I racconti, le emozioni, la gioia pura raccontata dalle 19 nostre connazionali che si sono conquistate con determinazione e fatica la loro splendida finish line sabato 14 ottobre 2023 all’Ironman World Championship di Kona, Hawaii, interamente dedicato alle donne (elenco in ordine di tempo).
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ALESSANDRA DERME 10:36:09 (1:03:21 / 5:33:52 / 3:45:29) – 182^ – 34^ F30-34
Kona Day 8 🌺
Ebbene sì, torno indietro di qualche giorno (finalmente).
“Voglio arrivare con il sole, con il sorriso e sentirmi fiera di me”.
Questo era il mio obiettivo.
Direi centrato al di sopra di ogni aspettativa.
È stata una giornata pazzesca, mi sono trovata immersa in uno spirito che non avevo mai toccato prima.
Migliaia di donne stavano vivendo il loro sogno ed io ero una di loro.
Ero calma come mai era successo ed ho vissuto ogni singolo momento di quel presente per portarmelo nel cuore.
Ho sorriso tutto il tempo, ma lo facevamo tutte ed è stato bellissimo.
Ho tifato.
Ho fatto fatica, ma ne è valsa la pena.
Non ho pianto, quando ho visto umba che mancava un km e mezzo alla fine mi è salito il magone e le lacrime ma le ho ricacciate dentro con un “cazzo Ale non piangere ora che non è ancora finita e devi respirare” 🤣
Ho fatto gli ultimi 200m con lui che mi urlava, mi ha pure chiesto se potevo aumentare e la mia risposta è stata “ma sei scemo?” 😅 ma quei 200m in cui abbiamo parlato, con le scritte in terra e poi il tappeto della Finish Line sono ancora vivi nella mia mente.
Se avrete piacere vi racconterò tutta la giornata in vari post, ma non voglio essere prolissa, vorrei solo rendervi partecipi di quello che ho vissuto perché merita.
Ironman World Championship Kona – 2023
136esima Age Group
1° donna Italiana al traguardo
Ah e PB e sono felice tanto così 😃
#ironmanworldchampionship #ironmanrace #raceday #triathlon #pictureoftheday
ELISABETTA MANTOAN 10:53:33 (1:12:11 / 5:18:38 / 4:13:39) – 262^ – 41^ F40-45
in aggiornamento
SARA DECINA 10:54:47 (1:12:16 / 5:31:34 / 4:03:05) – 268^ – 56^ F35-39
Dream COME TRUE
Dire di non sentire un po’ di ansia sarebbe mentire…
La giornata di oggi:
In mattinata corsetta leggera, Set Fotografico Witte, WhatsApp call con Coach Frecciasarda, Bike Check-In con Ari.
Poi finalmente RELAX: grazie a Daniele ho finalmente imparato a postare le Story su Instagram – o quasi!
Pomeriggio davvero ozioso: Pistola Flow, Blackroll e poi tramonto sull’oceano!
Ora: tante emozioni difficili da descrivere e tanta tanta voglia di partire!
VALENTINA SESTAN 11:13:41 (1:22:48 – 5:56:10 – 3:45:57) – 381^ – 32^ F45
È difficile, anche alla mia terza partecipazione, raccontare le emozioni e la fatica di questa gara.
Kona ti regala uno dei giorni più duri e magici di questo sport. Il clima è stato torrido come al solito, con un filo di vento in meno rispetto alle precedenti edizioni.
Io ho gestito la gara al meglio delle mie possibilità, alternando momenti più brillanti a momenti di grande fatica, e sono riuscita a correre una bella maratona.
Dall’inizio alla fine ho sentito il calore dei 4.000 volontari, che sono stati meravigliosi, e l’incoraggiamento reciproco tra le concorrenti di questa edizione tutta al femminile.
L’arrivo poi, è il coronamento di un sogno.
Arrivederci Kona, e grazie!
JENNI PAGLIA 11:16:09 (1:11:03 – 5:32:07 – 4:23:53) – 406^ – 85^ F35-39
Don’t judge me on my worst day – Ironman Kona has been a humbling experience
GIULIA DEMARIA 11:16:49 (1:05:56 – 5:36:09 – 4:23:50) – 413^ – 91^ F30-34
Eccomi! Qualificata a Nizza!
