A Maceio, Asia Mercatelli ha conquistato ai Mondiali Universitari disputatisi sulla distanza del triathlon sprint uno scintillante secondo posto.
Al rientro alle gare dopo un lungo periodo, Bianca Seregni sale ancora sul podio nella Coppa Mondo in Repubblica Ceca, nella “sua” Karlovy Vary.
Leggiamo di seguito i racconti delle loro gare.
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«Un evento incredibile, emozionante, dove ho sentito una competizione positiva, un entusiasmo vivo da parte di tutti gli atleti di potersi mettere in gioco e dimostrare alla propria nazione il proprio valore. Sono partita bene a nuoto e sono riuscita a rimanere nel gruppetto di testa. Uscita dall’acqua, dato che la zona cambio era piuttosto lunga, ho recuperato qualche posizione, per portarmi il più avanti possibile. Salite in bici, eravamo circa una decina. Alla fine della frazione ciclistica, con un gap di circa 1 minuto e 30, ho cercato di impostare un passo di corsa piuttosto elevato, portandomi sin da subito in testa. Purtroppo, mi è mancato qualcosa sul finale e ho così ceduto la vittoria alla tedesca Celine Kaiser. In generale, sono piacevolmente soddisfatta del risultato ottenuto nella mia gara individuale. Mi ero riproposta di dare “tutto” e credo di essere riuscita nel mio intento, anche se si può sempre fare di meglio e il meglio in questo caso sarebbe stato il primo posto. Un podio che ripaga tutti i miei sacrifici: allenamenti intensi, studio, voglia di raggiungere alti livelli…»
– Asia Mercatelli
«Arrivavo da un periodo in cui non sono stata benissimo e in cui, insieme al mio staff tecnico del DDS-7MP Triathlon Team e delle Fiamme Oro, ho deciso di fermarmi. Conoscevo già il percorso, l’anno scorso sono salita sul terzo gradino del podio, mi sentivo tranquilla. Sono partita subito bene nel nuoto, frazione in cui ho avuto belle sensazioni: dopo la prima boa ho conquistato la testa della corsa, volevo fare il mio passo e cercare di fare selezione, visto che si trattava di un 1.500 m. Sono uscita per prima dall’acqua e nei primi chilometri della bici sono andata in fuga con la statunitense Summer Rappaport, ma siamo state subito raggiunge da altre tre: la francese Leonie Periault, l’inglese Olivia Mathias e la messicana Lizeth Rueda Santos.» (continua dopo la foto)
«Abbiamo collaborato e abbiamo spinto forte lungo tutti i 7 giri in programma, con quella salita tanto famosa quanto tostissima. Abbiamo tenuto sotto controllo, anche visivamente, le avversarie, che non hanno mai colmato il gap. Siamo arrivate così in T2, la zona cambio tra bici e corsa. Negli ultimi 10 km a piedi prima sono riuscita a stare dietro alla Rappaport, poi sentendo che le gambe giravano bene ho aumentato il passo. Intanto Leonie aveva già conquistato la prima posizione. Ho così guadagnato e mantenuto la seconda, mettendo tra me e le mie dirette avversarie sempre più metri. Questo argento è una soddisfazione enorme, che ha ripagato tutti gli sforzi di questo periodo passato. Ringrazio chi mi è stato e mi sta vicino.»
– Bianca Seregni