Al suo esordio sulla distanza, domenica 4 luglio 2021 Michele Sarzilla ha conquistato all’Ironman 70.3 Andorra un secondo posto “che fa rumore”.
VIDEO INTERVISTA DI FABIO VEDANA A MICHELE SARZILLA
«Mamma mia cosa ha fatto!»
Noi italiani commentiamo così un capolavoro, soprattutto sportivo. Gli inglesi dicono: “What a race!”. Gli americani farebbero leva sulla festa del 4 luglio. Il giorno dell’indipendenza.
Si può dire in mille modi e in mille lingue ma quello che ha fatto Michele Sarzilla all’Ironman 70.3 Andorra rimane un capolavoro!
L’argento conquistato dall’atleta del DDS-7MP Triathlon Team è una vera e propria perla, di quelle più preziose. Ha dell’incredibile? No. Forse, un pochino inaspettato.
E non perché Michele non avesse tutte le carte in regola per salire sul podio del triathlon half distance del Principato dei Pirenei, ma soprattutto, anzi soltanto perché il suo era un esordio sulla distanza e in quanto tale si portava dietro tutte le incognite del caso.
Sarzilla, anche ad Andorra, ha fatto vedere di che pasta è fatto: dedizione, allenamento e quel tanto di grinta e carattere che ti fanno raggiungere ciò che pensavi improbabile.
«Non ci credo ancora, è stata un’emozione grandissima – ha commentato il bergamasco subito dopo il traguardo -. Non me l’aspettavo proprio, ma è proprio quando meno te l’aspetti che arrivano queste giornate memorabili. Ho ancora la pelle d’oca a pensarci, è stato un esordio fortunato.»
La gara di Sarzilla è iniziata nel migliore dei modi: primo a uscire dall’acqua (1.9 km in un lago a 1.700 m slm), ha poi, una volta salito in bicicletta, affrontato 6 km di discesa per entrare nel circuito da ripetere due volte.
Il tracciato si sviluppava su 15 km di salita e altrettanti di discesa molto tecnica, per finire con una decina di km di pianura lungo delle gallerie.
Durante la frazione ciclistica (90 km) è riuscito a tenere le posizioni di testa, trovandosi ruota a ruota, tra gli altri, con un mostro sacro delle lunghe distanze, quale Cameron Wurf (recordman della prova sui pedali all’Ironman Hawaii World Championship, oltre che vincitore di più gare Ironman e ciclista professionista), e il francese Clement Mignon, primo a tagliare il traguardo.
È entrato in zona cambio (T2) in quarta posizione e nella prova di podismo (21 km) ha messo il turbo cominciando la sua rimonta che l’ha portato a conquistare l’argento con un crono, in mezza maratona, eccezionale: 1:11’21”.
Questi i suoi tempi parziali e il suo crono finale: 23’51” nuoto; 3’22” T1; 2:44’57” ciclismo; 1’18” T2; 1:11:21″ corsa; 4:24’47” (contro il 4:22’56” del vincitore).
DETTAGLI E CLASSIFICA COMPLETA IRONMAN 70.3 ANDORRA
«Che dire? Questo “ragazzino” è sempre affamato e impara molto velocemente – ha commentato coach Fabio Vedana, ad Andorra per seguire la gara -. Nonostante l’età anagrafica segni quasi 33 anni (li compirà questo mercoledì, 7 luglio), quella biologica è di un ventitreenne; infatti, sono solo tre anni che si allena. Sa imparare in maniera esponenziale: anche oggi, all’esordio su una distanza che praticamente non
ha mai affrontato e su un circuito che non ha mai provato, ha dimostrato che non bisogna mai porsi limiti, bisogna saper sognare in grande. Michele è sicuramente motivo di orgoglio e anche di ispirazione per tutto il nostro gruppo. Anche per noi coach. Ci sprona ad andare avanti e a continuare a credere in quello che facciamo nonostante tutto, le tante parole e i pochi sostegni. È l’ennesima dimostrazione che il progetto è buono, le persone sono eccezionali e il gruppo fa la differenza.»