Il pensiero di tutta la settimana è stato “I’m dreaming” il sogno della vita che si realizza, non riuscivo a crederci, un’esperienza indimenticabile!
Il pre gara e tutto ciò che sta attorno è meraviglioso, la parata delle Nazioni un momento indescrivibile, l’Italia è l’Italia…
La tensione era altissima, tanto che nella prima parte di nuoto ho faticato un po’ perché avevo le lacrime agli occhi. poi mi sono ripresa e ho nuotato abbastanza bene.
In bici mi sono divertita molto, anche non avendo una crono sono contenta della prestazione, con gli ultimi 50 km abbastanza duri perché contro vento!
La corsa veramente impegnativa, tanti sali scendi, tanto caldo e soprattutto tanta umidità che mi ha messa ko nel post gara.
Sono molto soddisfatta della prestazione totale e… quando oltrepassi la finish line l’emozione è davvero indescrivibile!
Tra l’altro, al traguardo sembrava molto buio, ma in realtà era appena calato il sole, erano le 18.16!
FRANCESCA CUSMAI 11:18:20 (1:13:19 – 5:56:47 – 3:56:58) – 425^ – 76^ F40-44
Inizio questo racconto in modo probabilmente impopolare… Arrivo a Kona una settimana prima della gara e l’isola non mi piace, tutti gli eventi pre gara mi sembrano delle “americanate”.
Non sento quelle tanto famose “vibes” di cui tutti parlano, non capisco perché venire qui, in mezzo all’oceano, da tutto il mondo per fare una gara.
I giorni passano e man mano il significato del viaggio prende forma, l’isola si popola di ragazze e dei loro accompagnatori che per una volta sono lì solo per loro, il senso di condivisione sale, l’atteggiamento di tutte è supportivo e non competitivo.
Si sente che siamo li per fare qualcosa una CON e non CONTRO l’altra.
Il giorno della gara tutte le emozioni vengono a galla, sono amplificate e supportate da una schiera di volontari che ti fa sentire unica, che tu sia la prima o l’ultima sotto la linea del traguardo.
La giornata è perfetta, l’oceano calmo all’alba, il vento ancora tenue, il caldo per ora accogliente.
Il percorso è duro, lo sappiamo tutte, la natura sull’isola può essere crudele, tutto sta nell’accettarla e non contrapporsi a lei, non l’avresti comunque mai vinta.
Entriamo nel vivo della mia gara, non ho una consolidata esperienza nelle lunghe distanze, non sono una nuotatrice provetta, la bici mi piace, ma la potenza non è il mio forte, quando metto i piedi a terra nella corsa, invece, mi sento più a mio agio.
Partiamo in galleggiamento al suono del corno, la mia batteria è alle 7:05, c’è molta confusione sulla linea di partenza ed alle boe si sgomita per cercare il proprio posto. Il percorso è lineare e le boe ben visibili, nella prima parte qualcuno mi tira il costume per superarmi, io ricambio e vado avanti.
Esco dall’acqua provata dall’assenza della muta, in un tempo allineato alle aspettative, in T1 c’è una gran affollamento di gente sotto i tendoni che cerca si prepararsi al meglio per gli infiniti 180 km.
Parto in bici in mezzo alla folla, una decina di chilometri in paese in salita e poi via sulla Queen K, la protagonista indiscussa di questa gara.
Fino all’80° km la bici scorre, poi arriva il vento, si sale verso Hawi, fatico molto fino al giro di boa e via in discesa. Al 140° la stanchezza inizia a farsi sentire, le gambe non rispondono più alle mie richieste, la velocità scende, mi superano in tante, resto spesso sola su questa strada che appare infinita, sento il vento come un nemico, mi arrabbio e l’umore scende.
Finalmente raggiungo Palani Road in discesa, mi emoziono quando sono accolta dalla folla che fa sentire tutto il suo calore, so che la parte peggiore è andata ed i piedi toccheranno presto terra.
Arriva la Maratona, sono finalmente nel mio posto, rido, sono felice.
Il sole è diventato caldo, ma più calde sono le persone che mi accompagnano per i primi 12 km su Alii Drive. Sorrido a tutte e loro ricambiano, sono definitivamente la mia ricarica per affrontare di nuovo la Queen K.
