiamo in questo momento alcuna ragione per credere che i Giochi Olimpici di Tokyo non si apriranno il 23 luglio 2021 allo Stadio Olimpico di Tokyo.»
«Questo è il motivo per cui non esiste un piano B ed è per questo che siamo pienamente impegnati a rendere questi Giochi sicuri e di successo. L’unica nostra priorità è garantire la sicurezza.»
Nonostante Tokyo, città che ospiterà Olimpiadi e Paralimpiadi, sia attualmente in stato di emergenza (dichiarato dal primo ministro giapponese Yoshihide Suga per l’impennata di casi di coronavirus nel Paese del Sol Levante) e nonostante dal recente sondaggio, sempre dell’agenzia nipponica Kyodo News, l’80% dei giapponesi desidera che i Giochi vengano annullati o posticipati, Bach rimane dunque ottimista e pensa solo a possibili limitazioni per la presenza degli spettatori.
«La situazione di marzo 2021 non sarà paragonabile a quella di marzo 2020, c’è stato un grande progresso scientifico, medico, vaccinale e nei test che lo scorso anno non era disponibile, anche perché nessuno sapeva come affrontare veramente la pandemia.»
Infine, proprio in merito alla questione vaccino, Bach ha aggiunto che non ci saranno obblighi: a novembre il Presidente del CIO aveva incoraggiato gli atleti a sottoporsi a una vaccinazione anti COVID-19 prima delle Olimpiadi, chiarendo che comunque questo non sarebbe stato un requisito per l’ingresso e la partecipazione ai Giochi di Tokyo.