Domenica 12 giugno 2022 in Polonia, nella capitale Varsavia, si è corso l’Ironman 70.3 Warsaw vinto dai PRO polacchi Paulina Kotfica e Robert Wilkowiecki.
Alla prova hanno partecipato anche il PRO azzurro Domenico Passuello, arrivato 11°, e altri 21 Age Group italiani.
Tre i successi di categoria, Mariella Bighelli (F55), Valerio Curridori (M65) e Guido Donà (M70); di seguito i racconti di Passuello, Curridori e Donà.
DOMENICO PASSUELLO
«Bellissima Varsavia! Sono arrivato una posizione fuori dai dieci, condizionato purtroppo da problemi di stomaco durante la corsa. La frazione che negli anni si è rivelata il mio punto di forza oggi purtroppo è stata quella che mi ha fatto perdere la possibilità di fare un grande risultato: da correre a camminare è un attimo se si hanno problemi! Capita e mi dispiace perché in una gara non adatta alle mie caratteristiche ero riuscito a nuotare finalmente meglio del solito ed a pedalare segnando uno dei migliori tempi, malgrado le pessime sensazioni in bici che ho avuto nelle ultime tre settimane. Come ripeto da tempo, a questo livello è soprattutto negli ultimi anni, non si può sbagliare nulla, oggi qualcosa non è andato, ma la prossima occasione è già vicina…»
VALERIO CURRIDORI
«”Babbo sei stato bravissimo! 37 minuti nel nuoto, 2 ore e 18 in bici (a quasi 40 di media), 1:39′ la mezza maratona… Tempo totale 4:42′, 197° su 726 classificati”. Diverso tempo dopo l’arrivo, stravaccato sul prato, a ridosso del traguardo, leggo il messaggio ricevuto da Elisabetta… E di colpo, esplode la gioia, torna il sorriso e svaniscono dolori e fatica. Non so come e quando, nella mia vita, abbiano avuto origine l’esigenza e la ricerca della solitudine: credo sia fisiologico con l’avanzare degli anni e ora che l’ho conquistata, la difendo come un bene prezioso! Mi ha reso totalmente libero e indipendente. Allenarmi da solo e non avere in testa preoccupazioni, doveri e impegni da assolvere è fantastico. Non sento il bisogno di frequentare luoghi pubblici, né di partecipare a feste o ad altri incontri, amo viaggiare da solo perché sto bene, perché non devo obbligatoriamente parlare con gli altri, non devo né voglio, rendere conto a nessuno delle mie scelte (tranne che alle mie figlie). Tutto ciò è un privilegio e si sposa perfettamente con la mia attività sportiva e con l’ironman che considero l’emblema dell’individualità, la metafora stessa della vita che, spesso, impone di affrontare le difficoltà, contando solo su se stessi. Al contempo, è un formidabile percorso verso l’autostima e una sorta di catarsi che si concretizzano quando si giunge al traguardo.
Sono molto felice dei miei tempi!
Varsavia e la possente macchina organizzativa Ironman hanno gestito l’evento con razionalità e sicurezza a partire dal mattino, col trasferimento in treno fino al lago Zegrzynski(50K di distanza) e poi, con con la frazione di corsa nelle strade del centro storico! Oltre 2.000 persone, tra l’olimpico e il 70.3.
E una folla immensa.
La Varsavia che preferisco, tuttavia, perché più suggestiva e toccante è quella serale, quando le strade e la piazza della città vecchia, distrutte dalle bombe nel 1945, si riempiono di persone e di una certa malinconia.
Atteggiamenti e voci sono composti e sommessi e nulla appare sguaiato. Ferite del passato, forse, non ancora rimarginate…
Come mia abitudine, non mi affeziono mai ad una località per quanto possa essere bella e accogliente e dunque, so che difficilmente tornerò a Varsavia per gareggiare.»
GUIDO DONÀ
«Alle 4:30 io e René, il mio amico che ho deciso di accompagnare e che partecipa per cercare la qualifica di categoria ai Mondiali di specialità di St. George a fine ottobre 2022, eravamo già svegli. Abbiamo dormito bene, siamo belli carichi e motivati per fare una buona gara, concretizzando così il lavoro fatto nella preparazione.
Partenza per la stazione alle 6:30, speriamo che tutto vada bene. Trasferta dalla stazione in treno riservato per Ironman, a seguire trasporto in bus su 5 km, tutto perfetto.
Incontro con una coppia di veronesi prima della partenza, Mariella Bighelli ha fatto un tempo strepitoso vincendo la sua categoria!
Ed ecco la mia gara: super nuoto, batto il mio record di 2 minuti.
Bici, sapevo di essere in forma, ma non mi aspettavo di sfiorare i 35 di media (grazie anche alle condizioni meteo e alle ottime strade!).
Corsa, come sempre difficile. Primo giro di 5 km bene, poi sono sopravvissuto…
Molto contento di avere finito in 5:31:48!
Ora ci resta solo da vedere se il mio amico René riceverà la slot per Saint George, evidentemente sempre se l’extraterrestre Curridori, che logicamente ha stravinto, non la prenderà…
Aggiornamento finale: René ha preso la slot! Io l’avevo già presa ad Alcudia, quindi… andremo insieme nello Utah a fine ottobre!»