Da questo momento in poi tutto scorre, sono concentrata, corro in modo regolare, recupero un po’ di posizioni perse durante la bici, si sale e scende di continuo. Inizia l’imbrunire, mi godo il tramonto, sono ora certa che il traguardo c’è ed è lì vicino, ho perso il senso del tempo, ma ormai il tempo poco importa.
Il tempo non è il senso di questo viaggio, questa gara è un insieme di sentimenti opposti e contrastanti che si alternano senza logica, tra una bracciata, una pedalata, un passo.
Un pianto che nell’attimo dopo si trasforma in un sorriso, una salita che odi e poi ringrazi, il sole che prima ti scotta e poi ti riempie quando scompare nel mare.
Alle 6:23 metto piede sul tappeto rosso, la musica è assordante, passo sotto l’arco dell’arrivo, è davvero finita, due volontari mi prendono tra le loro braccia, mi mettono al collo la medaglia ed io sono ancora incredula.
La medaglia è pesante o forse sono solo solo io che sono molto stanca…
CARLA CIAUDANO 11:19:42 (1:20:18 – 5:45:22 – 4:02:43) – 436^ – 19^ F50-54
È stata un’edizione al di là delle aspettative!
Un’atmosfera molto carica e francamente ho adorato questi giorni dedicati solo alle donne…
Parlando con Paul Kaye (lo speaker dell’evento), lui stesso mi ha detto che ha provato le stesse emozioni, che è la prima volta che c’è stato il 100% di finisher ne nuoto e quasi il 99% di finisher dell’intera gara!
Per quanto riguarda la mia prova, sono davvero soddisfatta e mi sono goduta questa magica giornata 🌺🌺
MARINA MATARAZZO 11:25:50 (1:06:47 – 6:04:43 – 4:03:28) – 476^ – 45^ F45-49
🔥🤩🌴 quando credi in quello che fai, quando tutta la tua vita è focalizzata sulla meta, niente può impedirti di realizzare il tuo più grande sogno.
Non è stata una passeggiata arrivare al giorno della gara, anzi! Tanti sono stati i giorni difficili e qualche volta ho pensato di mollare, ma solo x un attimo.
Devo ringraziare in primis mio marito @enzofasanotri ❤️ che ha sempre creduto in me, che mi ha sostenuto nei momenti duri e bui di questo lungo percorso…
Perché i dubbi che mi assalivano erano sempre tanti, perché quando a due mesi dalla gara la mia costola si è incrinata (grazie alla mia piccola fan @_nicolefasano) tutto è diventato lontano e complicato.
Ma tu non hai mai avuto nessun dubbio! Tu sapevi dove mi stavi portando e quello che avremmo realizzato insieme… Mille volte grazie 😘❤️
Devo ringraziare i miei ragazzi❤️ @federicofasanoo_ e @_nicolefasano che hanno avuto la forza di sopportare una mamma spesso sfinita ed esaurita.
Le mie sorelle😍 @hthrust e @katia_matarazzo che da lontano hanno creduto in me.
Mia mamma @federica.roberto.16 che si è convertita allo sport 😬😍 e che ogni giorno mi ha telefonato x chiedermi come mi sentivo e se mi ero allenata… Incredibile mamma! Tu che mi hai sempre detto di riposare e di lasciare perdere gli allenamenti, ti preoccupavi se non mi allenavo😅🤩
E poi @ironlady Pamela Mancini: grazie di cuore ❤️ per ogni messaggio, per ogni parola, per ogni pensiero positivo, perché sei stata il mio angelo sulla Terra.
A tutti gli amici che mi hanno scritto prima della gara e che mi hanno sostenuto da lontano: siete stati un enorme sostegno ❤️
CHIARA GRASSO 11:42:12 (1:06:16 – 5:53:14 – 4:32:33) – 592^ – 121^ F30-34
Ci sto mettendo tempo e credo che me ne servirà ancora molto per realizzare cos’ho vissuto.
Perché Kona ti spezza.
È la gara delle gare.
Kona lascia il segno.
Un’esperienza bellissima e unica che ho avuto il privilegio di vivere.
È stato pazzesco, per certi versi a pensarci non mi sembra ancora vero.
È così, anche perché mi sono sentita sbagliata.
In tutti questi mesi di preparazione, per aver scelto di partecipare al campionato, per aver tolto altro tempo a Sofia, per arrivare stanca al lavoro, per esserlo ancora di più la sera a casa.
La scelta di lasciare Sofia a casa mi ha distrutta.
Mi sono sentita sbagliatissima.
Eppure, sabato 14 ottobre, ho capito di aver commesso un errore a sentirmi così.
Perché a Kona non ho nuotato, pedalato e corso forte, ma ho fatto tutto giusto.
Nella mia misura del giusto.
E ho capito che poi così sbagliata come ho sempre creduto di essere, alla fine, non lo sono.
Ho già ringraziato tutti e comunque non ho ringraziato abbastanza perché questa gara non si fa da soli, ma con un esercito di persone che ti amano e sostengono.
I miei e cardini felici.
Grazie a @luca_turchi_@maurettaastrisce@giorgioganzinelli@nicolettagazzera@marta_prette@st_0rt0o@bucci_alberto@deto10@ireneocchiato@its_airin@stilltobefound@brufen25@sersegandolfi85 ognuno di voi ha avuto un ruolo fondamentale, GRAZIE♥️
E grazie anche a chi mi ha fornito il materiale tecnico per eccellenza che mi ha permesso di affrontare la gara al meglio: @hardskinpellaccia, grazie dal profondo del cuore, dire che fosse tutto una vera bomba💣 è riduttivo😎
Ci sarebbe da raccontare, da spiegare, da sorridere e da piangere.
Certe emozioni però, si posso, a volte, solo vivere.
E io posso dire di averlo fatto al 10000000%.
Sono così grata per tutto🌺🤙🏻❣️
ALESSANDRA AMBROSIO 11:44:50 (1:18:29 – 6:26:00 – 3:47:53) – 615^ – 72^ F45-49
Approfitto del lungo viaggio di ritorno per scrivere in breve la mia storia.
Ho 47 anni e tre anni fa ho deciso di provare a fare triathlon senza sapere né andare in bici da corsa, né nuotare.
Il mio obiettivo era fare un Ironman nel giro di due anni, mi sono procurata una bici e ho iniziato a nuotare, ma purtroppo un incidente in bici mi ha costretta a fermarmi per alcuni mesi, ho subito un’a ‘operazione e non è stato facile riprendere.
Ero iscritta a Klagenfurt, quello sarebbe stato il mio primo Ironman, ma a tre mesi ho dovuto posticiparlo di un anno e forse è stato un bene perché tra figli (due maschi e una femmina) e lavoro non ero riuscita a prepararmi come volevo.
Così sono riuscita a spostarlo a giugno di quest’anno e incredibilmente sono arrivata terza di categoria e mi sono aggiudicata la slot.
Dopo quattro mesi ero di nuovo pronta a ripartire!
Arrivata a Kona completamente impreparata per un evento di tale portata, avevo la bici da corsa, mentre tutte avevano la crono, più una serie di altri errori, ma non mi sono persa d’animo.
Superata la paura degli squali (sì, ne avevo tantissima), ho affrontato la prima frazione senza difficoltà, con la bici invece ho avuto dei problemi al piede e alla mano del lato destro che mi hanno rallentato, ma poi durante l’ultima frazione ho recuperato più di 100 posizioni.
La corsa è stata la frazione più bella, ricordo la sensazione col calare del buio di una nuova forza, gli ultimi 8 chilometri ho cambiato passo e sono volata verso il traguardo.
Non avevo riferimenti perché il mio orologio si era scaricato durante la gara e ho dovuto fare affidamento solo sulle mie sensazioni e questo ha reso unico ogni momento della gara.
Insomma, da zero a due Ironman in quattro mesi, di cui un Mondiale, non potevo desiderare di meglio!
Una delle esperienze più belle ed inimmaginabili della mia vita, con tutta la famiglia al seguito!
ROBERTA SCABBIA 11:50:51 (1:22:36 – 5:59:55 – 4:17:13) – 671^ – 44^ F50-54
Ho avuto molta ansia nei giorni precedenti…
Mi sembrava un percorso impossibile per come ne parlavano, per cui ho cercato di affrontarla con calma, per me era già una vittoria esserci arrivata a Kona.
Il nuoto è stato il più combattuto, sempre a cercare uno spazio e un ritmo dove non essere disturbata da mani e gomiti.
La bici è stata forse un po’ noiosa, paesaggio lunare, crudo, nero e oro, in fondo l’azzurro del mare non aiutava a sentirti meno sola nonostante le altre bici (tutte abbastanza no drafting).
Il vento credo sia stato clemente, a parte nella punta estrema a nord, io nn son riuscita a mantenere la velocità che avrei voluto al ritorno, ho cercato di tenere le energie x la corsa.
Anche quella mi sembrava insormontabile… Sono partita per la terza frazione abbastanza concentrata e convinta, cercando di non strafare, dovevo solo terminarla mi son ripetuta più di una volta.
Ho recuperato 80 posizioni nella corsa e son arrivata al traguardo col sorriso, alle 19, col sole già sceso dietro l’orizzonte, ma felice di aver usato la luce da testa solo per pochi minuti.
Nel mio immaginario avrei dovuto metterci almeno mezz’ora in più!
Ogni volta che arrivi in fondo a questa immensa e fantastica fatica muori e rinasci!
FEDERICA FERRARI 12:08:09 (1:15:43 – 5:58:58 – 4:36:56) – 816^ – 151^ F35-39
14 ottobre 2023, la sveglia è puntata molto presto, ma prima delle 4 sono già in piedi: oggi è il giorno dell’Ironman di Kona, primo campionato mondiale solo femminile, non si può continuare a dormire!
In zona cambio tantissimi volontari accolgono festosamente gli atleti, mi sistemano addirittura un tatuaggio, perché il numero su un braccio non era venuto benissimo…
Prima della partenza incontro alcune delle atlete italiane, ci incoraggiamo a vicenda, siamo convinte che sarà una gran bella giornata, un sogno che finalmente si avvera!
Molto emozionante vedere la partenza delle PRO, data da un colpo di cannone.
La partenza successiva è quella della mia categoria, per fortuna l’oceano non è mosso, anche se la corrente si fa sentire, specialmente al rientro.
Il ciclismo e la corsa sono su percorsi impegnativi per il sole, il caldo, il vento e la pressoché assenza di tratti in piano, ma i paesaggi sono assai affascinanti, con colate laviche nere che si spingono fino all’oceano.
Affronto la frazione di corsa molto cautamente, a causa di un recente infortunio al tendine d’Achille, all’arrivo la gioia è indescrivibile…
Un volontario mi accompagna fino alla zona ristoro, è incredibile l’organizzazione della gara, ma penso sia soprattutto l’accoglienza locale a rendere questa gara così speciale.
KATIA LUZZI 12:49:22 (1:12:12 – 6:50:10 – 4:32:29) – 1.151^ – 179^ F45-49
Quando ho saputo di aver preso la slot il 20 agosto a Copenhagen non ci credevo, ed è stato tutto così veloce che mi sono trovata catapulta a Kona!
Kona il sogno di qualsiasi TRIATLETA…
Arrivando da un’altro Ironman, ho partecipato al Mondiale di Kona sapendo che non sarei riuscita a spingere come avrei fatto di solito, ma il lato positivo è che mi sono goduta ogni istante di questo grande evento.
Il nuoto è stato abbastanza facile, ma il resto è stato veramente molto duro, sia fisicamente che mentalmente, per le condizioni meteo.
Ma l’ho finita ed è stata una bellissima esperienza!
ELENA GUALINI 13:17:56 (1:27:02 – 7:07:22 – 4:27:14) – 1.345^ – 89^ F55-59
Atterro a Kona ed è buio, quel buio che ricordo bene e che mi accompagnerà di nuovo per chilometri nella notte all’Energy Lab e i ricordi, quelli belli, si fanno subito realtà.
L’alba mi vede, con decine di altre ragazze, camminare verso la partenza, in zona cambio a controllare la bici e le ultime cose e poi quel colpo di cannone e via…
Nuotare il più velocemente possibile fino all’ultima boa e fin dalle prime bracciate pensieri belli, belle sensazioni.
La T1 è lunga lunga, ma salita in bici si comincia a pedalare sotto il sole sempre più caldo e cocente che si riflette sulle pietre laviche sui bordi della strada e poi Hawi.
E penso “per fortuna oggi il vento ci ha graziato”. Soffia, ma dolcemente, sui capelli che escono dal casco e quasi mi illudo, ma sulla via del ritorno via via aumenta e rientrare a Kailua è una lotta impari…
L’illusione di chiudere la bici in un tempo interessante si gretola con le folate che mi colpiscono di fronte e di lato.
E ora si va, scarpette ai piedi e cappello a cercare riparo dal sole a picco.
È lunga la strada, quanto ghiaccio per cercare un po’ di sollievo e poi il sole tramonta ed ecco di nuovo quel buio che mi avvolge, che mi è amico.
Mi piace correre nella notte di Kona, mi sento felice, non riesco a togliermi il sorriso e i piedi vanno e non si fermano, hanno solo voglia di tagliare quel traguardo…
Ancora una volta gridando un altro SIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!
ps un solo ringraziamento tra i molti, a PAOLO BARBERA, il mio allenatore
LISA OBEROSLER 13:48:52 (1:13:11 – 6:23:19 – 5:49:44) – 1.535^ – 114^ F25-29
in aggiornamento
ARIANNA MAIOLI 13:49:42 (1:16:58 – 7:11:50 – 5:05:31) – 1.542^ – 115^ F25-29
CAROLINA GONANO 13:59:25 (1:26:22 – 6:33:31 – 5:38:57) – 1.595^ – 218^ F30-34
L’Ironman di Kona è un obbiettivo di tutta una vita. Si spera sempre in una qualifica, ma i numeri sono quello che sono, io mi sono qualificata a Bolton, una gara molto dura e poco frequentata.
A Kona, ho trovato il nuoto piacevole, malgrado questa start in wave non è una buona idea, vista la differenza in velocità tra i gruppi.
Dover superare e farsi superare da grandi gruppi non aiuta a gestire la gara.
La bici è andata molto bene, i paesaggi che attraversi sono spettacolari, tra l’oceano infinito e i quattro vulcani sui quali passi (il quinto volcano dell’isola è dall’altra parte).
Poco vento, dunque ci ha aiutate in bici, malgrado abbia causato qualche difficoltà con il caldo.
La corsa è stata tosta! L’aria calda era un challenge. Quando è andato giù il sole, il caldo si è calmato, ma la visibilità è diventata il nuovo challenge.
Il percorso non era illuminato, dunque era complicato correre, senza aver paura di farsi male.
Però, vedere le stelle, come le si vedono solo alle Hawai’i… Ne è valsa la pena!
L’arrivo è sempre spettacolare con tantissimi tifosi ad incoraggiarti.
È stata un’esperienza unica che auguro a tutte le triatlete!
INSTAGRAM
ELISABETTA MARIA MANINI 14:06:16 (1:32:19 – 7:02:27 – 5:11:05) – 1.622^ – 140^ F55-59
Sono davver contenta di aver avuto l’onore di gareggiare nella Mecca del Triathlon!
Speravo in un tempo migliore nella maratona, ma essendomi qualificata all’Ironman in Polonia il 7 di agosto non ho avuto molto tempo per allenare l’altimetria della corsa (io abito a Cremona, in mezzo alla pianura padana, e le uniche salite sono i cavalcavia).
I preparativi per il viaggio mi hanno tolto molto tempo, non avevo neppure il passaporto e questo era il mio primo volo, avevo sempre girato l’Europa in macchina per non dover mettere la mia bici nella stiva di un aereo…
Ho cercato di vivere questa avventura come un premio alla carriera (20 anni di triathlon e 10 IM e non so quanti 70.30 o doppi olimpici e pure un lungo a Candia), mi ricordo ancora quando nel 2000 stavo guardando la TV e ti vedo questi ragazzi e ragazze uscire dall’acqua e inforcare la bici…
Non sapevo neppure dell’esistenza di questo bellissimo sport, ma già praticavo tutte e tre le discipline e nel 2003 il mio primo sprint ad Iseo, eravamo in 15 ragazze…
Kona is the best and the beast!